Quale conto corrente scegliere per i minorenni?
Non esiste la possibilità per un minorenne di aprire da solo un conto corrente, un prodotto assolutamente complicato nella gestione e nei rapporti e che quindi può essere aperto unicamente da un maggiorenne. Dunque, come è possibile aprire un conto ad un minorenne? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Per aprire un conto ad un minorenne, ci sono varie possibilità, anche se si tratta sempre di prodotti particolari che non permettono tutte le operazioni tipiche di un conto corrente. Vediamole insieme.
Tipi di conti correnti e condizioni
Si tratta di un particolare prodotto che deve essere aperto dai genitori (firmando il contratto con la banca) e che può essere intestato ad un minore. Sarà la banca a decidere quale età deve avere il minore: si può partire dagli otto anni così come dai 10 anni o dai 12 anni.
Si tratta di un prodotto limitato nelle operazioni visto che non prevede libretto degli assegni, carte di credito, scoperti, deposito titoli. In genere è rilasciata al minore una carta di debito che gli consente di fare acquisti in negozio fisico o online e di prelevare contanti dagli sportelli automatici. Ma ci sono dei limiti di spesa e di prelievo molto bassi e comunque controllabili a distanza dai genitori che possono usare le funzioni di parental control per limitare ad esempio l’uso della carta per pagare determinati prodotti o oltre un certo ammontare al mese.
Attenzione, perché una volta raggiunta la maggiore età, il prodotto ovviamente non è più utilizzabile; o lo si chiude cercando alternative oppure si può accettare la proposta della banca per un conto corrente. E attenzione anche al fatto che, mentre i conti per minorenni sono spesso a costo zero o contenuti, i prodotti per i maggiorenni potrebbero non essere così allettanti.
I costi
Come tutti i prodotti bancari anche un conto per minori segue le norme di trasparenza e quindi le regole sull’informativa precontrattuale. Ci sono foglietti informativi che permettono di verificare quanto costa il prodotto. Non c’è però un profilo tipo di Banca d’Italia e quindi un ICC di riferimento. Questo perché si tratta di prodotti molto semplici e con operatività limitata. I costi saranno dunque:
- L’imposta di bollo se la giacenza supera i 5000 euro annui.
- Il canone mensile per la gestione del conto.
- Il canone annuo della carta di debito.
- Il costo del prelievo di contante dagli sportelli automatici.
Alcuni dei prodotti per minori hanno anche dei tassi di interesse sulle giacenze, ma dobbiamo ricordare che sono interessi lordi colpiti da una ritenuta fiscale del 26%. Insomma, i costi spesso annullano gli interessi sulle giacenze. Dal punto di vista economico una buona soluzione è una carta prepagata per minori.
Libretto di risparmio
Un prodotto tipico per i minorenni è il libretto di risparmio, che può essere intestato anche ad un minore di età. Dal 4 luglio 2017 i libretti non possono essere al portatore, ma devono essere intestati ad una o più persone e quindi essere nominativi. Il libretto di risparmio però, più che uno strumento di gestione della liquidità come il conto corrente, è un prodotto di investimento, di gestione del risparmio. Attenzione però perché i tassi di interesse sono bassi, sono colpiti dalla ritenuta fiscale e dal bollo ogni anno, nel caso in cui la giacenza media annua fosse superiore ai 5000 euro.
Carta di credito senza conto corrente
Per offrire ad un minore uno strumento di pagamento che lo aiuti a gestire i suoi pagamenti in maniera digitale, una valida soluzione può essere quella di chiedere per lui, intestandogliela direttamente, una carta prepagata per minori. Ne abbiamo parlato qui.
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