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Ristrutturazione non a regola d'arte e ritardo lavori

Chiuso Pubblico

Tipologia di problema:

Altro

Reclamo

G. F.

A: Leroy Merlin

07/10/2022

Il 31 marzo 2022 abbiamo stipulato un contratto per la ristrutturazione del bagno con la Società Arky, presso la sede di Corso Giulio Cesare a Torino.Fiduciosi e convinti da quanto ci veniva presentato su carta e anche per la possibilità di poter accedere allo sconto in fattura immediato, abbiamo deciso di affidarci alla Società Arky per la ristrutturazione.Abbiamo convinto anche nostro figlio a rivolgersi a loro, ma questo lo descrivo nella seconda parte.Il materiale per la ristrutturazione è stato acquistato tutto presso il punto vendita di Leroy Merlin e pagato con largo anticipo rispetto alla data di inizio dei lavori, prevista il 6 di giugno 2022 ma di fatto fatta slittare, accampando giustificazioni alquanto dubbie di carattere burocratico, al 25 di luglio 2022.I lavori commissionati comprendevano la ristrutturazione completa di un piccolo bagno di 6 mq, la sostituzione di 3 porte interne e la predisposizione di un climatizzatore composto da un’unità esterna e due split interni. Quest’ultima richiesta è stata aggiunta il giorno 22 luglio 2022 durante la riunione sulla sicurezza per l’inizio dei lavori, ci è stato comunque garantito che non avrebbe influito sul termine dei lavori e che se ci fossero stati dei problemi avrebbero lasciato in sospeso i piccoli ritocchi da riprendere dopo le ferie.Nota abbiamo richiesto più volte, a giugno e a luglio, di rinviare i lavori a dopo le ferie, temevamo che la fretta di concludere in tempi più ristretti a quelli preventivati potesse andare a discapito della qualità.Purtroppo i nostri timori si sono confermati tutti, anche più di quello che pensavamo.Alla “fine” dei lavori, ma anche durante i lavori, abbiamo riscontrato delle evidenti irregolarità nel posizionamento degli arredi, dei sanitari e dei rivestimenti, inoltre abbiamo riscontrato difetti di funzionamento dei sanitari e imperfezioni della superficie del lavabo e molto altro.Il 19 settembre, dopo innumerevoli richieste telefoniche andate a vuoto, abbiamo contattato la referente Arky di corso Giulio Cesare, facendo presente di quanto sopra detto.Il 22 settembre l’edile è venuto a “cercare” di sistemare la parte di sua competenza con risultati non soddisfacenti. Siamo ancora in attesa che ci vengano sostituiti i sanitari, il lavabo e l’anta del mobile a colonna. Naturalmente l’attesa è anche per i condizionatori pagati il 1° settembre.Tra l’altro abbiamo ancora le porte che sono state montate ma in maniera provvisoria, le cornici devono ancora essere fissate e quindi sono instabili, un’ulteriore pecca in termini di sicurezza.Per quanto riguarda nostro figlio il problema, per ora, è riferito all’inizio dei lavori. Sul contratto la data di inizio lavori riporta il 5 settembre, ad oggi 7 ottobre, non abbiamo notizie in merito.Il contratto da parte sua è stato rispettato pagando quanto dovuto il 22 giugno. Il ritardo è stato attribuito al Comune di residenza che non ha rilasciato il protocollo CILA nei tempi previsti. Sappiamo non essere vera questa affermazione perché la CILA è stata presentata solo il 27 settembre, quattro mesi dopo la stipula del contratto.Rassicurato dalla Società, ha acquistato i mobili della cucina convinto che la CILA fosse aperta, che i lavori iniziassero a breve e che di conseguenza potesse far rientrare l’acquisto nel bonus cucina. Il rischio è che in questo caso non gli venga riconosciuto nulla perché la data dell’inizio lavori deve precedere quella dell’acquisto della cucina.Di conseguenza deve far slittare tutti i lavori che sarebbero dovuti iniziare dopo la ristrutturazione ma il problema più grande è che non può utilizzare la casa che ha acquistato a maggio perché questi lavori non sono iniziati, anzi, avrebbero dovuto anche essere terminati da giorni.Se la cucina arriva prima della fine della ristrutturazione dovrà pagare il deposito dei mobili in quanto non potrà montarla perché parte della ristrutturazione riguarda appunto la zona cucina. Dovrà rimandare la tinteggiatura dell’alloggio e tutta una serie di problematiche a cascata.Trovo che sia un atteggiamento non corretto da parte della suddetta Società, anche perché erano al corrente delle tempistiche e avrebbero dovuto rispettare la data come da contratto. Adesso si trova impossibilitato ad accedere alla propria abitazione a causa del ritardo dell’inizio dei lavori senza giustificato motivo. Paga un mutuo e non ci abita.Chiediamo che ci vengano sostituiti i prodotti difettati, come su descritto, installato il climatizzatore e sistemate le porte nel più breve tempo possibile e per tutto quello a cui non è possibile trovare una soluzione ottimale chiediamo un risarcimento danni quantificabile in opportuna sede.Da valutare anche la non ottemperanza da parte della Società Arky del contratto sottoscritto, in particolare gli articoli: 6 8 22 e 23 lettera g.Per nostro figlio la richiesta è il risarcimento danni causato dai ritardi dell’inizio dei lavori. Questi comprenderebbero esborsi in denaro per un eventuale deposito dei mobili presso un magazzino, l’integrazione del bonus cucina se la richiesta non dovesse essere accettata dall'Agenzia delle Entrate a causa del ritardo attribuito all'inadempienza della Società Arky. Se ci fossero gli estremi faremo valutare in opportuna sede un risarcimento danni per il periodo in cui non ha potuto usufruire della sua abitazione quantificandone il rimborso in base alla rata del mutuo.


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