Errore medico: quando e come chiedere il risarcimento del danno
E’ del 2017 la prima legge ad hoc per i pazienti che hanno subìto un danno alla salute. Ma quando si può denunciare un medico? Oppure si deve denunciare l’ospedale? Vediamo come comportarsi se si vuole chiedere il risarcimento del danno.

La medicina, non è una scienza infallibile, è fatta di successi, ma anche di possibili complicazioni e esiti negativi. Quando questi dipendono da un errore medico, il danno alla salute va risarcito. Risale oramai a marzo 2017 la prima legge organica sulla responsabilità sanitaria (cd. Legge Gelli): 18 articoli che definiscono le regole da seguire per chiedere il risarcimento del danno medico. A distanza di 7 anni sono arrivate anche le regole sulle polizze assicurative per strutture sanitarie e medici, ma gli assicuratori hanno tempo ancora due anni per adeguarsi.
Torna all'inizioCome denunciare un errore medico?
Prima di tutto bisogna accertarsi di aver subito un danno alla salute e che questo possa essere dipeso da un errore medico. I passaggi prevedono di:
- Approfondire e recuperare i documenti. Basta recarsi dal proprio medico di base che aiuterà a capire se il sospetto è quantomeno fondato.
- Richiedere alla struttura dove si è stati in cura la cartella clinica. Dovrà consegnarla entro 7 giorni: eventuali integrazioni vanno fornite entro 30 giorni.
- Cercare un esperto. È bene farsi affiancare sin da subito da un avvocato, meglio se specializzato in diritto sanitario. Troverà un medico legale che possa fare una visita e redigere una perizia: è necessario per valutare il danno e se alla sua origine può esserci un errore del medico. Se ci si vuole risolvere subito a un avvocato, si può contattare direttamente il medico legale per la perizia.
Solo consultando degli esperti, è possibile capire se sussistono i presupposti per denunciare il medico e/o l’ospedale e chiedere il risarcimento del danno.
Torna all'inizioErrori medici e risarcimento: come chiederlo
Come comportarsi per poter avere un risarcimento per un errore medico? Prima di far causa al medico e/o all’ospedale, il paziente deve chiedere una consulenza tecnica preventiva: un medico legale o uno specialista in materia fa una valutazione e propone un accordo davanti a un giudice. La sua perizia può valere come prova se si va successivamente in causa. Le parti sono obbligate a presentarsi.
In alternativa, si può ricorrere alla procedura di mediazione civile, più informale. Il mediatore propone un accordo sulla base di eventuali perizie presentate dalle parti. Si può anche fare a meno dell’assistenza legale, ma in questi casi meglio essere aiutati da un avvocato.
Se entro sei mesi non si giunge a un accordo, si può intentare una causa civile per il risarcimento del danno dinnanzi al tribunale.
Torna all'inizioDenunciare il medico o denunciare l’ospedale per negligenza?
Per la denuncia all'ospedale a chi rivolgersi? In caso di errore medico, il paziente può chiamare in causa l’ospedale (responsabile anche per l’operato del personale sanitario) e/o il medico (e le rispettive assicurazioni).
Per far valere i propri diritti nei confronti della struttura sanitaria il paziente ha tempo 10 anni dal danno subìto e ha un onere della prova alleggerito: deve fondamentalmente dimostrare di aver subìto un danno alla salute (con documenti, perizie, ...). Sarà la struttura a dover dimostrare che il danno non è dipeso da errore medico.
Se la domanda di risarcimento viene indirizzata al medico della struttura, si ha la metà del tempo per proporla, ossia 5 anni, e la prova è totalmente a carico del paziente: in questo caso, non solo deve dimostrare di aver subito un danno alla salute, ma anche che il danno è diretta conseguenza dell’errore del medico.
Favorire la chiamata in causa dell’ospedale invece del professionista mira a far lavorare più serenamente i medici e a contenere il fenomeno della “medicina difensiva”: il dottore che ha paura di essere denunciato potrebbe evitare interventi rischiosi, seppur necessari, oppure prescrivere esami inutili solo per tutelarsi di più.
Per gli stessi motivi (e anche per garantire il risarcimento ai pazienti danneggiati) medici e ospedali hanno l’obbligo di assicurarsi. A marzo 2024 sono finalmente arrivate anche le regole sui requisiti delle polizze sanitarie ma le compagnie assicuratrici hanno ancora a disposizione due anni di tempo per adeguarsi.
Torna all'inizioCome denunciare un dentista
Se si ritiene di aver subito un danno dall’operato del proprio dentista, vale quanto detto sulla denuncia dell’errore medico: la prima cosa da fare è recuperare tutta la documentazione medica che può essere utile a dimostrare il danno.
È sempre consigliabile chiedere un secondo parere. Va quindi cercato un accordo col medico, solo dopo sei mesi si può ricorrere in giudizio. La domanda di risarcimento nei confronti del dentista, come di qualsiasi altro medico privato, va proposta entro 10 anni e il paziente deve “solo” dimostrare di aver subìto il danno. Sarà il medico a dover dimostrare che il danno non è dipeso da un suo errore.
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