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Testata difettosa ha fatto prendere fuoco al mezzo

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Amc testate

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Reclamo

D. D.

A: Amc testate

06/12/2025

LETTERA DI RICHIESTA RISARCITORIA / SEGNALAZIONE DIFETTO DI PRODUZIONE Destinatario: AMC – Atención al Cliente / Difetti di Produzione (PEC o e-mail ufficiale se fornita dal sito AMC) Mittente: Daniele D’Amore Titolare Traslochi D’Amore Targa veicolo: EA799NH Officina installatrice: Gragnaniello Motors – Palma Campania (NA) Indirizzo / PEC mittente: ____________________ --- Oggetto: Segnalazione testata AMC difettosa e richiesta risarcimento danni – Iveco Daily 3.0 Natural Power – Targa EA799NH Spett.le AMC, con la presente intendo formalmente segnalare un grave malfunzionamento riscontrato sulla testata motore di vostra produzione, installata sul mio veicolo Iveco Daily 3.0 Natural Power (targa EA799NH), testata commercializzata come AMC 908945 – testata completa con valvole. La testata in questione mi è stata venduta ed installata dall’officina Gragnaniello Motors di Palma Campania (NA), la quale mi ha garantito trattarsi di componente nuovo, conforme e idoneo al modello del mio veicolo. --- 1. Descrizione del difetto riscontrato A distanza di circa 6.000 km dall’installazione, il motore ha iniziato a manifestare: perdita di potenza; funzionamento irregolare a 3 cilindri; aumento anomalo delle temperature nel vano motore; rumorosità di battito valvole. Successivamente, lo smontaggio ha evidenziato: ➤ una valvola completamente bruciata ➤ sedi valvola non correttamente accoppiate ➤ difetto di tenuta che ha causato surriscaldamento progressivo Per un motore 3.0, e ancor più per un motore CNG / metano, tale cedimento dopo così pochi chilometri è tecnicamente anomalo e incompatibile con normale usura. --- 2. Conseguenze gravi: incendio del veicolo Il difetto di chiusura valvola ha generato: perdita di compressione; sovratemperature critiche nel collettore; carbonizzazione di cablaggi e tubazioni; innesco di un incendio che ha distrutto il veicolo. L'evento ha causato: perdita totale del motore e del furgone; danni a un elevatore aziendale; distruzione di un carrello professionale da € 3.000; danni strutturali all’area di parcheggio; interruzione del servizio e danno operativo dell’azienda Traslochi D’Amore. --- 3. Richiesta formale ad AMC In qualità di produttore della testata installata, Vi chiedo: 1. Verifica immediata del lotto del prodotto AMC 908945 per accertare eventuali difetti strutturali o di fabbricazione. 2. Apertura di pratica risarcitoria per i danni diretti e indiretti subiti, quantificabili come segue: valore della testata difettosa; costo della manodopera di montaggio/smontaggio; danno da incendio e perdita veicolo; danno a beni aziendali correlati (elevatore e carrello); mancato guadagno dovuto all’interruzione dell’attività. 3. Indicazioni da parte vostra su eventuale procedura di ritiro, analisi tecnica o perizia terza per verificare il difetto. --- 4. Nesso causale certo e documentato Una valvola non può bruciarsi dopo soli 6.000 km salvo: difetto di produzione; difetto di accoppiamento sedi/valvole; materiali non idonei al funzionamento su motore CNG; difetti strutturali della testata. La letteratura tecnica e le normative ISO confermano che una testata conforme deve garantire durabilità superiore a 100.000 km in condizioni d'uso standard. Questo rende evidente che il componente installato era non conforme all’uso o presentava un vizio originario. --- 5. Documentazione disponibile Sono disponibili per il Vostro reparto tecnico: fotografie della testata e della valvola bruciata; video del funzionamento irregolare del motore; ricevute e fatture relative al componente AMC installato; verbale dei Vigili del Fuoco relativo all’incendio; relazione tecnica preliminare (allegabile su richiesta). --- 6. Conclusioni Considerata la gravità del danno e il rischio corso (bombole metano da 50 kg a 220 bar non esplose per puro caso), Vi invito a: ➤ fornire un riscontro scritto entro 10 giorni dalla ricezione della presente; ➤ avviare immediatamente procedura di analisi tecnica e risarcimento. Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore accertamento. Cordiali saluti, Daniele D’Amore Traslochi D’Amore

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D. D.

A: Amc testate

09/12/2025

OGGETTO: Richiesta risarcimento danni, messa in mora e richiesta comunicazione polizza RC professionale ai sensi degli artt. 1218, 2043, 2050 e 2222 c.c. – Incendio furgone EA799NH e danneggiamento attrezzature Spett.le Gragnaniello Motors, con la presente contesto formalmente la Vostra responsabilità in relazione al grave sinistro occorso al veicolo Iveco Daily a metano targa EA799NH, da Voi riparato e riconsegnato con vizi e difetti mai risolti, sinistri che hanno determinato: incendio del veicolo, danneggiamento della scala elevatrice targa XA360NJ, danneggiamento del container-ufficio, distruzione del carrello saliscale professionale del valore di € 3.000, contenuto a bordo del mezzo e indispensabile per la mia attività. --- 1. Responsabilità dell’officina – riferimento normativo Il Vostro operato ricade sotto la responsabilità: contrattuale (art. 1218 c.c.) extracontrattuale (art. 2043 c.c.) del prestatore d’opera professionale (art. 2222 c.c.) dell’obbligo di diligenza qualificata (art. 1176 comma 2 c.c.) dell’obbligo di restituire il bene in condizioni di sicurezza, secondo la giurisprudenza costante sulla responsabilità delle officine meccaniche. La Cassazione ha ribadito che il professionista risponde anche per colpa lieve, quando l’intervento effettuato su un veicolo genera un vizio che causa un sinistro successivo (Cass. civ. n. 10393/2011; Cass. civ. n. 18613/2004). --- 2. Nesso di causalità tecnico Il furgone presentava: difetti persistenti non risolti dopo i Vostri interventi; anomalie allo scarico, testata e valvole; irregolarità di funzionamento segnalate immediatamente. Tale situazione, imputabile a Vostre carenze diagnostiche e riparative, ha portato al surriscaldamento e successivo incendio, evento riconosciuto come causalmente connesso a riparazione difettosa dalla costante giurisprudenza (Cass. civ. n. 24791/2014 – responsabilità del meccanico per danno da riparazione mal eseguita). --- 3. Danni riportati Vi rendo noto che l’incendio ha causato: • Danno al furgone EA799NH (importo in corso di quantificazione) • Danno alla scala elevatrice targa XA360NJ • Danno al container/uffici • Distruzione del carrello saliscale professionale (€ 3.000) Essenziale per l’attività aziendale; la sua perdita configura danno emergente e danno da fermo tecnico. • Danni indiretti e perdita di giornate lavorative --- 4. Richiesta immediata della Vostra polizza RC officina Ai sensi dell’art. 1917 c.c. – Assicurazione della responsabilità civile, e in conformità agli obblighi di trasparenza a carico del professionista, chiedo formalmente: ➡ COMUNICAZIONE ENTRO 7 GIORNI della Vostra: Compagnia assicurativa Numero di polizza RC professionale / RC Officina Massimali assicurativi Dati del broker o referente sinistri La richiesta è legittima, in quanto il danneggiato ha diritto ad agire direttamente nei confronti dell’assicurazione del responsabile (art. 144 Codice delle Assicurazioni Private; Cass. civ. n. 13881/2021). --- 5. Messa in mora La presente vale come formale messa in mora ai sensi dell’art. 1219 c.c. Vi invito a: – risarcire integralmente i danni subiti, – attivare immediatamente la Vostra compagnia assicurativa, – comunicare i dati della polizza entro 7 giorni, con avvertenza che, in difetto, procederò: con azione civile ordinaria con denuncia per omissione di informazioni assicurative con esposto a Guardia di Finanza, Carabinieri, Motorizzazione e IVASS con richiesta di CTU tecnica per accertare le omissioni e la responsabilità professionale. --- 6. Riserva di ogni diritto Mi riservo ogni diritto e azione, nessuno escluso, per ottenere il risarcimento totale dei danni materiali, morali ed economici subiti. --- Distinti saluti, Daniele D’Amore

D. D.

A: Amc testate

12/12/2025

MODUS OPERANDI ADOTTATO DA GRAGNANIELLO MOTORS (Schema ricorrente di condotta tecnica e commerciale scorretta) Dall’analisi dei fatti, delle lavorazioni eseguite e degli esiti meccanici, emerge un modus operandi strutturato, non riconducibile a semplice errore, ma a prassi gravemente negligente e potenzialmente fraudolenta, articolata come segue: --- 1. Proposta di interventi “risolutivi” a basso costo apparente L’officina propone ai clienti interventi meccanici qualificati come “definitivi” (es. sostituzione testata motore), dichiarando l’installazione di componenti nuovi, ma: omettendo di specificare la reale natura del ricambio (OEM vs aftermarket); omettendo la compatibilità tecnica con il tipo di alimentazione (CNG); senza consegnare certificazioni, codici OEM o documentazione di conformità. ➡️ Il cliente viene indotto a credere di aver ricevuto un ricambio equivalente all’originale. --- 2. Installazione di componenti NON idonei all’uso specifico Nel caso dei veicoli a metano (CNG): vengono installate testate aftermarket standard, non progettate né certificate per CNG; prive di sedi valvole rinforzate e materiali idonei alle temperature superiori del metano; con regressione sedi valvole tecnicamente prevedibile e documentata. ➡️ L’officina conosce o dovrebbe conoscere l’incompatibilità tecnica, trattandosi di nozione elementare di meccanica CNG. --- 3. Prezzo “anormalmente basso” come indizio oggettivo Il prezzo richiesto (€ 1.100 IVA inclusa): è incompatibile con una testata originale Iveco/FPT; è coerente esclusivamente con testate aftermarket non CNG; costituisce elemento oggettivo di prova della reale natura del componente installato. ➡️ Il prezzo diventa prova tecnica indiretta della non originalità e non idoneità. --- 4. Riconsegna del veicolo in condizioni già compromesse Dopo l’intervento: il veicolo presenta anomalie immediate (motore irregolare, funzionamento “a 3”); l’officina minimizza, attribuendo i sintomi a “assestamenti” o cause secondarie; il mezzo viene riconsegnato nonostante il rischio tecnico latente. ➡️ Questo integra colpa grave, se non dolo eventuale. --- 5. Cedimento rapido → scarico di responsabilità Dopo pochi chilometri: si verifica il cedimento totale del componente; in questo caso, incendio da surriscaldamento interno, evento gravissimo; l’officina: nega responsabilità, non fornisce polizza RC professionale, tenta di spostare la colpa sul veicolo o sull’uso. ➡️ Condotta tipica di chi sa di aver operato fuori standard. --- 6. Schema ripetuto: il cliente paga, il danno emerge dopo Il modello è sempre lo stesso: 1. intervento economico ma tecnicamente scorretto; 2. breve funzionamento apparente; 3. guasto grave o catastrofico; 4. negazione di responsabilità; 5. solo allora il cliente è costretto a denunciare. ➡️ Non è il cliente che truffa l’officina ➡️ È l’officina che espone il cliente a danni e pericoli, contando sul fatto che molti non denunciano. --- 7. Caso specifico: aggravante massima – veicolo CNG Nel caso del veicolo Iveco Daily 3.0 CNG: l’installazione di una testata non idonea ha creato rischio di esplosione; erano presenti bombole a 220 bar; il pericolo era plurilesivo/mortale; i Vigili del Fuoco hanno evitato una strage. ➡️ Qui non si parla più solo di meccanica o soldi ➡️ Si parla di sicurezza pubblica --- CONCLUSIONE Questo modus operandi: non è un errore isolato; non è una svista tecnica; non è una controversia civile ordinaria; ma configura un sistema di lavoro pericoloso, che: espone i clienti a danni gravissimi; viola le più basilari regole di diligenza professionale; integra profili penali, oltre che civili. Chi adotta questo metodo truffa i clienti due volte: 1. quando installa componenti non idonei spacciandoli per corretti; 2. quando li abbandona alle conseguenze, costringendoli a denunciare. Le testate AMC durano tra i 5000 e i 30.000km io ne ho percorsi 3600€ chiedo polizza o risarcimento di tutti i danni sono prodotte in Spagna


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