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I diritti del malato

23 febbraio 2020
Diritti del malato

"La Repubblica tutela la salute come diritto dell'individuo e interesse della collettività". La citazione arriva direttamente dalla nostra Costituzione...

Conosci i tuoi diritti

“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”

Il Servizio Sanitario Nazionale (Ssn), istituito con la Legge del 23 dicembre 1978, n. 833, nasce con il preciso scopo di assicurare quanto stabilito dalla costituzione e garantire l’accesso alle sue strutture e l’erogazione delle prestazioni di diagnosi, cura e assistenza, secondo questi tre principi fondamentali:

  • Universalità. Tutta la popolazione ha diritto all’assistenza e alle prestazioni, attraverso un’organizzazione  capillare del Ssn sul territorio nazionale, i cui servizi sono erogati dalle Aziende sanitarie locali, dalle Aziende ospedaliere pubbliche e dalle strutture private convenzionate con il Ssn. Questa struttura serve a garantire l’applicazione uniforme alla popolazione delle cure essenziali, che in gergo tecnico sono definite “Livelli essenziali di assistenza (Lea)“
  • Uguaglianza. I cittadini devono poter accedere alle prestazioni del Ssn nel pieno rispetto delle differenze e senza che la distinzione di condizioni individuali, sociali ed economiche siano ostacolo alle cure. Ai cittadini, che non appartengono a categorie esenti, è richiesto il pagamento di un ticket che varia per ogni singola prestazione prevista dai Lea.
  • Equità. A tutti i cittadini deve essere garantita parità di accesso in rapporto a uguali bisogni di salute, appropriata prescrizione delle cure e trasparenza nei rapporti e nell'erogazione delle prestazioni. Allo stesso tempo, per garantire equità, deve essere assicurata un'informazione corretta, esaustiva e comprensibile (sia da parte degli operatori sanitari, sia dalle istituzioni). L’informazione è un tassello fondamentale per garantire l’accesso alle prestazioni cui il cittadino ha diritto, ma anche per dare un consenso, più possibile informato, rispetto alle terapie e indagini mediche a cui il cittadino si sottopone.

Questi stessi valori sono ripresi dalla Dichiarazione sulla promozione dei diritti dei malati in Europa, scaturita dall'incontro europeo sui diritti del malati tenutosi ad Amsterdam dal 28 al 30 marzo del 1994 sotto l’egida dell’Organizzazione Mondiale della sanità, secondo la quale i pazienti hanno diritto al rispetto di valori e diritti fondamentali che esploriamo nei prossimi capitoli.

Proprio con il fine di accrescere le conoscenze dei cittadini rispetto ai propri diritti in materia di sanità e migliorare l’accesso alle prestazioni del servizio sanitario pubblico, Altroconsumo ha dato vita  al progetto Diritti in Salute. Nella nostra pagina Diritti in Salute si possono trovare diversi contenuti: schede informative su vari argomenti, numeri di telefono e indirizzi utili, video per rispondere ai dubbi più frequenti su argomenti quali:

Diritto all'assistenza

La prima cosa di cui abbiamo diritto è l'assistenza. Possiamo cioè usufruire di servizi di cura e prevenzione attraverso il medico di base, il pediatra di libera scelta e in loro assenza attraverso la Continuità assistenziale (ex Guardia medica) o i servizi di Pronto soccorso. 

I servizi basilari sono quelli garantiti dai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e riguardano le prestazioni sanitarie che il servizio Sanitario Nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione, il ticket.

Se dobbiamo assistere un nostro familiare, abbiamo il diritto di ricevere la massima assistenza possibile dal servizio sanitario. Il servizio maggiormente concentrato sulla promozione della salute psico-fisica e sociale dell'individuo, della coppia e della famiglia nelle diverse fasi della vita, è il Consultorio Familiare. L’accesso e l’utilizzo dei suoi servizi è libero e gratuito, tranne per alcune prestazioni specialistiche per cui è necessario pagare un ticket.

Per maggiori informazioni riguardo il diritto all'assistenza e ciò che questo comprende, si consiglia di visitare le pagine di Diritti in Salute in cui si possono trovare, nel caso specifico, utili contenuti sull’assistenza sanitaria, la carta dei servizi, l’ospedale e i suoi servizi e le cure all’estero.

Diritto all'informazione

Le informazioni sui servizi sanitari e su come utilizzarli al meglio devono essere accessibili al pubblico affinché possano beneficiarne tutti gli interessati. I pazienti hanno il diritto di essere pienamente informati sulle loro condizioni di salute, compresi gli aspetti medici della loro situazione; sulle procedure mediche proposte, insieme ai possibili rischi e benefici di ciascun procedimento; sulle alternative alle procedure proposte; e sulla diagnosi, la prognosi e il progresso delle cure. Per decidere nel modo migliore, quindi, abbiamo diritto ad avere tutte le informazioni che ci mettano in grado di partecipare attivamente alle decisioni dei medici. 

In ogni caso, sapere come stiamo è un nostro diritto, non un segreto. Dobbiamo quindi avere accesso a tutte le informazioni nonché a tutta la documentazione sanitaria e agli atti relativi alla nostra condizione di salute. Abbiamo il diritto di leggere le cartelle cliniche che ci riguardano e che contengono anamnesi, diagnosi, prognosi, terapia e ogni altro dato rilevante. Al momento delle dimissioni, infatti, abbiamo diritto a richiedere una copia della cartella clinica, inoltrando un'apposita richiesta alle strutture di ricovero. 

Alcuni argomenti che evidenziano l’importanza di richiedere e ricevere adeguate informazioni sono le vaccinazioni e gli screening oncologici. Trovi tutti i dettagli insieme ad approfondimenti su altre tematiche sulla pagina di Diritti in Salute.

Diritto al consenso

Il consenso informato del paziente è un prerequisito per qualsiasi intervento medico. Non è un semplice modulo che dobbiamo firmare a occhi chiusi. Al contrario, è il culmine di un processo attraverso il quale il personale sanitario spiega, in termini chiari e comprensibili, la nostra situazione, i motivi che lo spingono a proporre una cura piuttosto che un'altra, i rischi e le probabilità di successo della terapia che ritiene necessaria. Questo diritto, però, si può anche concretizzare in negativo, cioè come possibilità di rifiutarsi di avere informazioni di qualsiasi tipo, respingere o interrompere un intervento medico. Quindi, siamo noi a dover prendere le decisioni chiave in merito alla nostra salute: iniziare o meno una terapia, provare un farmaco, accettare o no un intervento. Abbiamo anche il diritto di lasciare anzitempo l'ospedale, firmando un documento che libera il personale sanitario da ogni responsabilità.

Nel caso di pazienti minorenni o maggiorenni incapaci di intendere e di volere, il consenso è dato dai genitori o dal tutore. Se però il rappresentante legale rifiuta il proprio consenso e il medico è dell’opinione che l’intervento sia nell'interesse del malato, la decisione è demandata al giudice o a un'altra forma di arbitrato.

Solo in caso di incapacità temporanea, per esempio in stato di incoscienza, e di imminente pericolo di morte o di grave danno alla salute, il consenso è presunto e il medico è autorizzato all'esecuzione dei provvedimenti sanitari urgenti a meno che non sia ovvio, per una precedente dichiarazione di volontà, che in quella situazione il consenso sarebbe stato rifiutato.

Abbiamo inoltre il diritto in ogni momento di cambiare il medico di riferimento e di chiedere un secondo parere, cioè un'opinione supplementare, a un altro medico. Questo diritto, infine, indica che abbiamo la possibilità di scegliere: scegliere la struttura dove essere visitati, i medici dai quali essere seguiti, le strutture dove essere ricoverati e infine, appunto, scegliere anche se essere curati o meno.

Consulta i dossier di Diritti in Salute sul medico di base, il pediatra di libera scelta e l’associazionismo medico per approfondire al meglio questi argomenti.

Diritto al rispetto della privacy

Ognuno ha diritto al rispetto della propria privacy. Il personale sanitario, infatti, ha il dovere di mantenere confidenziali tutte le informazioni sul nostro stato di salute e sulle procedure diagnostiche e terapeutiche alle quali siamo stati sottoposti: le informazioni confidenziali possono essere rilevate se il malato dà un consenso esplicito o se la legge lo prevede in modo chiaro.

Il segreto professionale del medico significa che niente di quanto il medico viene a sapere su un paziente durante la propria attività può essere comunicato ad altre persone, familiari, altri medici, datore di lavoro, assicuratori, senza l'autorizzazione scritta del paziente stesso, con l'eccezione di morte o lesioni derivanti da un reato, di dubbi di reato (omicidio, lesioni personali gravi, violenza, violenza su minori, abusi sessuali) e di malattie infettive trasmissibili.

Diritto ad avere cure continue, sicure e di qualità

I pazienti hanno diritto alla continuità delle cure, compresa la collaborazione tra tutti gli operatori sanitari e/o strutture sanitarie che possono essere coinvolte nella loro diagnosi, trattamento e cura.

Ognuno di noi, poi, deve poter accedere alle cure in un tempo adeguato: questo significa che le strutture sanitarie devono stabilire specifici tempi di attesa in relazione al tipo di servizio richiesto e alla sua urgenza.

Il dossier Tempi di attesa spiega tutto ciò che bisogna sapere a riguardo e non solo; vicino a questo argomento vi sono molte altre tematiche che è possibile approfondire, come la Prenotazione di visite ed esami, la Continuità assistenziale e la guardia medica turistica e la Ricetta. Inoltre, ognuno ha diritto a una protezione della salute consentita da appropriate misure per la prevenzione delle malattie e per l’assistenza sanitaria, e all'opportunità di perseguire il suo più alto livello di salute possibile. È quindi nostro diritto accedere a strutture sanitarie di qualità e ricevere cure con soddisfacenti livelli di prestazioni tecniche e di relazioni umane. Questo significa che le strutture mediche devono impegnarsi in attività di accreditamento, ossia cercare sempre di mettere in atto le procedure più innovative, nonché promuovere e sostenere la ricerca in campo biomedico. 

Il ricovero è, se possibile, da considerare come ultima risorsa: abbiamo tutti il diritto di essere curati nella propria casa e mantenere uno stile di vita più normale possibile.

Consulta il dossier Aziende sanitarie territoriali e URP che definisce l’importanza di ricevere le cure prestabilite secondo i criteri di qualità previsti e, in assenza di essi, indica a chi rivolgersi per segnalare i problemi evidenziati.

Diritto alla differenza

In quanto cittadini abbiamo tutti gli stessi diritti, ma è anche giusto vengano riconosciute le nostre caratteristiche specifiche, quali età, sesso, nazionalità, cultura e religione. I servizi sanitari, quindi, dovrebbero essere disponibili e accessibili in modo equo, senza discriminazioni, nel rispetto dei valori di ciascun paziente. Così, ad esempio, se siamo stranieri (anche se non registrati regolarmente) avremo sempre assicurate, nelle strutture sanitarie pubbliche, cure urgenti o essenziali.

Per maggiori approfondimenti, a questi link puoi trovare le informazioni su: