Spett. le TIM
Ero titolare del contratto per la linea telefonica n. 090395592 che comprendeva anche internet fibra.
Il 07.01.2021 vi ho inviato disdetta ai sensi della Legge n. 40/07 sia a mezzo PEC che tramite A/R n. 15486049088-1 in cui ho richiesto il recesso immediato visto il proprio trasferimento lavorativo presso altra città.
Nonostante ciò, ho continuato a ricevere bollette relative al servizio sopra citato e vari solleciti anche telefonici, preciso anche che la suddetta linea è stata disattivata per morosità e non per richiesta di disattivazione.
Tale situazione è stata ulteriormente aggravata in quanto ho richiesto la riattivazione che mi è stata negata a seguito di queste presunte morosità, cosa che mi ha creato un gravissimo danno in quanto lavoro spesso in smart working da casa.
Esasperata ho richiesto varie volte di chiarire la mia posizione, ma invano, solo dopo varie ed inutili conversazioni telefoniche intercorse con la suddetta Azienda soltanto in data 24.01.2021 un’operatore TIM molto gentile matricola n. DG 755 affermava che tali n. 9 fatture richieste DAL 16.04.2021 al 7.12.2021 nello specifico: RV01508804, RV02487338, RV01936223, RV03420983, RV03039784, RV04397541, RV04040119, RV05099635, RV05307757 erano radiate, ovvero che non sono assolutamente dovute facendo opportuno reclamo all’ ufficio amministrativo.
Nello specifico mi ha riferito che la richiesta di cessazione è avvenuta in data 11.01.2021, lavorazione in data 21.05.2021 e cessazione finale in data 09.09.2021, ovvero ben otto mesi dopo la regolare disdetta da me inviata.
In mancanza di un riscontro scritto entro 45 giorni dal ricevimento della presente, con cui venga accertata e documentata la non debenza delle suddette bollette radiate, provvederò ad avviare una procedura di conciliazione, ai sensi e nel rispetto della Delibera 182/02/CONS e 173/07/CONS dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, chiedendo anche un risarcimento danno per la mancata riattivazione nonché per le continue diffide e richieste telefoniche di pagamento di importo non dovuto ed illegittimo.