Carta igienica: il prezzo è il fattore che più incide sull'acquisto
Migliora la qualità della carta igienica fatta con fibra riciclata: supera bene le prove, non è cara ed è più sostenibile.

Morbida e resistente: la vogliamo così. E quella realizzata in carta riciclata ci lascia un po’ perplessi: anche se poi in realtà, messi di fronte a un campione reale, non lo distinguiamo da quella fatta di carta vergine. Lo dicono i risultati delle nostre prove, in cui siete stati coinvolti anche voi. Anche questa volta, infatti, per valutare la carta igienica e selezionare la migliore abbiamo chiesto la collaborazione di 200 persone iscritte alla nostra community ACmakers, lo strumento che ci permette di coinvolgere nei test e nelle indagini chi è interessato a collaborare. A loro abbiamo spedito tre campioni di carta igienica, resa anonima per evitare influenze della marca. E abbiamo chiesto loro di provarla e rispondere a una nutrita serie di domande, per raccogliere le loro valutazioni, opinioni e abitudini d’uso.
Il prezzo dei rotoli di carta igienica incide sulla scelta
Come viene scelta la carta igienica? La marca non è particolarmente rilevante, mentre lo è il prezzo: per molti è addirittura il primo fattore che incide al momento dell’acquisto. Anche per questo la maggior parte predilige maxi rotoli o rotoloni, più economici: in genere con questi termini si intende un rotolo con più di 100 strappi. Il secondo aspetto che guida la scelta è la morbidezza, che spinge verso carta con almeno tre veli. Solo una minoranza sceglie carta igienica ecologica. Ancora più basso l’interesse per carta igienica colorata oppure profumata.
Anche la carta igienica in carta riciclata è valida
Ma in un mondo sempre più sensibile alle questioni di sostenibilità, perché la carta igienica riciclata non conquista? Un buon numero di persone la conosce, ma, a precisa domanda, risponde che non la compra:
- perché è cara;
- perché è meno morbida;
- perché è meno assorbente;
- perché non piace dal punto di vista estetico.
Dal punto di vista del prezzo basta dare uno sguardo al nostro test per scoprire che tra quelle in carta riciclata ce ne sono anche di economiche. Il Miglior Acquisto (Esselunga) e due delle nostre Migliori Scelte Green (Eurospin e Pam) la propongono, stando al consumo medio (10 rotoli al mese), sotto i 50 euro all’anno, ovvero un quarto o anche meno rispetto alla più cara del test (Foxy). Infondato, poi, è il dubbio che la carta igienica fatta con carta riciclata sia meno morbida e/o meno assorbente o meno resistente: la maggior parte delle carte riciclate è stata valutata bene per questi aspetti (la morbidezza è inclusa nel risultato delle prove pratiche), tanto che tutte hanno meritato un giudizio globale buono, con valutazioni migliori di carte non riciclate. Tra gli ACmakers, alcuni hanno dichiarato di preferire la carta riciclata addirittura perché è più morbida. Come spiega Silvia Bollani, responsabile dei test comparativi di Altroconsumo: «La tecnologia nel tempo è migliorata: se è vero che la carta igienica riciclata un tempo era meno resistente e morbida, a causa delle fibre più corte, oggi i produttori hanno sperimentato e innovato molto, migliorando il prodotto finale».
Le scelte più sostenibili
Lo dimostra anche la presenza sul mercato di carte particolari: una è The Cheeky Panda, una carta igienica realizzata in fibra proveniente dal bambù, pianta con basse necessità di acqua e che ricresce spontaneamente; dal punto di vista ambientale resta però meglio la carta riciclata, inoltre in questo caso rotolo e imballaggio sono un po’ pesanti in proporzione al numero di strappi; l’altra è Coop Zerotubo, senza supporto interno di cartone, sostituito da un rotolino interno di carta igienica estraibile che si utilizza fino alla fine. In questo modo si riduce la quantità di rifiuti. Peccato che non sia carta riciclata e sia certificata solamente in parte.
Quali caratteristiche dovrebbe avere la carta igienica ideale dal punto di vista ambientale? Dovrebbe essere realizzata in maxirotoli in carta 100% riciclata, senza tubo di cartone interno e con un imballaggio leggero composto in plastica riciclata oppure compostabile.