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Gambe gonfie e doloranti? Cosa funziona davvero (e cosa no)

Con l’arrivo del caldo, in molti tornano a soffrire di gambe gonfie e pesanti. In farmacia e nei negozi di cosmesi troviamo tante creme, integratori, tisane (e non solo), che promettono di migliorare la circolazione delle gambe e favorire il drenaggio dei liquidi in eccesso. Ma c’è almeno un rimedio davvero efficace? In questo speciale vi spieghiamo quali rimedi possono offrire qualche beneficio, insieme ad alcuni consigli pratici per alleviare il fastidio a gambe e caviglie.

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04 luglio 2025
Gambe gonfie

Con l’arrivo dell’estate, il problema delle gambe gonfie torna a farsi sentire per moltissime persone: un fastidio che non conosce età, anche se a farne maggiormente le spese sono soprattutto donne, anziani e chi, per lavoro o abitudini, passa molte ore in piedi o alla scrivania, o si muove poco. Il gonfiore, spesso legato alla ritenzione idrica, si accompagna a una sensazione di pesantezza e, talvolta, dolore. Il caldo e alcune cattive abitudini possono peggiorare la situazione, ma nella maggior parte dei casi si tratta di un disturbo temporaneo che tende a migliorare con il riposo o un po’ di movimento.

Il mercato, come sempre, non perde occasione per proporre soluzioni di ogni tipo: dalle creme antigonfiore agli integratori per la circolazione sanguigna, fino alle pedane vibranti. Ma questi rimedi sono davvero efficaci o si tratta solo di promesse pubblicitarie? Analizziamo le cause più comuni del gonfiore alle gambe, scopriamo chi rischia di più e, soprattutto, facciamo chiarezza su quali strategie funzionano davvero, per scegliere più consapevolmente tra le tante offerte a scaffale. Torna all'inizio

Che cosa si intende per “gambe gonfie”?

Il gonfiore alle gambe è solitamente il risultato di un accumulo di liquidi nei tessuti, un fenomeno noto come ritenzione idrica, che tende a colpire soprattutto la parte inferiore del corpo. Le gambe possono apparire più gonfie del solito, con la pelle tesa, lucida e accompagnata da una sgradevole sensazione di pesantezza, indolenzimento o crampi.

Questa forma di gonfiore è diversa da quella dovuta all’infiammazione delle articolazioni. Il gonfiore e il rossore dell’arto non sono infatti dovuti a un problema muscoloscheletrico, ma al ristagno di sangue nelle vene degli arti inferiori, facilitato dalla forza di gravità. È per questo che le zone più colpite dalla ritenzione idrica sono generalmente quelle più vicine al suolo. Un semplice test può aiutare a riconoscere la ritenzione idrica: basta premere con un dito sulla parte gonfia. Se l’impronta lasciata dal dito resta visibile (seppur per pochissimo tempo) dopo aver tolto la pressione, è probabile che si tratti di un accumulo di liquidi nei tessuti.

Se il gonfiore si riduce con il riposo o con un po’ di movimento, allora non c’è motivo di preoccupazione. Tuttavia, se persiste per giorni, compare improvvisamente o si associa a dolore, rossore o calore, è importante consultare un medico.

Circolazione, ritenzione idrica e gambe gonfie: il legame

Il sangue che arriva ai piedi ritorna al cuore grazie (anche) all’azione dei muscoli delle gambe, che agiscono come una vera e propria pompa (la cosiddetta “pompa muscolare”) che aiuta il cuore nel compito di far circolare il sangue. 

Quando camminiamo o corriamo, la contrazione di questi muscoli comprime le vene, spingendo il sangue verso l’alto e facilitandone il ritorno al cuore. Al buon funzionamento di questo meccanismo contribuiscono anche le piccole valvole presenti all’interno delle vene, che si aprono per far passare il sangue e si richiudono per impedirne il reflusso, contrastando così la forza di gravità che causerebbe vene gonfie e ristagno di liquidi negli arti inferiori.

Quando questo sistema non funziona correttamente, si parla di insufficienza venosa: il sangue fatica a risalire e tende a restare nella parte bassa delle gambe, dilatando le vene e causando gonfiore delle gambe e caviglie e una sensazione di pesantezza.

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Cause più comuni e categorie più esposte

Ci molti fattori che favoriscono il gonfiore alle gambe, spesso sono legate a stili di vita poco salutari, ma non solo. Ad esempio:

  • la sedentarietà, cioè passare molte ore di seguito seduti, attivando molto poco la muscolatura delle gambe;
  • le temperature elevate, in quanto il caldo dilata i vasi sanguigni, rallentando la circolazione e favorendo il ristagno di sangue nei vasi;
  • il sovrappeso, che aumenta la pressione sugli arti inferiori e l’accumulo di liquidi. 

Tra tutte le persone, gli anziani e le donne in gravidanza sono le categorie più predisposte a questo disturbo. Oltre ai fattori sopra elencati legati ad abitudini modificabili, in alcuni casi, la causa di gambe gonfie e doloranti è da ricercare in malattie venose delle gambe (come insufficienza venosa cronica, vene varicose e tromboflebiti) o in malattie cardiache, renali o epatiche.

Anziani e gambe gonfie: perché succede più spesso in età avanzata

Il gonfiore persistente a gambe e piedi è un disturbo molto comune negli anziani e può incidere significativamente sulla qualità della vita. Con l’avanzare dell’età, le vene perdono elasticità e le valvole che regolano il flusso sanguigno si indeboliscono, rendendo più difficile il ritorno del sangue verso il cuore. Inoltre, la riduzione della massa muscolare delle gambe (che aiuta la circolazione facendo da “pompa” a sua volta) e la diminuzione dell’attività fisica rallentano ulteriormente la circolazione sanguigna, favorendo l’accumulo di liquidi negli arti inferiori.

L’insufficienza venosa, quando è grave, può sfociare in problemi permanenti come le vene varicose, cioè vene delle gambe gonfie e infiammate. Queste ultime causano fastidi e facilitano la formazione di coaguli sanguigni, che possono ostacolare il flusso del sangue e, nei casi più gravi, portare alla trombosi venosa profonda, con il rischio di embolie polmonari. A tutto questo, si aggiungono spesso condizioni croniche tipiche dell’età avanzata, come problemi articolari, cardiaci, renali o epatici, e disturbi del sistema linfatico, che contribuiscono al gonfiore. Nei casi più gravi, il gonfiore è tale da essere doloroso e può rendere difficoltoso anche camminare, innescando un circolo vizioso.

Gravidanza e gonfiore alle gambe: perché succede

Gambe gonfie gravidanza

Le donne in gravidanza possono soffrire di gonfiore alle gambe soprattutto nel terzo trimestre. Si tratta di un fenomeno fisiologico, legato ai cambiamenti che il corpo affronta per sostenere la crescita del bambino. Non dipende solo dall’aumento di peso, ma anche dall’ingrossamento dell’utero, che comprime alcune vene, rallentando il ritorno del sangue dalle gambe verso il cuore.

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I rimedi per le gambe gonfie: come scegliere e cosa aspettarsi

In commercio si trovano molti prodotti che promettono di alleviare gonfiore, senso di pesantezza e dolore alle gambe: creme, integratori, tisane, persino dispositivi quali pedane vibranti. Per scegliere il rimedio più adatto, è importante capire prima di tutto la causa del proprio gonfiore, parlandone con il proprio medico, per poi indirizzarsi su ciò che più fa al caso nostro. Bisogna però essere consapevoli che molte di queste opzioni non agiscono sulle cause del gonfiore, ma solo sui sintomi, offrendo nel migliore dei casi un sollievo temporaneo.

Creme per gambe gonfie: cosa promettono, cosa fanno

Crema per gambe gonfie

Anche se tutte promettono di dare sollievo alle gambe gonfie, non tutte le creme e i gel sono uguali, né possono vantare la stessa efficacia. La prima differenza sta proprio nella natura stessa del prodotto. Alcune sono farmaci veri e propri, altre sono dei semplici cosmetici.

Creme cosmetiche Ingredienti ricorrenti Meccanismo d’azione ed efficacia
RuscoVen bioGel, ESI Erbaven Fresh Gel, Prep Gel Gambe e Piedi Affaticati, Colours Of Life Gambe Light, Systemven Fresh Gel, Drenax Forte Microcircolo Gel, Venaflux Viti Crema Gel, NormoVen Freeze Gel, Omniven Gambe, Venolen, Angiovein Gel, Linfadren crema, Nedema Crema

Estratti di piante quali rusco, centella asiatica, ippocastano, vite rossa, ginkgo biloba, ananas. Sostanze specifiche quali escina, diosmina o bromelina; a volte presenti anche canfora, mentolo e altri oli essenziali.

 

Presunte proprietà antinfiammatorie, drenanti e favorenti la microcircolazione. Questi effetti sono supportati principalmente da test di laboratorio o studi su modelli animali. Gli studi clinici, in cui queste sostanze sono state somministrate per bocca a dei volontari, non hanno dato risultati rilevanti, mentre non è disponibile alcuna prova di efficacia del loro impiego a uso cutaneo.

Per le creme cosmetiche non disponiamo quindi di dati di efficacia o sicurezza. In quanto cosmetici, non è richiesta alcuna dimostrazione propedeutica alla loro immissione in commercio. Inoltre, non è chiarito nella composizione quale sia la concentrazione in sostanze “attive”. È probabile, quindi, che l’eventuale sollievo temporaneo dato dalle creme cosmetiche sia principalmente dovuto all’effetto del massaggio che va ad attivare la microcircolazione locale e alla sensazione di freschezza rilasciata da alcuni ingredienti come il mentolo.

I farmaci ad uso cutaneo, in forma di creme o gel, sono formalmente indicati per trattare i sintomi di alcuni problemi cronici a carico delle vene delle gambe (come da indicazioni, riportate in tabella). Nonostante si usino da molti anni, la loro utilità non è ancora completamente chiarita: c’è ancora una sostanziale incertezza sui dosaggi efficaci, sulla frequenza di utilizzo più utile e sulla durata della terapia, a seconda delle condizioni da trattare. Per questo motivo, si consiglia di valutare con l’aiuto del medico se e come utilizzarle.

Nome commerciale Indicazione terapeutica (in breve)
Essaven gel a base di escina, è indicato nel trattamento dell’insufficienza venosa e della fragilità capillare
Hirudoid a base di glicosaminoglicanopolisolfato, è indicato per il trattamento di flebiti e tromboflebiti (infiammazioni delle vene), ematomi ed edema causato da rallentamento della circolazione venosa
Clarema a base di eparansolfato, è utilizzato per la cura di tromboflebiti, dilatazione delle vene, ematomi ed edema infiammatorio
Hemovasal a base di eparina, è indicato per i sintomi legati all’insufficienza venosa (scarso ritorno sanguigno al cuore), fragilità capillare, nonché per distorsioni, contusioni e lividi
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Calze per gambe gonfie: quale utilità e come sceglierle

 

Compressione graduata infografica

Le calze a compressione graduata sono progettate per favorire la pompa muscolare esercitando una pressione decrescente lungo la gamba. La calza infatti comporta una compressione maggiore a livello della caviglia, che si riduce progressivamente risalendo il polpaccio, fino al ginocchio, o nel modello più esteso alla coscia. In questo modo aiutano il sangue a risalire verso il cuore, il cosiddetto “ritorno venoso”, e riducono il gonfiore dell’arto. Infatti, sono particolarmente indicate nei casi di vene varicose, dove le vene gonfie delle gambe non lavorano più in modo efficiente: comprimendo i muscoli, le valvole venose lavorano meglio e la pressione esercitata dalla calza evita che il sangue ristagni nei vasi sanguigni. Si trovano in farmacia, online e nei negozi specializzati, e si distinguono per forma (gambaletto, autoreggente o collant) e livello di compressione (indicato in mmHg o millimetri di mercurio e da non confondere con i “denari”, che indicano solo lo spessore del tessuto). Sulla base del livello di compressione, si distinguono in:

  • preventive (fino a 18 mmHg): adatte a chi sta molto in piedi o seduto (ad es. un viaggio lungo), in gravidanza o a chi ha una predisposizione familiare ai disturbi venosi;
  • terapeutiche (sopra i 18 mmHg): usate in caso di vene varicose, trombosi venosa profonda, ulcere venose o insufficienza venosa cronica. Sono suddivise in diverse classi (I, II, III, IV) in base al grado di pressione esercitato.

Perché siano efficaci, è essenziale scegliere la taglia giusta (misurando la circonferenza di caviglia, polpaccio e coscia) e farsi consigliare dal medico (lo specialista o anche il proprio medico curante). Il fai-da-te è sconsigliato, in quanto le calze a compressione graduata non sono adatte a tutti. Sono controindicate, ad esempio, in presenza di gravi problemi arteriosi o insufficienza cardiaca avanzata. Se infilarle o toglierle è complicato, esistono ausili pratici, come telai o guanti in gomma, per facilitare l’uso quotidiano.

Calze a compressione graduata infografica

Integratori e farmaci: nessuna compressa per le gambe gonfie fa miracoli

Il mercato offre moltissimi integratori, ma anche farmaci, nelle cui formulazioni ricorrono le stesse sostanze contenute a volte anche nelle creme, seppur con concentrazioni e (ovviamente) forme e modalità di utilizzo completamente diverse. A esempio, troviamo:

  • integratori: Systemven, Venaflux Microcircolo, Fleboven, Ven Act, Flebinec Plus, Activen, Acticir Forte, Fleboral, Destasi Forteven Plus, Circularom capsule, Darfax e Venoplant, Drenax Forte Microcircolo, Flebo-up. Hanno tutti composizioni complesse in cui ricorrono sostanze con supposti effetti protettivi e tonificanti la circolazione: estratti di rusco, centella asiatica, ippocastano, vite rossa, mirtillo, oppure specifiche sostanze “attive” presenti anche in alcuni farmaci, come diosmina, escina ed esperidina;
  • farmaci: Daflon e Arvenum (a base di diosmina ed esperidina), Venoruton (a base di oxerutina), Tegens (a base di estratti di mirtillo), Centellase (a base di centella asiatica), Edevexin e Reparilexin (a base di escina), Capillarema (a base di aminaftone) e Flebostasin R (a base di ippocastano). Sono indicati nel trattamento dei sintomi legati all’insufficienza venosa e alla fragilità capillare.

Nonostante la distinzione di classificazione tra integratori e farmaci, le differenze spesso finiscono qui. Come è possibile vedere, in questi prodotti ricorrono le stesse sostanze (anche con gli stessi dosaggi) con supposte proprietà “vasoprotettive” e antinfiammatorie, che favorirebbero una circolazione venosa più efficiente e resistente. Gli studi clinici disponibili, però, non mostrano effetti così rilevanti. Sebbene siano sul mercato da decenni, l’efficacia reale di queste sostanze nel trattamento dell’insufficienza venosa resta controversa. Un’analisi condotta dal gruppo indipendente Cochrane ha preso in esame  circa 70 studi clinici ben progettati — ovvero randomizzati, in doppio cieco e controllati con placebo — che ha coinvolto diverse migliaia di persone che assumevano integratori o farmaci cosiddetti “flebotonici”, a base di rutina, diosmina, centella asiatica, o altre sostanze o estratti vegetali. L’analisi, che ha preso in considerazione tutta la letteratura disponibile, ha concluso che l’efficacia di questi prodotti è verosimilmente modesta. In particolare, nonostante si osservasse una riduzione della circonferenza della caviglia in chi aveva assunto per settimane queste sostanze (3-5 millimetri in meno rispetto a chi assumeva un placebo), i volontari non hanno percepito un reale miglioramento dei loro sintomi. Un’analisi separata sull’escina ha invece rilevato un effetto sul dolore e sul gonfiore moderatamente significativo. C’è però una differenza tra farmaci e integratori: i primi hanno un foglietto illustrativo che dà informazioni non solo su come assumere la sostanza, ma anche sui suoi possibili effetti collaterali: i foglietti degli integratori, invece, no. Ad esempio, assumere diosmina può comunemente causare nausea, diarrea e vomito, ma anche effetti gravi con frequenza ignota come la riduzione delle piastrine. Chi assume un integratore che contiene diosmina non viene a sapere tutto questo.

Tisane, spray, plantari e altri prodotti 

Spray gambe gonfie

Oltre a farmaci, integratori e creme, sul mercato si trovano vari altri rimedi per le gambe gonfie. Seppur tutti diversi, sono accomunati da una cosa: non hanno a supporto alcuna prova di efficacia. in questa tabella abbiamo fatto una sintesi delle principali informazioni disponibili.

Tipologia di Prodotto Nomi commerciali (esempi) Meccanismo d’azione ed efficacia attesa
Tisane drenanti, a base di estratti di ortica, mirtillo, vite rossa, tarassaco, betulla, ecc. Tisana Fredda Gambe Leggere Pompadour; Tisana Fredda Gambe Leggere L’Angelica; Tisana Relax Gambe Valverbe La tradizione erboristica supporterebbe un’azione diuretica, che aiuterebbe le gambe gonfie eliminando dei liquidi in eccesso. Purtroppo, mancano prove solide della loro efficacia
Gel o spray a effetto freddo, a base di menta, eucalipto, canfora e altro. Vitiven Flux gambe leggere, Criotermica Criogel, Geomar Gel Drenante Effetto Freddo, GUAM Cryogel, Pureessentiel Circolazione Spray Tonico Express Stimolerebbero il sistema nervoso periferico, offrendo un sollievo rapido e localizzato, insieme ad una sensazione di freschezza (probabilmente il vero meccanismo d’azione). Non ci sono però prove cliniche di efficacia
Oli per massaggi, a base di estratti di cipresso, castagno, ginepro, menta. Venoil, Aroma zone Gel curativo Gambe leggere, Argital olio per vene e capillari Applicati localmente con massaggi, stimolerebbero la circolazione sanguigna e linfatica, favorendo il drenaggio dei liquidi in eccesso. Difficile però dire se l’effetto sia legato principalmente al massaggio e alla sensazione di freschezza, più che ad un reale effetto farmacologico
Pedane vibranti Mobilcinic Esercitatore Gambe; Ecode Massaggiatore Piedi e Gambe; WeightWorld pedana vibrante Le pedane vibranti simulerebbero l’attività motoria dai piedi in su, favorendo in teoria il ritorno venoso. Le evidenze scientifiche della loro utilità sono però scarse e poco convincenti. Possono offrire un lieve miglioramento temporaneo, ma risultano meno efficaci di banali esercizi eseguiti per pochi minuti (per esempio, il sollevamento delle gambe)
Plantari e solette “attive” Epitact plantare terapeutico gambe leggere; Relaxed Feet; Bionaif plantare attivo Attivando punti specifici della pianta del piede, favorirebbero il ritorno venoso e linfatico. Mancano però prove scientifiche solide di un beneficio clinico reale e duraturo
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Cosa fare per ridurre pesantezza e gonfiore alle gambe

Per alleviare gonfiore e pesantezza a gambe, caviglie e piedi, può essere utile adottare alcune semplici abitudini quotidiane:

  • ridurre il consumo di sale, che favorisce la ritenzione idrica;
  • a letto, sollevare lievemente le gambe rispetto al resto del corpo (usando un piccolo rialzo sotto i piedi) per facilitare il ritorno venoso. In gravidanza è consigliabile dormire sul fianco sinistro;
  • evitare la sedentarietà il più possibile, cercando di non restare troppo a lungo nella stessa posizione, muovendosi regolarmente e ritagliandosi spazi di attività fisica più volte al giorno;
  • svolgere attività fisica regolare, come camminata, nuoto o bicicletta, utili per attivare la pompa muscolare e migliorare la circolazione;
  • eseguire esercizi per caviglie e piedi, soprattutto in caso di ridotta mobilità;
  • mantenere un peso corporeo adeguato, per ridurre la pressione sulle vene;
  • assicurarsi una corretta idratazione, accompagnata da una dieta ricca di frutta e verdura;
  • evitare abiti stretti e tacchi alti, preferendo indumenti comodi e scarpe con tacco basso o medio;
  • utilizzare massaggi e bagni a temperatura alternata (tiepida e fresca) per stimolare la circolazione e alleviare il gonfiore;
  • per gli anziani, utilizzare le calze elastiche a compressione graduata su indicazione del medico.

 

E ricorda che per ogni piccolo disturbo c’è una spiegazione semplice e i consigli giusti per affrontarlo e prevenirlo. Scoprili nel nostro libro InPratica Piccoli Disturbi: riconoscerli, prevenirli, curarli.

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IL CONSIGLIO DELL'ESPERTA
Sonia Mazzamurro - Biologa
Creme, integratori & Co offrono solo un sollievo temporaneo e non affrontano le cause del gonfiore alle gambe. Per benefici duraturi, meglio puntare su buone abitudini: meno sale, più movimento. Nei casi più seri può essere utile anche l’uso di calze a compressione graduata, ma vanno scelte con il supporto del medico.