Farmaci: come risparmiare senza correre rischi

C'è differenza tra comprare un medicinale da banco in farmacia, in una parafarmacia o in un ipermercato? Lo abbiamo verificato in 10 città italiane, rilevando i prezzi dei farmaci più utilizzati. Gli ipermercati, pur registrando aumenti del 9%, rimangono l'alternativa più economica.
Quanto spendi ogni anno per i farmaci? Se non hai idea della cifra te la diciamo noi, o meglio l’Osmed, l’Osservatorio sull’impiego dei medicinali dell’Aifa: in media 358 euro (dati 2021). Una parte di questa spesa è a carico del SSN (202 euro), l’altra viene sborsata dal cittadino: si tratta di 156 euro, non una cifra da poco. Come è possibile diminuire questa spesa senza mettere a rischio la nostra salute? Ecco i suggerimenti da tenere a mente.
I consigli evergreen sui farmaci
Il primo consiglio valido per tutti i tipi di farmaci è: “non abusarne”. Prendi solo le medicine che ti servono ed evita prodotti di dubbia efficacia, ricordando che non esistono elisir miracolosi, nemmeno in farmacia. Parla piuttosto con il tuo medico di base e chiedi a lui un parere sull’efficacia di prodotti che non conosci.
Un’altra abitudine da evitare, a beneficio del portafoglio, sono le scorte. L’armadietto dei medicinali non è una dispensa da cui attingere: basta avere 4-5 farmaci da usare nell’emergenza. Il resto si può comprare al bisogno: in Italia ci sono circa 20mila punti vendita, non si corre certo il rischio di restare senza una medicina. In più i farmaci scadono e, se non sono ben conservati, perdono la loro efficacia.
Scegli sempre l'equivalente
Non ci sono dubbi: se vuoi risparmiare, scegli il farmaco generico (come spieghiamo nelle prime due schede a pag. 35). Si tratta di farmaci equivalenti al farmaco di riferimento (farmaco “di marca”): sono venduti direttamente con il nome del principio attivo, seguito dal nome dell’azienda produttrice (per esempio, Paracetamolo Angelini invece di Tachipirina) o con un nome di fantasia. E costano meno. Se il medico ti ha prescritto un farmaco di marca per il quale si deve pagare una differenza, puoi chiedere al farmacista se esiste un farmaco equivalente a minor costo. Ricordati che un farmaco equivalente ha lo stesso principio attivo nello stesso dosaggio e forma farmaceutica: in sostanza hanno la stessa efficacia e sicurezza. Il motivo del minor costo è dovuto al fatto che, quando il farmaco di marca è arrivato alla scadenza del suo brevetto (dopo almeno 20 anni), altre aziende possono commercializzare il principio attivo di questo medicinale, già ampiamente sperimentato, a prezzo più basso, perché alleggerito dalle spese per la ricerca che sono state sostenute dalla casa madre. Il processo di produzione, distribuzione e conservazione del farmaco equivalente è sottoposto agli stessi controlli di quelli del farmaco di marca. Come per tutti i farmaci, i controlli proseguono anche dopo che il farmaco è stato messo in commercio. Le autorità preposte al controllo sono le stesse.
Farmacia? Prova ad andare all'Iper
Un altro modo per risparmiare? Non fermarti alla prima farmacia che trovi dietro a casa, ma prova a girare più negozi. I farmaci senza ricetta e dal prezzo libero possono essere venduti anche nelle parafarmacie, nei corner salute degli ipermercati e anche nelle farmacie online. Le nostre inchieste mostrano che c’è un’ampia variabilità di prezzo. Normalmente gli iper e i siti online sono i canali più convenienti, ma anche in farmacia ci possono essere delle promozioni. Cerca: in giro ci sono di sicuro occasioni di risparmio e offerte di cui approfittare.
Medicinali, scopri il salto di fascia
Per riuscire a risparmiare, bisogna imparare a riconoscere i farmaci per principio attivo: così in farmacia o in parafarmacia si può chiedere il farmaco equivalente anziché quello di marca. Se hai bisogno di una mano puoi consultare la nostra banca dati online sui farmaci (puoi anche confrontare i prezzi). Oltre al principio attivo, dai un’occhiata ai diversi formati dello stesso farmaco.
Il Brufen, 12 compresse da 400mg, per esempio, si compra senza ricetta e si paga: ha un prezzo indicativo 10,30 euro. Il suo gemello il Brufen, 30 compresse da 400mg, è invece un farmaco di fascia A con nota e necessita di ricetta del medico: se nella ricetta è inserita la nota non lo paghi, altrimenti con ricetta bianca lo paghi 4,64 euro. Se il Brufen è un antinfiammatorio che usi - magari insieme ad altri membri della tua famiglia - parla con il tuo medico e chiedigli di prescriverti la ricetta per comprarlo a minor prezzo: la confezione da 30 compresse in fascia A ti costa meno della metà rispetto a quella da 12 compresse senza obbligo di ricetta. Come mai questa differenza di prezzo fra due prodotti uguali? Il Brufen da 12 ha un prezzo indicativo deciso liberamente dalla casa farmaceutica; per il Brufen da 30 compresse invece il prezzo è stato contrattato con l’Aifa. Quello del Brufen è solo un esempio: il salto di fascia ti permette di risparmiare con molti farmaci. Chiedi al tuo medico di base qualche consiglio o usa la nostra banca dati farmaci: l’abbiamo creata per tutelare la tua salute, ma anche il tuo portafoglio.
Evita i farmaci doppioni
Evita inutili doppioni. Che cosa hanno in comune Cibalgina due fast, Buscofen, Moment, Subitene, Nurofen, Algofen, Spididol? Sono tutti farmaci a base di ibuprofene in compresse da 200mg. Inutile avere nell’armadietto dei medicinali cinque farmaci che fanno lo stesso lavoro. Comprereste cinque diversi detersivi per lavare i piatti? No di certo. Cerca di imparare a riconoscere i farmaci per principio attivo: così saprai quando sono la stessa cosa. Spesso i farmaci hanno nomi simili, ma principi attivi differenti. Fateci caso: è l’escamotage del “marchio ombrello” che estende la notorietà di un farmaco ad un’intera linea. A volte, invece, più confezioni hanno lo stesso nome.
È il caso del Moment: la pubblicità li destina a scopi specifici, ma sono tutti a base di ibuprofene e tutti vanno bene per gli stessi dolori. Tutti i Moment curano le stesse cose: sono tutti a base di ibuprofene. Nei foglietti si dice che sono indicati a partire dai 12 anni d’età per il trattamento di dolori di varia natura (mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori muscolo-scheletrici e legati al ciclo...) sintomi di stati febbrili e influenzali. Uno vale l’altro: cambia solo la forma farmaceutica (capsule, compresse molli, bstine…). Che differenza c’è , per esempio, fra Moment e MomentAct? Poca. Entrambi sono indicati dai 12 anni in su, per gli stessi dolori e non serve ricetta. Cambia la grammatura di ibuprofene: il primo è da 200g (ma il foglietto dice di prenderne fino a due); l’altro da 400g. Quale è la dose giusta? 7-10 mg di ibuprofene per Kg di peso sono sicuri ed efficaci (anche per i bambini). Dai 40 Kg di peso va bene anche da 400 mg. Praticamente in un caso se ne prende una bustina, nell’altro due: ma sono per gli stessi dolori.