Buonasera. Con la presente segnalo uno svolgimento irregolare di una trattativa immobiliare, condotta con imperizia e negligenza da parte dell'agente immobiliare tecnorete, che ci ha penalizzato nel raggiungimento di un accordo e causato rilevanti perdite economiche ed inutili procrastinazioni. Riteniamo si siano verificate numerose infrazioni al codice disciplinare dell'agente immobiliare.Svolgimento dei fatti:Abbiamo preso contatti col vostro affiliato tecnorete zona monteverde - colli portuensi Roma a fine Giugno per visionare un appartamento in via luigi corti, pubblicizzato su idealista.it. Dato il nostro interesse per l'acquisto a scopo abitativo, abbiamo formalizzato il giorno successivo una proposta di acquisto, esplicitando che si sarebbe finalizzata a mezzo di un istituto mutuante. Su indicazione dell'agente (che ci richiedeva tempi rapidi per il rogito), abbiamo richiesto una procedura urgente in banca.L'agente ci ha subito richiesto una cifra più alta ed un maggior anticipo, motivandolo col valore di preliminare della proposta stessa.Abbiamo accordato, firmando una seconda proposta depositata in agenzia ma, invece di raccogliere la firma della proprietà, l'agente ci ha sottoposto una nuova bozza di proposta che non riconosceva più valore di preliminare alla stessa e richiedeva l'impegno all'acquisto anche nel caso in cui la banca non avesse accordato il finanziamento. Tali clausole proposte dall'agente ci hanno costretto ad attendere quantomeno una perizia ed una valutazione tecnica ed il buon esito dell'istruttoria della banca. A metà Settembre, abbiamo confermato le garanzie economiche e temporali perchè si potesse rogitare entro fine ottobre (come richiestoci dall'agente) e, sempre su indicazione dell'agente, abbiamo incaricato un notaio di predisporre il rogito in tali tempistiche. Nuovamente, invece di raccogliere finalmente la firma dei venditori, l'agente ci ha richiesto ulteriori nuove garanzie a favore della proprietà, richiedendo pagamento dell'intera cifra mediante assegno circolare, aggravando di fatto la discrepanza tra le garanzie offerte e l'accordo da lui stesso proposto fino a quel momento.Pertanto, verificata con la banca la disponibilità dell'assegno circolare, abbiamo sottoscritto una terza e una quarta proposta accogliendo tutte le richieste esplicitate dall'agente, ma la proprietà ha comunicato al notaio di non aver mai ricevuto una proposta congrua, sebbene più volte si confermasse l'allineamento di entrambe le parti sulla cifra economica. Contestualmente ha ritirato la disponibilità all'accordo motivando con l'assenza di garanzie per la compravendita che evidentemente non sono state suffiientemente esplicitate dall'intermediario. Contromisure:Durante l'intero svolgimento della vicenda, abbiamo richiesto esplicitamente più volte all'agente se fosse a conoscenza di una qualsiasi motivazione che impedisse il buon esito dell'accordo, ricevendo regolarmente rassicurazioni in proposito ad ogni fase della trattativa. Riteniamo invece che alla luce dei fatti siamo stati penalizzati nei confronti di un altro acquirente ed è evidentemente che, qualora provvisto di regolare mandato da parte venditori, l'agente fosse invece costantemente al corrente delle loro intenzioni.Conseguenze:Nonostante ci fossimo attenuti rigorosamente alle indicazioni e rassicurazioni dell'agente immobiliare, abbiamo perso la possibilità di finalizzare l'affare. Oltre a comportare un importante stress psicofisico aggiuntivo, la scarsa trasparenza e incisività dell'agente ci ha portato a:- finalizzare una pratica urgente di mutuo, perizia economica, assicurazioni e spese di istruttoria connesse- avviare un'istruttoria per rogito notarile- richiedere una perizia tecnica con architetto- continuare necessariamente a pagare un canone di locazione di 850 euro al mese per un tempo più lungo del previstoPer un totale quantificabile di almeno 6400 euro dei quali intendiamo richiedere risarcimento qualora l'affare non venga finalizzato entro il termine concordato dell'8.11.23.