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Conti correnti per minorenni: come funzionano, chi può aprirli, vantaggi e limiti

Vuoi aprire un conto corrente per tuo figlio o tua figlia minorenne? Scopri quali sono le opzioni disponibili, le condizioni da conoscere, i costi da valutare e le alternative più adatte, come libretti di risparmio o carte prepagate. Tutto quello che devi sapere per scegliere il miglior conto per minorenni in modo consapevole e sicuro. 

Con il contributo esperto di:
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23 giugno 2025
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Aprire un conto corrente per un figlio o un giovane familiare non è solo una questione pratica, ma anche un modo per educarlo a gestire il denaro in modo responsabile. I conti per minorenni, però, hanno regole specifiche, limiti operativi e tutele pensate per proteggere sia il giovane intestatario sia i genitori. Ecco come funzionano, chi può aprirli, quali vantaggi offrono e quali aspetti è importante valutare prima di scegliere.

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È possibile aprire un conto corrente da minorenne?

Sì, un minorenne può avere un conto corrente, ma non può aprirlo da solo. In Italia, i ragazzi sotto i 18 anni non possono firmare da soli un contratto con la banca. Serve sempre la presenza e la firma di un genitore oppure di un tutore legale. In alcuni casi particolari, come quando il minorenne riceve un’eredità o una grossa somma in regalo, la banca può chiedere anche l’autorizzazione di un giudice per essere sicura che i soldi siano usati solo nell’interesse del ragazzo.

I conti correnti per minorenni sono diversi da quelli per adulti: hanno regole e limiti precisi. Per esempio:

  • Non permettono di andare in rosso (cioè non si possono spendere più soldi di quelli presenti sul conto).
  • Non è possibile avere un libretto degli assegni o una carta di credito.
  • Spesso non si possono attivare pagamenti automatici come le bollette.
  • Di solito c’è un limite massimo ai soldi che si possono tenere sul conto.

Al minorenne viene spesso data una carta di debito o una carta prepagata per poter fare acquisti nei negozi o prelevare contanti al bancomat. In ogni caso, i genitori possono sempre controllare quanto spende grazie a sistemi di controllo appositi (parental control).

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Tipologie di conti per minorenni

I conti correnti per minorenni possono funzionare in modi diversi:

  • Alcuni si aprono e si gestiscono completamente online, senza andare in banca.
  • Altri si aprono in filiale, ma poi si possono gestire sia in banca che da casa tramite app o computer.
  • Altri ancora si aprono e si gestiscono solo in filiale.

Questi conti hanno un IBAN, quindi possono ricevere bonifici, pagamenti e anche, in certi casi, lo stipendio. Però i genitori continuano ad avere il controllo del conto. Attenzione a non confondere i conti correnti con i libretti postali. Poste Italiane, ad esempio, per i minorenni offre solo libretti di risparmio, non veri conti correnti. La differenza è semplice:

  • Il conto corrente serve per gestire i soldi ogni giorno, fare acquisti e ricevere pagamenti.
  • Il libretto di risparmio serve soprattutto per mettere da parte i soldi senza spenderli spesso.

Quando si sceglie un conto per minorenni è importante controllare bene che sia davvero adatto a chi ha meno di 18 anni. Molte banche parlano di conti “per giovani” o “per studenti”, ma spesso questi sono pensati per chi ha già compiuto 18 anni. Bisogna quindi leggere con attenzione le informazioni sul sito della banca per essere sicuri di scegliere il prodotto giusto.

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Quanto costa un conto corrente per giovani?

Per legge, le banche devono sempre spiegare in modo chiaro quanto costa ogni loro prodotto, compresi i conti correnti per minorenni. Devono fornire dei documenti con tutte le informazioni sui costi, in modo che sia facile capire cosa si sta pagando. Per i conti dei minorenni, però, non esiste un prezzo "tipo" stabilito dalla Banca d’Italia, quindi ogni banca può proporre costi diversi. Le spese principali da controllare sono:

  • L’imposta di bollo, da pagare solo se sul conto ci sono più di 5.000 euro.
  • Il canone mensile del conto, cioè una spesa fissa che alcune banche richiedono ogni mese.
  • Il costo annuale della carta di debito collegata al conto.
  • Le spese per prelevare contanti da sportelli automatici (bancomat) di altre banche.

Comunque, nella maggior parte dei casi questi conti per minorenni sono semplici, pensati proprio per i ragazzi, e spesso le banche li offrono senza costi di gestione. Alcune banche propongono anche vantaggi aggiuntivi, come non pagare l’imposta di bollo o ricevere piccoli interessi sui soldi depositati.

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Come scegliere il conto giusto: guida pratica

Per scegliere il conto corrente giusto per un minorenne è importante controllare alcune cose:

Cosa controllare Cosa significa Perché è importante
Costi Controlla se ci sono spese fisse mensili o costi per fare operazioni (prelievi, bonifici, ecc.). Per evitare conti con costi nascosti o spese troppo alte.
Limiti Controlla quanto si può spendere o prelevare al giorno e se ci sono limiti sulla somma depositata. Per sapere se il conto è adatto alle esigenze del minorenne.
Addebiti e pagamenti Alcuni conti non permettono di pagare bollette o abbonamenti con addebito diretto. Può essere un limite se servono pagamenti regolari (come palestra, abbonamenti, ecc.).
Facilità d’uso (App e Internet) Verifica se il conto si può gestire da casa con il computer o con lo smartphone. Per gestire il conto in modo semplice e veloce, senza andare sempre in filiale.
Carte disponibili Molti conti offrono una carta di debito o una carta prepagata per pagare nei negozi o online. La carta permette al ragazzo di imparare a gestire i suoi piccoli acquisti.

In alternativa, se non serve proprio un conto corrente, si può anche scegliere una carta prepagata per minorenni, che funziona come una carta di debito, ma è ancora più semplice da gestire. Quando il ragazzo compie 18 anni, il conto per minorenni non può più essere usato. Di solito la banca propone di passare a un altro conto “per adulti”. In questo caso bisogna controllare bene le nuove condizioni, perché spesso i conti per maggiorenni prevedono costi mensili o spese più alte.

Attenzione: molti conti “per giovani” o “per studenti” sono pensati solo per chi ha già compiuto 18 anni, quindi non sono adatti ai minorenni. Per questo è importante leggere bene le informazioni e confrontare diverse offerte prima di scegliere.

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Domande frequenti

Rispondiamo alle domande più frequenti sui conti correnti per minorenni.

A che età un minorenne può aprire un conto corrente?

Le banche spesso offrono conti correnti dedicati ai minori dai 12 anni in su, in pochi casi l’offerta parte dagli 8 anni. Ad ogni modo, risulta sempre necessaria l’autorizzazione e la firma di un genitore o tutore.

Esistono conti correnti per minorenni a zero spese?

Sì, molti conti per minorenni non prevedono costi di gestione o applicano canoni molto contenuti, soprattutto se la gestione avviene online.

Un minorenne può avere un conto dove ricevere lo stipendio?

Sì, è possibile ricevere pagamenti come stipendi o pagamenti occasionali su un conto per minorenni.

I genitori possono controllare le spese del conto corrente del minorenne?

Sì, i genitori o il tutore hanno la possibilità di controllare e gestire le spese, grazie alle funzioni di parental control e alla loro responsabilità legale fino al compimento della maggiore età.

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