Buongiorno, possiedo uno Xiaomi mi 11 lite 5g da novembre 2021, a fine giugno 2023 improvvisamente ha smesso di funzionare. Ho fatto riparare il dispositivo in garanzia presso il centro convenzionato Video Pacini che ha provveduto con il cambio della scheda madre. Dopo nemmeno una settimana si è ripresentato lo stesso problema e presso il Customer Service Xiaomi di Roma è stata cambiata nuovamente la scheda madre a luglio 2023. Ad inizio settembre 2023 il tasto power ha smesso di funzionare, poco dopo anche la fotocamera interna e la ultra grandangolare hanno smesso entrambe di funzionare. Oggi 29/09/2023 il dispositivo ha definitivamente smesso di funzionare (probabilmente trattandosi nuovamente di guasto alla scheda madre). Nonostante le numerose richieste e reclami recapitati a Xiaomi Italia l'azienda, nonostante le reiterate riparazioni assolutamente inefficaci si rifiuta di provvedere alla sostituzione del dispositivo contravvenendo di fatto al comma 3 dell'articolo 130 del codice del Consumo – D.lgs n. 206/2005 che recita: Il consumatore può chiedere, a sua scelta, al venditore di riparare il bene o di sostituirlo, senza spese in entrambi i casi, salvo che il rimedio richiesto sia oggettivamente impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all’altro. Appurato che il prodotto è ancora presente nel mercato e che la sostituzione della scheda madre (scheda logica) da listino Xiaomi ha un costo di 230.53€ a cui aggiungere il costo della riparazione del tasto di accensione, del modulo della fotocamera frontale e posteriore è evidente che non si configura il caso in cui la sostituzione sia oggettivamente eccessivamente onerosa rispetto alla riparazione. Pertanto, Considerato il comma 3 dell'articolo 130 del codice del Consumo – D.lgs n. 206/2005 sopraccitatoConsiderando che le riparazioni effettuate in 2 differenti centri assistenza convenzionati sono state del tutto inutili e possibilmente lesive allo smartphone visti i difetti presentati dopo quest'ultime.Considerando che a luglio 2022 l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato a Xiaomi Technology Italy S.r.l. una sanzione di 3,2 milioni di euro in quanto secondo l’Autorità Xiaomi Technology Italy S.r.l., società italiana dell’omonimo gruppo mondiale, ha ostacolato l’esercizio da parte dei consumatori dei diritti derivanti dalla garanzia legale sui prodotti di elettronica a marchio Xiaomi. Evidenziando dunque come l'azienda continua a mantenere una condotta già ampiamente denunciata delle autorità preposte e per cui ha dovuto versare 3,2 milioni di euro.Considerando l'assenza di un'adeguata assistenza telefonica e/o in presenza e considerando i danni immateriali causati durante i più di 30 giorni in cui il dispositivo è stato in riparazione presso i centri assistenza autorizzati e i numerosi disservizi che hanno gravemente compromesso l'utilizzo del dispositivo negli ultimi 90 giorni. Considerato il comma 5 dell'articolo 130 del codice del Consumo che recita le riparazioni o le sostituzioni devono essere effettuate entro un congruo termine dalla richiesta e non devono arrecare notevoli inconvenienti al consumatore, tenendo conto della natura del bene e dello scopo per il quale il consumatore ha acquistato il bene. Constatato dunque che si sono presentate in ordine: primo guasto scheda madre, secondo guasto scheda madre, guasto telecamera anteriore, guasto telecamera UW posteriore e terzo guasto scheda madre, in un lasso di tempo di poco più di circa 3 mesi, si rende oggettivo che le inefficaci riparazioni hanno causato numerosi danni al consumatore per un bene ad oggi essenziale come lo smartphone senza fornire alcun dispositivo sostitutivo durante le estenuanti riparazioniVisto quanto chiaramente evidenziato, Si Chiede a Xiaomi Italia, la sostituzione del dispositivo Xiaomi mi 11 lite 5g con medesimo modello NUOVO.Qualora, malgrado si tratti di un dispositivo ancora presente nel commercio, non sia possibile procedere con la sostituzione, si richiede il rimborso integrale del valore del dispositivo, tenendo presente che quest'ultimo viene venduto da Xiaomi Italia presso il proprio sito ufficiale a euro 449,90 e considerando l'usura di quest'ultimo durante il periodo d'utilizzo, il rimborso viene stimato in euro 300,00. Inoltre, considerate le premesse sopraccitate per i danni causati, si richiedono euro 100,00 a Xiaomi Italia come risarcimento danni immateriali per via dei disagi causati.Reso evidente attraverso i dati sopraccitati che Xiaomi Italia contravviene di fatto alle norme previste dall'ordinamento italiano, come peraltro evidenziato nel giugno 2022 da Agcom, mi riservo, qualora tale reclamo non riceva adeguata risposta e/o soddisfacente risoluzione di procedere in tutte le sedi a mia disposizione per far rivalere i miei diritti.