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Farmaci e rimedi per l’herpes labiale: cosa funziona e cosa no

Quasi tutti, prima o poi, abbiamo avuto quelle fastidiose vescicole sulle labbra che iniziano con un pizzicore e si trasformano in bollicine e piccole ferite: l’herpes labiale. Ma cosa funziona davvero tra creme, cerotti, integratori e rimedi naturali? E vale la pena trattarlo subito? Scopriamolo insieme.

Con il contributo esperto di:
03 aprile 2025
Herpes labiale

L’herpes labiale è fastidioso, ma nella maggior parte dei casi guarisce da solo in pochi giorni. Non esiste una cura definitiva, quindi viene spontaneo chiedersi: vale davvero la pena trattarlo? E cosa è meglio usare?

Esistono creme antivirali che possono ridurre leggermente la durata delle lesioni, ma il loro effetto è minimo. Inoltre, richiedono applicazioni frequenti e comportano un costo. Altri prodotti, come cerotti e stick labbra, offrono benefici quasi irrilevanti.

Per chi è in buona salute, spesso la soluzione più semplice è aspettare: un giorno in più o in meno non fa una grande differenza. Ma se si vuole comunque provare qualcosa, vediamo quali opzioni esistono e quanto possono davvero essere utili.

 
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L’herpes labiale: come riconoscerlo e consigli pratici

Spesso ci si chiede quali siano le cause dell’herpes labiale, noto anche come herpes della bocca, febbre delle labbra o febbre sorda. È provocato da un virus che, dopo la prima infezione, rimane nascosto nel nostro corpo. Può restare inattivo per anni, ma in alcune situazioni si riattiva, causando la comparsa delle fastidiose vescicole. 

Perché viene l’herpes labiale?

L’herpes labiale si manifesta quando si viene infettati dal virus Herpes Simplex 1 (HSV-1), che, moltiplicandosi, distrugge le nostre cellule soprattutto sulle labbra e intorno alla bocca. In alcuni casi, può colpire anche gli occhi e raramente può infettare anche altre parti del corpo, incluso il cervello. 

Dopo la prima infezione, il virus HSV-1 rimane nel nostro corpo per tutta la vita, nascondendosi in alcune cellule del sistema nervoso. Per la maggior parte del tempo rimane inattivo, ma può riattivarsi periodicamente, causando i sintomi. Il risveglio del virus può essere scatenato da diversi fattori, come febbre, stress fisico o emotivo, un indebolimento del sistema immunitario (ad esempio a causa di alcuni farmaci), traumi fisici (come un intervento ai denti), il ciclo mestruale, un’esposizione eccessiva al sole o qualsiasi altra condizione che renda l’organismo più debole.

Come riconoscere l’herpes labiale? 

La prima volta che si viene infettati dal virus HSV-1, spesso nell’infanzia, in genere non compaiono sintomi. Tuttavia l’infezione, in alcuni casi, può essere fastidiosa e causare lesioni dolorose non solo sulle labbra, ma anche sul naso e all'interno della bocca, rendendo difficile mangiare e bere. Può essere accompagnata da febbre, mal di testa e dolori diffusi.

Gli episodi successivi, invece, tendono a essere più lievi e si manifestano con un grappolo di piccole vescicole sul bordo delle labbra. Prima della loro comparsa, molte persone avvertono formicolio, prurito o bruciore nella zona colpita, seguiti da rossore e gonfiore. Entro al massimo 48 ore si formano vescicole piene di liquido, che poi si rompono lasciando piccole ferite. Dopo alcuni giorni, queste si seccano formando croste. 

Di solito, l'herpes labiale è riconoscibile a occhio nudo, ma in caso di dubbio il medico può analizzare il liquido delle vescicole in laboratorio.

Quanto dura l’herpes labiale?

La durata dell’herpes labiale è di circa una decina di giorni. In genere, i primi sintomi (formicolio, prurito o bruciore) durano 1-2 giorni. Successivamente, compaiono le vescicole, che persistono per 2-3 giorni. Nei 5-7 giorni successivi, si formano le croste, che poi scompaiono con la guarigione della pelle. La durata (così come la posizione delle lesioni, la frequenza e la gravità) può però variare da persona a persona.

Come si trasmette e per quanti giorni è contagioso l'herpes labiale?  

L’HSV-1 è un virus molto contagioso che si trasmette principalmente attraverso il contatto diretto con le lesioni, ad esempio baciando una persona con l’herpes attivo. La massima contagiosità si verifica quando le vescicole sono piene di liquido, e ciò accade in genere per un paio di giorni. Tuttavia, il virus può essere trasmesso anche nelle altre fasi dell’herpes labiale sia prima della comparsa delle vescicole che dopo con la formazione delle croste. Inoltre, può diffondersi raramente anche in modo più “silenzioso”: il virus può trovarsi sulla pelle o nelle secrezioni salivari anche in assenza di sintomi visibili, rendendo la trasmissione meno evidente.  

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Farmaci e prodotti per l’herpes labiale

Come curare l’herpes labiale? Non esistono farmaci o rimedi in grado di eliminare definitivamente l’herpes labiale o impedirne la ricomparsa. In genere, il fastidio è limitato e la lesione guarisce spontaneamente in pochi giorni. Per chi ha un sistema immunitario sano, non sarebbe nemmeno necessario acquistare o applicare alcun prodotto. 

Tuttavia, sugli scaffali di farmacie, parafarmacie e negozi online troviamo numerosi prodotti che promettono di far sparire l’herpes rapidamente, alleviare il dolore e ridurre il rischio di contagio. Peccato che, nella maggior parte dei casi, queste promesse non siano supportate da studi scientifici convincenti. L’unica eccezione sono le creme e le compresse a base di antivirali, che possono velocizzare leggermente la guarigione. Tutti gli altri rimedi rischiano solo di alleggerire il nostro portafoglio, lasciandoci comunque a convivere per qualche giorno con l’ospite indesiderato: l’herpes labiale. Vediamo quindi quali trattamenti si possono usare quando il virus si riattiva e quali, tra questi, hanno davvero senso (se proprio vogliamo intervenire).

Aciclovir crema: accelera (di poco) la guarigione se usata presto

Zovirax herpes

Aciclovir e penciclovir sono i principi attivi antivirali presenti in alcune creme per l'herpes labiale. Il primo si trova in prodotti come Zovirax labiale, Aciclin, Acklab, Civral, Dravyr e vari generici, mentre il secondo è contenuto nel Vectavir. Assistono l’organismo nel combattere il virus, impedendone la moltiplicazione. In questo modo aiutano a velocizzare leggermente la guarigione delle vescicole. Le confezioni più piccole (da 2 o 3 grammi) sono acquistabili senza ricetta e sono tra i primi prodotti che ci vengono proposti quando ci chiediamo cosa mettere sull’herpes labiale.

L'aciclovir in crema può ridurre la durata dell’evoluzione dell'herpes di circa 1 o al massimo 2 giorni e sembra essere più efficace se si comincia ad utilizzarlo precocemente vale a dire entro 12 ore dall'inizio dei primi sintomi, come bruciore o pizzicore. Va applicato ogni 4 ore (notte esclusa), preferibilmente prima che compaiano le vescicole vere e proprie e il trattamento dovrebbe durare almeno 4-5 giorni, senza superare i 10. La pomata deve essere utilizzata solo sulle zone esterne della bocca. Tuttavia, questo trattamento non elimina il dolore e non impedisce che l'herpes torni in futuro.     

Lo stesso vale per il penciclovir (Vectavir), che si deve però applicare ogni 2 ore (notte esclusa) per 4 giorni. Anche questo farmaco andrebbe usato il prima possibile anche se alcuni studi suggeriscono che possa essere efficace anche quando applicato più tardi.  

Non ci sono particolari controindicazioni all'uso di queste pomate per l’herpes labiale, ma non devono essere applicate da chi è allergico agli ingredienti. Per le donne in gravidanza o in allattamento, è consigliato consultare il medico prima di utilizzarle. Inoltre, alcune marche (come Zovirax e Aciclin) raccomandano di non usarle sotto i 12 anni: in ogni caso, per i bambini è sempre meglio sentire il pediatra. Gli effetti collaterali più comuni avvengono dove si applica la crema (bruciore, prurito o secchezza della pelle), mentre reazioni allergiche sono più rare.

Questi principi attivi sono presenti anche in formulazioni da assumere con iniezioni (usate in ospedale) o per bocca (come compresse o sciroppi). Di questi parleremo più avanti quando faremo riferimento alle volte in cui è necessario contattare il medico. 

Cerotti per l’herpes labiale: costosi ma con pochi benefici 

Compeed

Sono numerose le marche e i nomi di cerotti per l’herpes labiale come Compeed herpes labiale, Master Aid Herpes Patch, Urgo herpes labiale cerotto liquido, Dermovitamina herpescare. Questi cerotti, da applicarsi sulle vescicole, promettono di contenere l'espansione della lesione, ridurre il fastidio, accelerare la guarigione, prevenire infezioni e nascondere la ferita.

In via teorica i cerotti, coprendo la lesione, potrebbero limitare la diffusione del virus e prevenire il contagio di altre persone o altre parti del corpo. Possono anche ridurre il rischio che la lesione venga contaminata da batteri o altri microrganismi, soprattutto se tocchiamo la zona infetta con le mani sporche. Tuttavia, a meno che non viviamo o lavoriamo in luoghi particolarmente sporchi o polverosi, lo stesso risultato si può ottenere evitando di toccare le lesioni o lavandosi bene le mani prima e dopo.

Un altro vantaggio che viene spesso pubblicizzato è la creazione di un ambiente umido sulla lesione che potrebbe favorirne la guarigione (in particolare con i cerotti idrocolloidali come quelli Compeed o Master Aid). Però, è difficile dire quanto questo effettivamente acceleri il processo di guarigione. Un paio di studi, con la pecca però di essere finanziati dai produttori dei cerotti e non di elevata qualità, hanno ipotizzato che questi prodotti possano essere comparabili alle creme antivirali in termini di tempi di guarigione, con il vantaggio che richiedono meno applicazioni e risultano meno visibili delle creme.    

Per alcune persone, l'uso di questi cerotti può essere utile perché permette di applicarvi sopra il make-up, cosa che non è consigliabile fare su una lesione scoperta. Tuttavia, è importante sapere che i cerotti non possono essere utilizzati contemporaneamente a creme antivirali.

Infine, il costo non è trascurabile: ogni cerotto può arrivare a costare anche 1 euro, rendendo questi trattamenti relativamente costosi.

Stick e creme privi di farmaci: sono solo cosmetici

Herpes defence

Esistono numerosi stick labbra e creme o pomate pubblicizzate come utili per la gestione dell'herpes labiale, come GSE Herpex Defence Stick, GSE Herpex Crema, Herpaso Plus e Dermovitamina Herpescare. Nonostante i nomi suggeriscano un trattamento specifico per l'herpes, si tratta in realtà di burrocacao o creme idratanti ed emollienti. Questi prodotti possono aiutare a mantenere le labbra morbide e idratate grazie alla presenza di ingredienti come olio di jojoba, burro di karitè, calendula, favorendo la guarigione delle lesioni, ma non hanno un effetto antivirale. Alcuni di questi prodotti, come Herpaso Plus, contengono filtri solari, che possono proteggere le labbra e le lesioni dai raggi UV. Altri contengono ingredienti come tea tree oil o estratti di tè verde, che sono spesso pubblicizzati per le loro presunte proprietà antibatteriche, antivirali o antinfiammatorie. Tuttavia, come vedremo dopo, al momento non ci sono prove scientifiche sufficienti per confermare la loro efficacia nel trattamento dell'herpes labiale.   

Alcuni siti web suggeriscono l'applicazione di un gel astringente con cloruro di alluminio, che dovrebbe aiutare ad asciugare le vescicole e ridurre gonfiore e prurito. Anche pomate a base di ossido di zinco sono spesso citate come aiuto per l’herpes labiale. Sebbene questi rimedi possano essere utili per alleviare temporaneamente alcuni sintomi, è importante sapere che non curano l'infezione né accelerano in maniera significativa il processo di guarigione.     

Antidolorifici e anestetici: quando il fastidio è insopportabile

Se il dolore diventa troppo forte, si possono usare antidolorifici in compresse come il paracetamolo o un antiinfiammatorio non steroideo (FANS) come l’ibuprofene, facendo però attenzione a non superare le dosi massime giornaliere consigliate nei foglietti illustrativi.  

Direttamente sulla pelle, invece, possono essere applicate creme anestetiche locali, contenenti lidocaina o benzocaina, per alleviare il prurito e il dolore causati dall'herpes labiale.

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Herpes labiale: dagli integratori ai rimedi fai da te

Poiché non esistono farmaci in grado di curare definitivamente l’herpes labiale, ma solo trattamenti che possono favorirne una guarigione leggermente più rapida e agevolare la cicatrizzazione, molte persone cercano alternative naturali o rimedi della nonna. Tuttavia, le evidenze scientifiche a supporto di questi metodi sono piuttosto limitate. Vediamo qualche esempio.

Integratori alimentari 

Tra gli integratori alimentari usati con l'intento di curare l'herpes labiale ci sono:

  • Integratori con piante come tè verde, estratti di fiori e foglie di verbasco, estratto di foglie di olivo: studi su cellule in laboratorio hanno suggerito che alcune sostanze presenti in queste piante potrebbero bloccare il virus HSV ma non ci sono prove che questo avvenga anche nell’uomo.   
  • Integratori con lisina: la lisina (contenuta ad esempio in Calcio lisin H, GSE Herpex, Lisina Simplex Solgar) potrebbe contribuire a ridurre la frequenza e la severità di herpes labiale, anche se le prove che lo dimostrano, tra l’altro piuttosto datate, non concordano tutte tra loro. Attenzione però che questi prodotti non dovrebbero essere usati da chi ha problemi renali e che la lisina si può ottenere anche semplicemente consumando alcuni cibi (come carne, pesce, uova, fagioli, noci, lenticchie).
  • Integratori con monolaurina: promossi per il "supporto al sistema immunitario" e talvolta consigliati per prevenire infezioni virali, tra cui l’herpes labiale. Tuttavia, al momento, non esistono ricerche che dimostrino l’utilità di questa sostanza nel trattamento o nella prevenzione dell’herpes labiale. 
  • Integratori per le difese immunitarie: alcuni prodotti che promettono di rinforzare le difese immunitarie includono far i loro effetti un’azione preventiva e di riduzione dei sintomi anche nei confronti dell’herpes labiale (come in Defedril gocce o compresse) o lo fanno intendere inserendo la parola “herpes” nel nome del prodotto (come in Herpasovir o Herpasovir kids, Herpestop, Herpexan). Se funzionino davvero per prevenire o curare l’herpes labiale non è provato, ma sappiamo che in genere gli ingredienti contenuti in questi prodotti hanno benefici limitati o nulli nel rafforzare le difese immunitarie.

Trattamenti Fai-da-Te: cosa funziona e cosa no

Ci sono poi i classici "rimedi della nonna" o trattamenti fai-da-te:

  • Cibi privi di arginina: spesso viene consigliato di evitare cibi ricchi di arginina, come cioccolato, arachidi, noci e semi. Infatti alcuni studi di laboratorio hanno suggerito che il virus dell'HSV potrebbe aver bisogno dell'arginina per moltiplicarsi e che in assenza di questo amminoacido si bloccherebbe la replicazione. Da qui nasce l'ipotesi che il consumo di alimenti ricchi di arginina o l'assunzione di integratori con questa sostanza possa favorire la comparsa di sintomi nelle persone infette. Tuttavia, questa teoria non è stata confermata negli esseri umani.
  • Tea tree oil (detto anche olio di melaleuca) è stato tradizionalmente usato per l'herpes labiale (ad esempio nel prodotto Herpes oil) grazie a studi di laboratorio che ne hanno evidenziato un'azione antivirale. Tuttavia, non ci sono prove certe che sia realmente efficace quando usato sulle persone.
  • Applicazione sulle lesioni di alcune parti di pianta o di creme contenenti estratti di piante (come tè verde, foglie di olivo, aloe vera): alcuni risultati iniziali su creme o gel a base di tè verde o foglie di olivo suggeriscono un possibile beneficio, ma mancano prove più solide. Per l’aloe, invece, le uniche evidenze provengono da studi su cellule in laboratorio, senza test sull’uomo.     
  • Ghiaccio: applicare dei cubetti di ghiaccio sulla zona dolorante può alleviare il dolore sul momento, ma non accelera la guarigione e può danneggiare le mucose delle labbra.
  • Alcool e dentifricio: alcuni siti consigliano rimedi casalinghi come l’applicazione di alcol o dentifricio sulla zona dove si manifesta l’herpes labiale ma non danno alcun sollievo. Non solo non sono di provata utilità, ma l'alcol può addirittura rallentare la guarigione delle lesioni.
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Errori comuni nella cura dell'herpes labiale

Nel trattamento dell'herpes labiale, è fondamentale evitare alcuni errori comuni che possono aggravare la condizione o prolungarne la durata. Un errore frequente è schiacciare o perforare le vescicole: ciò può diffondere l'infezione ad altre aree del corpo e causare sovrainfezioni. È altresì sconsigliato applicare senza consulto medico creme a base di cortisone sulle lesioni, poiché potrebbero peggiorare la situazione anziché migliorarla. Un altro comportamento da evitare è toccare le lesioni e poi portare le mani agli occhi, rischio che potrebbe portare a complicanze oculari gravi. Inoltre, è importante non condividere oggetti personali come asciugamani, posate o cosmetici durante un episodio di herpes labiale, per prevenire la trasmissione del virus ad altri. 

Come prevenire l'herpes labiale: consigli utili

Chi sa di essere portatore del virus HSV (perché ha già avuto degli episodi di herpes labiale in passato) dovrebbe evitare attività o fattori che potrebbero scatenare una riattivazione del virus. Ad esempio, se l'esposizione al sole è una causa comune di herpes labiale, è consigliabile limitare il tempo trascorso all'aperto o proteggere le labbra con un filtro solare quando l'esposizione è inevitabile.  

Poiché l'HSV è altamente contagioso, è fondamentale evitare di baciarsi non appena si avvertono i primi segnali, come formicolio, o quando le lesioni sono già visibili. Inoltre, è importante non condividere bicchieri, asciugamani o altri oggetti personali, evitare di toccarsi le labbra e lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone o con detergenti disinfettanti. Anche i rapporti sessuali orali dovrebbero essere evitati fino alla completa guarigione delle ulcere, così come gli sport di contatto fisico (come la lotta o il rugby).  Inoltre, è fondamentale fare attenzione quando si è a contatto con bambini molto piccoli che potrebbero non aver ancora contratto il virus e quindi non avere difese immunitarie adeguate.

Infine, bisogna fare attenzione a non trasferire il virus dalle labbra ad altre parti del corpo, come gli occhi, dove potrebbe causare problemi più gravi. È assolutamente importante evitare di grattarsi, bucare o manipolare le vesciche, poiché ciò non solo permette al virus di diffondersi, ma aumenta anche il rischio di infettare le ferite se penetrano dei batteri. 

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Herpes labiale: quando preoccuparsi e contattare il medico

Nella maggior parte dei casi, quando l'herpes labiale si riattiva con sintomi lievi o moderati, non è necessario rivolgersi al medico. Tuttavia, ci sono alcune situazioni in cui è meglio chiedere un parere medico:  

  • se compaiono febbre o malessere insieme all'herpes labiale;
  • se l'area colpita appare particolarmente gonfia, calda, arrossata o produce secrezioni;
  • se l'herpes rende difficile parlare, mangiare o deglutire;
  • se dopo 10 giorni non si notano miglioramenti;
  • se l'herpes labiale si ripresenta molto spesso;
  • se si ha un sistema immunitario indebolito a causa, ad esempio, di alcuni farmaci o patologie.

In questi casi, il medico potrà valutare la situazione e optare per farmaci antivirali da prescrizione (come compresse o sciroppi a base di aciclovir o valaciclovir) quando sono davvero necessari:

  • trattamento per lesioni gravi: nei casi in cui le lesioni da herpes labiale sono particolarmente gravi e sono preannunciate da sintomi ben riconoscibili (come pizzicore e bruciore). I farmaci antivirali, se assunti tempestivamente, possono accelerare la guarigione delle lesioni di circa 1-2 giorni.  
  • terapia soppressiva: trattamento preventivo da prendere tutti i giorni per chi soffre frequentemente di herpes labiale doloroso (ad esempio più di 6 volte l'anno). Una revisione di più studi ci dice che questo approccio è moderatamente efficace nel prevenire l’insorgenza di herpes labiale anche se quanto ciò poi incida sulla salute concreta della persona e sulla sua qualità di vita è difficile da misurarsi. Inoltre bisogna sottolineare che questi farmaci riducono sì la frequenza degli episodi di herpes, ma non eliminano il virus né prevengono la trasmissione ad altre persone. L’uso continuativo deve essere valutato attentamente nelle persone con insufficienza renale ed espone maggiormente agli effetti collaterali (tra cui cefalea, vertigini, nausea, stanchezza) e a interazioni con altri farmaci. 
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