Speciali

Euro digitale: da novembre parte l'iter. Cos'è, come funziona e quando arriverà

Dopo una fase di valutazione iniziata nel 2021, la Banca Centrale Europea ha ora deciso di passare ai fatti: dal 1 novembre partirà la fase operativa per delineare meglio il funzionamento della sua nuova valuta digitale (emessa proprio dalla BCE e che dovrebbe vedere la luce nel 2026) nata in risposta all'arrivo di alcune criptovalute come Diem di Facebook. Ecco come dovrebbe funzionare l'euro digitale.

19 ottobre 2023
Euro digitale, come funziona e quando arriverà anche in Italia

Si parla sempre di più dell'arrivo dell'euro digitale. La valuta digitale, pensata sulla scia delle criptovalute che si sono moltiplicate negli ultimi anni, potrebbe vedere la luce nel 2026. Il debutto dell'euro digitale prevede però prima una fase di sperimentazione che è iniziata nel corso del 2021. E dal 1 novembre 2023 si avvierà la fase operativa che vuol dire che sarà delineata bene la struttura che servirà per l’emissione e la gestione dell’euro digitale una fase molto importante perché si definirà bene il modo in cui l’euro digitale sarà disponibile e potrà essere usato da famiglie e imprese.

Che cos'è l'euro digitale

Ma cos'è l'euro digitale? Si tratta di un progetto su cui si sta già lavorando e che dovrebbe vedere la luce in massimo 4 anni (entro il 2026). Possiamo definire l'euro digitale una CBDC cioè una central bank digital currency, una valuta digitale emessa dalla Bce, la Banca centrale europea, accessibile a tutti i cittadini e alle imprese come le banconote, ma in forma digitale. L'euro digitale non sarà una criptovaluta: i prezzi delle criptovalute sono volatili perché mancano di valore intrinseco e non esiste un'istituzione affidabile che le supporti. In questo caso invece l’euro digitale è una valuta come l’euro fisico e il suo valore è alla pari con il contante (1 euro è tale sia digitale che fisico). Inoltre è emesso dalla Bce e questo gli dà un'enorme stabilità rispetto ai contraccolpi di mercato.

Ma cosa cambierà per i cittadini con l’arrivo dell’euro digitale? In pratica con l’euro digitale sarà possibile fare pagamenti online o digitali con altri soggetti come se fossero dei pagamenti fisici fatti col contante. E’ come quando andiamo alla cassa in un negozio apriamo il portafogli e paghiamo in contanti. Con l’euro digitale apriremo il nostro portafoglio digitale e potremo fare direttamente pagamenti con la controparte peer to peer, senza dover usare un borsellino elettronico di uno specifico operatore o una carta di un determinato circuito di pagamento. Tutti i negozi accetteranno pagamenti con euro digitale e tutti i cittadini lo potranno utilizzare anche quelli che non hanno alcun conto corrente. Trattandosi inoltre di valuta emessa da BCE avrà livelli di sicurezza molto alti. 

Una risposta allo sviluppo delle criptovalute

Tra le ragioni che hanno portato la Bce a ragionare su un euro digitale c'è stato l’annunciato arrivo di Libra e quindi di Diem, la criptovaluta lanciata da Facebook ora Metaper fare concorrenza a Bitcoin. Il progetto di Meta alla fine è stato ridimensionato, ma l’arrivo di una criptovaluta legata al dollaro e molto diffusa tra il pubblico potrebbe portare a un enorme sviluppo delle transazioni in dollari nel mondo con una possibile perdita di posizione dell'euro. Inoltre già nel 2022 la banca centrale cinese ha lanciato lo Yuan digitale. 

Euro digitale: le nostre richieste alla Bce

Nel corso del 2022 la Banca centrale europea ha avviato una consultazione per definire le possibili caratteristiche dell'euro digitale. Anche noi di Altroconsumo abbiamo partecipato insieme al Beuc, l’organizzazione che raggruppa le principali associazioni di consumatori europee. In quella occasione abbiamo dato alcuni spunti e fatto alcune richieste per far sì che l'euro digitale sia uno strumento efficace per i consumatori:

  • vogliamo che l’euro digitale conviva insieme all'euro fisico e che sia uno strumento utilizzabile sempre, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, anche in assenza di connessione internet (quindi che sia uno strumento al portatore utilizzabile non solo online ma anche sui pos fisici);
  • dovrà poter essere scambiato alla pari con l’euro fisico (1 euro sarà tale anche se digitale);
  • non dovrà avere costi e dovrà garantire un alto livello di privacy per gli utenti;
  • chiediamo inoltre che in ogni momento deve essere possibile la sua conversione in euro “fisici”;
  • dovrà essere disponibile per tutti anche per chi non è incluso finanziariamente;
  • un'ultima richiesta riguarda la sua gestione: ovviamente sarà emesso direttamente dalla Bce e assai probabilmente ci saranno dei conti di pagamento in euro digitale aperti dai consumatori presso la Bce.

Gli operatori del mercato in aiuto della Bce?

La Bce potrebbe farsi aiutare nella gestione di questi conti da operatori di mercato autorizzati e specializzati solo in questa attività e dovrebbe essere garantito l’accesso a questi conti a tutti, anche a chi non è incluso finanziariamente e non ha un conto corrente. Sono tante le richieste, il progetto è alle prime battute e noi lo seguiremo per far in modo che l’euro digitale possa essere un vero strumento a vantaggio del consumatore. La nostra azione sarà molto più incisiva nella fase operativa che inizierà il 1 novembre e che sarà fondamentale per avere un euro digitale inclusivo, facile da usare, senza costi aggiuntivi.

Vieni a trovarci al Salone dei pagamenti

Altroconsumo si occupa da sempre di pagamenti digitali, sempre dalla parte del consumatore.

Quest’anno partecipiamo al Salone dei Pagamenti il 22-23-24 novembre (Allianz Mico di Milano) allo stand n. 22 (primo piano). Vieni a trovarci! I nostri esperti ti aspettano.

Saremo presenti anche in due workshop, in cui interverrà la nostra esperta di banche e credito Anna Vizzari:

  • Giovedì 23 novembre – dalle 14 alle 15.30: “La sfida dell’eurodigitale per cittadini e imprese”
  • Venerdì 24 novembre – dalle 9.30 alle 11: “Quando il pagamento in negozio diventa strumento di ingaggio”.