Buongiorno, sono Simone Agosta, già da molti anni vostro cliente: sono inorridito per la vostra gestione della mia richiesta di risarcimento, tentata tre volte nell'unico mezzo che consentite, coè nella vostra chat, in data 23 settembre corrente anno, giorno in cui ho appreso la scomparsa inattesa e repentina di mio padre. Non solo ho completato la procedura di richiesta allegando l'unico certificato di morte di cui potevo disporre al momento, cioè quello dell'ospedale, ma avete concluso la chat sostenendo un falso assoluto e ulteriormente beffardo, cioè di rivolgermi all'agenzia che avesse emesso i biglietti (parlo al plurale perché le mie tratte aeree previste nel periodo 14/9 - 1/10 erano più di una) Cliccando per cercare di capire quale fosse secondo voi, e SOLO secondo voi, la fantomatica agenzia, scoprii che si chiamerebbe "kiwi", nel cui sito, dannata ironia della sorte, semplicemente non è possibile interagire. Sapete bene in realtà che tutti i biglietti aerei (sempre e compresi gli ultimi) li ho sempre acquistati digitalmente nella vostra App: a dimostrazione produco vari documenti (tra cui il certificato di morte ufficiale): tali documenti servono a ricostruire tutto lo storico: il giorno 23/9 era quello in cui sarei dovuto volare da Cagliari a Norimberga, per tornare due giorni dopo, e infine rientrare definitivamente a Parma il primo ottobre. Ovviamente ho dovuto rientrare frettolosamente a Parma lo stesso 23/9 non potendo godere di andata e ritorno Cagliari - Norimberga e dovendo ricostruire i biglietti di rientro. Pertanto si chiede il risarcimento di tutto ciò che la legge garantisce in questi casi. Al momento non posso conoscere la somma esatta da risarcire per la complessità delle tratte coinvolte, ma con i documenti allegati avete tutto il necessario per recepire la mia richiesta. Nell'enorme stress non sono arrivato in tempo all'aeroporto a prendere il primo volo di rientro con atterraggio a Bologna, pertanto la penale dei 110 euro per prendere il successivo è l'unico importo non coinvolto nella richiesta di risarcimento. Simone Agosta