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Bonus elettrodomestici 2025: slitta la partenza

Da settembre doveva partire il bonus elettrodomestici 2025, uno sconto fino a 200 euro per chi sostituisce un vecchio apparecchio con uno più efficiente. Tuttavia, i decreti che rendono operativo questo bonus non sono ancora stati approvati. Occorre anche che la piattaforma Pago PA venga predisposta per le richieste del voucher e contenga l'elenco dei prodotti agevolabili e dei negozi che applicheranno lo sconto. Altroconsumo era intervenuto presso le istituzioni per chiedere più chiarezza per i consumatori.

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05 settembre 2025
Coppia in un negozio di elettrodomestici

Con nove mesi di ritardo sembrava in dirittura d’arrivo il decreto interministeriale che deve far partire il bonus elettrodomestici. Tuttavia, la bozza di decreto attuativo attualmente disponibile non fa sperare in un’attuazione a breve, infatti oltre a non esser ancora operativo, delinea la necessità di predisporre una piattaforma online dedicata per gestire il bonus elettrodomestici tra consumatori, produttori e venditori. Il voucher, da richiedere tramite la piattaforma PagoPA andrà consegnato al venditore che applicherà lo sconto sull’acquisto, ma questi si dovrà prima accreditare come negozio che applica lo sconto in fattura e solo sui prodotti che rientreranno in una lista predisposta dalle aziende produttrici che certificano la classe energetica e la produzione in uno stabilimento situato nel territorio dell’Unione Europea.

Tuttavia, il fondo destinato a questa misura ammonta a 50 milioni di euro ma è fino ad esaurimento, perciò, appena sarà operativo il bonus, è bene richiedere il voucher così da non perderlo prima che si esauriscano i fondi.  

Il bonus elettrodomestici, valido solo per il 2025, era stato introdotto con la manovra di bilancio dello scorso gennaio con lo scopo di incentivare l’acquisto di prodotti ad alta efficienza energetica. Il bonus si affianca al bonus mobili ed elettrodomestici che salvo proroghe scadrà a dicembre 2025 .

Altroconsumo è intervenuto presso le istituzioni per introdurre delle modifiche in fase di stesura della misura perché presentava non poche criticità e, in parte siamo stati ascoltati, infatti è stato stilato un elenco preciso degli elettrodomestici agevolabili e della classe energetica minima che devono possedere per ottenere il bonus, tuttavia alcune perplessità permangono.

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A quanto ammonta il bonus

Il contributo ammonta al 30% della spesa fino a 100 euro che diventano 200 euro se l’Isee è inferiore a 25 mila euro. Per ottenere il contributo, è necessario che:

  • l’elettrodomestico sia di classe superiore a quello rottamato;
  • venga smaltito un altro elettrodomestico.

Il bonus elettrodomestici è riconosciuto per l’acquisto di un solo elettrodomestico a nucleo familiare.

Il bonus, emesso sottoforma di voucher, è del valore massimo utilizzabile, pertanto, sarà di 100 euro o di 200 euro a seconda della situazione reddituale del nucleo del richiedente. Tuttavia, quando il voucher viene consegnato al venditore, questi riconosce lo sconto del 30% del prezzo d’acquisto dell’elettrodomestico, che quindi potrebbe esser inferiore al valore di emissione del voucher.

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Come ottenere il bonus e per quali elettrodomestici si può spendere

Per ottener il bonus bisogna farne richiesta tramite una piattaforma informatica predisposta da PagoPA che attualmente non è ancora operativa.

Quando il decreto attuativo che al momento è solo in bozza verrà pubblicato, occorrerà il tempo tecnico per realizzare la piattaforma e per far registrare i prodotti che possono usufruire del bonus elettrodomestici dai produttori degli stessi.

Al termine di questo iter il contribuente deve chiedere l’erogazione del voucher che presenterà al venditore per ottenere lo sconto sul prezzo d’acquisto. In fase di registrazione la piattaforma controlla il rispetto di tutti i requisiti necessari interrogando:

  • le banche dati Inps per verificare l’eventuale reddito Isee del richiedente
  • l’anagrafe nazionale per confermare la composizione del nucleo familiare.

Al termine delle verifiche viene erogato il voucher legato al codice fiscale del richiedente che avrà una durata limitata, allo scadere della quale decade e l’importo “bloccato” e destinato a quel nucleo familiare torna nella disponibilità del fondo, ma questo non implica che lo stesso nucleo possa nuovamente farne richiesta.

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Dove si può spendere il voucher

La piattaforma informatica su cui è possibile fare richiesta del bonus elettrodomestici deve esser utilizzata anche dai venditori che devono registrarsi per poter accettare il voucher. I venditori, che riceveranno l’elettrodomestico da rottamare, saranno responsabili del rispetto della normativa RAEE.

Non è possibile andare in un qualsiasi negozio, compresi quelli online per spendere il bonus, bisogna controllare sulla piattaforma se il venditore si sia regolarmente accreditato e, allo stesso tempo sarà possibile verificare se il prodotto che abbiamo intenzione di acquistare sia stato inserito dal produttore tra quelli che possono esser oggetto di agevolazione.

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Per quali elettrodomestici si può spendere

La bozza di decreto interministeriale ha stabilito che i produttori di elettrodomestici agevolabili, devono registrare presso la piattaforma informatica i prodotti che possono essere oggetto di sconto perché possiedono entrambe queste caratteristiche:

  • efficienza energetica differenziata in base alla tipologia di prodotto;
  • produzione in uno stabilimento collocato nei territori dell’Unione Europea.

L’efficienza energetica necessaria per ottenere il bonus è pari ad almeno:

  • la classe A per lavatrici, lavasciuga e forni;
  • la classe B per le cappe da cucina;
  • classe C per lavastoviglie e asciugatrici;
  • classe D per frigoriferi e congelatori

I piani cottura devono esser conformi ai limiti di prestazione di efficienza energetica del regolamento UE specifico per questi prodotti.

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Domande frequenti

Chi ha già fatto l’acquisto perde il bonus?

. Infatti, con lo sconto in fattura il bonus può esser riconosciuto solo contestualmente all’acquisto, se:

  • si è in possesso di regolare voucher;
  • il prodotto è inserito in piattaforma tra quelli agevolabili;
  • il negozio si è accreditato per erogare lo sconto in fattura.

Come sarà possibile dimostrare che il bonus è stato richiesto una volta sola?

Al momento dell’erogazione del voucher tramite la piattaforma informatica, viene controllato non solo il possesso del requisito Isee ma viene segnalata la composizione del nucleo familiare registrato presso l’Anagrafe, così da escludere la possibilità che altri componenti del nucleo possano far richiesta per ottenere un altro bonus elettrodomestici.

Chi ha diritto al bonus elettrodomestici può chiedere anche il bonus mobili?

richiedere la detrazione della spesa al 50% nella dichiarazione dei redditi, che rimane in vigore fino a dicembre 2025. Quando il bonus sarà operativo non sarà possibile utilizzarlo per l’acquisto di un elettrodomestico per il quale si voglia poi richiedere la detrazione.

 

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Decreto attuativo: le proposte di Altroconsumo

Altroconsumo ha veicolato ai parlamentari che stanno rifinendo il decreto attuativo alcune proposte per rendere la misura più sostenibile e più chiara per i consumatori.

Un bonus con molti punti da chiarire

Per quanto questo bonus possa essere un valido supporto all’acquisto dei grandi elettrodomestici, è importante che non si trasformi in una misura con impatti ambientali negativi.

Nella norma, si dice che si potrà ottenere il bonus solo rottamando un vecchio elettrodomestico di classe energetica inferiore al nuovo, mentre a nostro parere bisognerebbe andare oltre e riferirsi alla sua efficienza energetica, inoltre, pochi anni fa è stata introdotta una nuova classificazione degli elettrodomestici, pertanto, non è sempre possibile fare una conversione tra vecchia e nuova classe energetica. La nostra proposta è che nel decreto attuativo per ogni categoria di elettrodomestico da sostituire siano indicati parametri diversi che tengano conto della tipologia di elettrodomestico e dei modelli effettivamente disponibili sul mercato oltre che di un’età minima di sostituzione del vecchio prodotto. Questo per evitare che vengano sostituiti prodotti in realtà ancora funzionanti e con una lunga prospettiva di vita. In pratica, c'è il rischio di portare a rottamare prodotti vecchi ma ancora funzionanti e che potrebbero avere una durata interessante e un valore anche come prodotto di seconda mano. 

Inoltre, in alcuni casi il prezzo superiore non si ripaga con il risparmio elettrico nella vita utile dell'elettrodomestico oppure la disponibilità dei prodotti di alta efficienza è limitata come nel caso dei frigoriferi.

Non solo rottamazione

Prevedere la rottamazione come condizione per accedere al bonus potrebbe avere un grande e negativo impatto ambientale perché l’elettrodomestico sostituito potrebbe avere invece uno sbocco anche sul mercato del second hand e del rigenerato. Il concetto di smaltimento potrebbe essere cambiato con quello di “sostituzione”, dando quindi la possibilità anche di conferimento del vecchio elettrodomestico al negoziante o agli operatori autorizzati nella gestione di prodotti usati e ricondizionati.

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