I dischetti struccanti lavabili sono comodi, efficaci e riducono i rifiuti indifferenziati
Comodi e facili da usare, i dischetti struccanti lavabili, disponibili in diversi materiali, sono più spessi per essere più resistenti e possono essere una soluzione vantaggiosa per l’ambiente riducendo la produzione di rifiuti indifferenziati. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
- contributo tecnico di
- Livia Biardi
- di
- Alessandra Maggioni

La beauty routine quotidiana prevede, prima di tutto, la perfetta detersione del viso. Per farlo al meglio, i dischetti struccanti sono comodi e facili da usare: versandoci sopra un prodotto struccante, del latte detergente o acqua micellare si passano sul volto, sugli occhi e sulle labbra per rimuovere il trucco a fine giornata.
I dischetti più diffusi sono in cotone usa e getta, rotondi di circa 5 cm di diametro e sottili. Secondo le nostre inchieste, per struccarsi si usano dai 3 ai 9 dischetti usa e getta al giorno, a seconda del detergente e del tipo di trucco. Sostituirli con quelli riutilizzabili, cioè che si lavano e non si buttano dopo ogni uso, potrebbe essere una soluzione vantaggiosa per l’ambiente riducendo la produzione di rifiuti indifferenziati.
I dischetti lavabili sono disponibili in diversi materiali, la forma e le dimensioni sono simili a quelli usa e getta, ma sono più spessi per essere più resistenti. Dopo l’utilizzo possono essere lavati e riutilizzati per molte volte.
Come si usano
I dischetti lavabili sono facili da usare, a seconda del materiale sono più o meno assorbenti o più o meno morbidi. In genere, sono più adatti per struccanti più densi come il latte detergente, perché quelli più liquidi, come le acque micellari o il tonico sono assorbite dal tessuto se non inumidito precedentemente. Ma con qualche accorgimento si possono usare al meglio. Ecco come utilizzarli in 10 passaggi:
- Inumidisci il dischetto con acqua tiepida per evitare di dover usare troppo prodotto.
- Strizza per fare uscire l’acqua in eccesso per evitare che sia troppo annacquato e quindi meno efficace nella rimozione del trucco.
- Versa lo struccante poco alla volta finché il dischetto raggiunge una consistenza morbida, umido ma non troppo bagnato e neanche troppo secco e ruvido.
- Passa il dischetto sugli occhi chiusi con un movimento dall’interno verso l’esterno dell’occhio.
- Passa delicatamente il dischetto sulle labbra per rimuovere il rossetto senza sfregare.
- Fai dei piccoli movimenti rotatori sul viso dall’interno verso l’esterno per rimuovere i residui di trucco.
- Utilizza i dischetti sui due lati.
- Sciacqua il dischetto usato con acqua tiepida.
- Lascia asciugare all’aria in ambiente asciutto per evitare proliferazione batterica.
- Quando è sporco, lava il dischetto in lavatrice, insieme ad altri capi a pieno carico a 30° con la giusta dose di detersivo per ridurre l’impatto.
Tipologie di dischetti lavabili
I dischetti struccanti lavabili sono fatti di diversi materiali, quelli più comuni sono in spugna vegetale, cotone, microfibra e bambù. Vediamoli nel dettaglio.
Spugna vegetale
In genere rotonde di colore beige o giallo, le spugne vegetali sono morbide e porose. Sono fatte di cellulosa, cioè da polpa di legno, quindi da fonti rinnovabili, e sono biodegradabili. Sono economiche, 0,43€ (prezzo medio a spugnetta) e generalmente, nei negozi specializzati in cura della persona, è molto facile trovarle in confezione da due. Online è possibile acquistare anche confezioni da molte unità con un costo a spugnetta medio di 0,15€. Sono anche molto comode perché si asciugano in fretta, ma dopo un po' di utilizzi si seccano e sfaldano, meglio lavarle a mano.
Cotone
I dischetti lavabili in cotone sono molto simili a quelli usa e getta ma più spessi e consistenti, per resistere ai lavaggi: l’effetto è simile ad usare quelli normali usa e getta. Il cotone, pur essendo di origine vegetale, necessita di molta acqua suolo e energia per la produzione, quello biologico non usa pesticidi in fase di coltivazione. Costano circa 1,90€ a dischetto e generalmente sono venduti in confezione da tre. Ma online è possibile trovare confezioni da più unità con costo singolo più basso, circa 1,42€.
Microfibra
Morbidi e sottili, i dischetti in microfibra sono molto resistenti e sopportano bene i lavaggi in lavatrice, spesso hanno due lati fatti di due consistenze diverse per una pulizia più delicata o più profonda. Le fibre sintetiche (poliestere) pur non provenendo da fonti rinnovabili hanno un basso impatto sull’ambiente perché usano poche risorse. Meglio ancora se il poliestere è riciclato. Sono i dischetti più costosi in assoluto tra le categorie, con un prezzo medio di 3,10€ a dischetto. Generalmente venduti in confezioni multiple si trovano facilmente nei negozi bio e nelle profumerie.
Bambù
Sono un po' meno morbidi del cotone e in genere assorbono di meno, adatti anche per lo scrub, si consiglia di bagnarli bene prima dell’uso. Sono più ecologici perché il bambù necessita di meno acqua in fase di coltivazione rispetto al cotone, ma come tutte le fibre naturali hanno un impatto ambientale maggiore delle sintetiche. Con l’uso perdono consistenza. Molto diffusi online più che nei negozi fisici, soprattutto Amazon ne vende una buona rappresentanza. Il prezzo medio a singolo dischetto è di 0,87€ circa proprio perché venduto in confezioni multiple, da dieci o più dischetti. Potrebbe rappresentare, a livello di costo, un buon compromesso tra quelli 100% in cotone lavabili e la microfibra.
Pro e contro rispetto ai dischetti usa e getta
I dischetti di cotone struccanti usa e getta hanno un impatto negativo sull'ambiente a causa della loro breve vita e dei consumi di acqua, suolo e energia per la produzione del materiale. Le alternative riutilizzabili riducono la quantità di rifiuti, ma c’è comunque l’impatto della produzione e bisogna considerare anche quello del lavaggio. Il nostro studio sul ciclo di vita (LCA) dei dischetti in cotone lavabili e usa e getta dimostra che non sempre i lavabili sono la scelta giusta per l’ambiente.
Il cotone ha un impatto rilevante nella fase di produzione per i consumi di acqua, energia e suolo per entrambe le tipologie (ma i dischetti lavabili usano più cotone perché più spessi e pesanti), quelli usa e getta producono più rifiuti che vanno in discarica o inceneritore, mentre per i lavabili occorre considerare anche l’impatto del lavaggio.
Struccandosi ogni giorno con i dischetti usa e getta se ne usano quasi 2000 all'anno e si producono fino a 13 kg di rifiuti.
La scelta dei lavabili è la soluzione a minor impatto se ci si strucca spesso, più di due volte al mese, gli impatti ambientali sono circa quattro volte superiori se il consumatore sceglie l'alternativa monouso. La proporzione scende man mano che scende l’utilizzo e se guardiamo ai consumatori che usano questi dischetti solo due volte al mese, allora l'opzione più sostenibile sono davvero i dischetti monouso.
Questo risultato è legato al fatto che l’impatto ambientale per produrre quelli in cotone riutilizzabili è maggiore e se il consumatore li utilizza poco, gli impatti ambientali della fase di produzione non vengono recuperati, mentre per gli usa e getta pesa principalmente la produzione di rifiuti, quindi meno ne uso, meno ne produco.
Quindi la soluzione dei lavabili di cotone non è sempre la migliore per l’ambiente, dipende dalle nostre abitudini di trucco ed è anche fortemente influenzata dalle corrette abitudini di lavaggio (pieno carico, basse temperature, dose di detersivo corretta, no asciugatrice).
E i costi?
Il prezzo a singolo dischetto di cotone usa e getta è veramente irrisorio, considerando il prezzo medio a confezione di 1,66€ per un formato medio da 72 dischetti, un dischetto costa in media 0,02 €.
Se pensiamo di usare mediamente 5 dischetti usa e getta al giorno per struccarci, in un anno la spesa con gli usa e getta sale a 36,5€. Con questa cifra, possiamo comprare circa 30 dischetti lavabili, considerando un prezzo medio tra tutti i materiali. Questa quantità ben copre la necessità annuale, quindi, in questo caso, i lavabili permettono anche di risparmiare. Infatti, il kit minimo per un anno corrisponde a 10 per i dischetti in cotone e bambù e a 6 per quelli in cellulosa, considerando che, per essere comodi, devono asciugare e non vanno lavati in lavatrice tutti i giorni.
Se invece ci si strucca una volta alla settimana, solo i dischetti in cellulosa possono competere con gli usa e getta come costo annuo perché è molto basso, poco più di 5€. Se poi usiamo lo scenario di due volte al mese che è il limite del vantaggio ambientale, in un anno si spende poco più di 2 euro di dischetti usa e getta. Ma il fattore più rilevante è che il volume di rifiuti è talmente limitato che passare ai lavabili non conviene, sia a livello ambientali che economico: in questo caso i dischetti lavabili non reggono il confronto perché con tale cifra, mediamente, ne compreremmo meno di due che non basterebbero per struccarsi.
In conclusione, come per l’impatto ambientale, ad un maggiore utilizzo corrisponde un risparmio economico, se ci si trucca tutti i giorni vincono i lavabili indipendentemente dal materiale, anche la microfibra che è la più costosa è comunque vantaggiosa. Se la cadenza è una volta alla settimana, solo i dischetti riutilizzabili in cellulosa, che sono i più economici, fanno risparmiare rispetto agli usa e getta. Se l’utilizzo è sporadico (meno di 4 volte al mese) sia a livello ambientale che economico, sono preferibili i prodotti gli usa e getta.
Come si puliscono
Non esiste una regola per lavarli, dipende molto dalla frequenza di utilizzo e dal tipo di trucco, più o meno resistente. In genere consigliamo di sciacquare i dischetti dopo ogni utilizzo con acqua e farli asciugare all’aria, se risultano ancora sporchi meglio lavarli in lavatrice insieme ad altri capi a pieno carico a 30° con la giusta dose di detersivo.
Spesso i dischetti vengono venduti con un sacchettino traforato in cui inserirli per facilitare il lavaggio in lavatrice.
Non è necessario un detersivo delicato o specifico né l’ammorbidente, che anzi potrebbe interferire con le capacità assorbenti dei tessuti, soprattutto quelli in microfibra.
Sconsigliamo anche l’asciugatrice: per ridurre l’impatto ambientale è preferibile lasciarli asciugare all’aria. Andrebbe inoltre evitato anche il phon: questi metodi potrebbero seccare eccessivamente i tessuti.
Quando si devono buttare e come fare per il riciclo
Secondo le nostre inchieste, i lavabili possono durare anche un anno, ma molto dipende dalla frequenza di utilizzo e di conseguenza di lavaggio. In genere, vanno sostituiti quando iniziano a perdere morbidezza (quelli di tessuto), o se iniziano a sfaldarsi e perdere consistenza (quelli in spugna e cellulosa). Se si nota la formazione di aloni scuri o muffe o odore rancido, è meglio sostituirli.
Si buttano nell’indifferenziata (quelli in cellulosa o spugna), mentre quelli di tessuto si raccolgono con gli indumenti usati, se disponibile nel vostro comune oppure con i rifiuti indifferenziati.
Non vanno mai buttati nel wc perché potrebbe intasare le tubature e inquinare le acque di scarico, e anche se le spugne vegetali sono biodegradabili non si possono raccogliere nell’umido compostabile domestico.
Come produrli in casa
In alternativa ai dischetti lavabili, si possono riutilizzare vecchi asciugamani in cotone o microfibra o anche pezzi di stoffa come federe o lenzuola, meglio scegliere colori chiari tenui senza disegni né inserti in rilievo.
Esiste un modo efficace per struccarsi senza usare dischetti di qualsiasi tipo?
Struccarsi senza dischetti e prodotti specifici, usando il sapone sia nella versione solida che in quella liquida è molto semplice e pratico, non serve comprare un prodotto specifico, si usa quello che si ha già in casa e non sono necessari dischetti. Però può essere aggressivo per la presenza di sostanze lavanti efficaci nella rimozione dello sporco, ma non appositamente studiate per la pulizia di labbra o occhi e poco efficace nella rimozione del make up.
Struccarsi bene è fondamentale per mantenere la pelle del viso sana come lo è scegliere con accuratezza i prodotti che usiamo giornalmente per il make up.
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