Come scegliere la scuola giusta
A quale scuola posso mandare mio figlio? Quante domande di iscrizione posso inviare? Quali alternative ci sono alla scuola pubblica? Che cos'è l'homeschooling? E come si fa a chiedere il trasferimento in un altro istituto? Ecco tutte le informazioni bisogna conoscere per scegliere bene la scuola quando arriva il momento di procedere all'iscrizione dei propri figli.

Tempo di iscrizioni scolastiche? In questo articolo ti spieghiamo come ed entro quando ci si può iscrivere a scuola, ma prima di pensare all'iscrizione bisogna sapere quale scuola si vuole frequentare.
Per una scelta consapevole in mezzo a tanta offerta formativa, il Ministero dell’Istruzione fornisce un’utile guida sulla piattaforma Unica: lì si trovano tutte le informazioni su ogni istituto, dall’offerta formativa alle infrastrutture e attrezzature a disposizione.
Il consiglio è di selezionare una manciata di scuole papabili sul portale e di lasciare la scelta ultima a una visita in presenza: gli istituti organizzano appositi open day (giornate aperte) così che genitori e studenti possano vedere l’ambiente con i propri occhi e dialogare in prima persona con il personale scolastico.
Torna all'inizioQuante preferenze si possono mettere?
Dopo aver scandagliato l’elenco degli istituti sulla piattaforma Unica, fatto visita a quelli più interessanti per le esigenze dell’alunno e deciso quale tra questi è il più adatto, è il momento di compilare la richiesta di iscrizione.
Le domande si possono presentare a una sola scuola: dunque sul modulo bisogna indicare la propria prima scelta.
C’è però spazio per scrivere il nome di al massimo due scuole in subordine, ovvero una seconda e una terza scelta: se la scuola indicata come prima scelta non potrà accogliere l’alunno perché non ha disponibilità di posti, si passerà alle scuole indicate come seconda e terza scelta.
Cosa fare se la domanda di iscrizione alla scuola preferita viene rifiutata? Sarà lo stesso sistema di iscrizioni online a girare la domanda all’istituto in subordine e a comunicarlo alla famiglia, attraverso una mail.
Quando una scuola accetta la domanda di iscrizione, fa decadere l’opzione sulle altre scuole. Se nessuno dei tre istituti indicati nella domanda – la prima scelta e le due scuole in subordine – accoglie la domanda di iscrizione, l’ultima scuola a cui è stata girata è tenuta ad aiutare i genitori a individuare un altro istituto.
Torna all'inizioIn quali casi la scuola rifiuta la domanda
Le richieste di iscrizione vengono accettate entro il limite massimo di posti disponibili. Per questa ragione ogni istituto determina i propri criteri di scrematura nell’acquisizione delle domande: fattori che definiscono l’ordine di precedenza e che devono essere resi pubblici sul sito della scuola e nel modulo di iscrizione online personalizzato della scuola.
Questi criteri devono rispondere a principi di ragionevolezza e comprendono ad esempio la vicinanza dell’abitazione di residenza dell’alunno all’istituto e particolari esigenze lavorative dei genitori.
E il test di ammissione? Il Ministero dell’Istruzione ha specificato che è consigliabile evitare l’esito di una prova di valutazione come criterio di precedenza. Nonostante questa indicazione del Miur, ci sono casi in cui l’accettazione della domanda di iscrizione dipende dal test di ammissione, come ad esempio succede in alcune scuole superiori milanesi.
Nella stessa nota, il Ministero dell’Istruzione ha dichiarato che gli alunni provenienti dalla scuola primaria dello stesso istituto comprensivo hanno precedenza nell'iscrizione alla scuola secondaria rispetto a quelli provenienti da altri istituti.
Torna all'inizioScuole paritarie o non paritarie: significato
Finora abbiamo fatto riferimento alla scuola pubblica, ma esistono anche le alternative fornite dalle scuole paritarie o non paritarie.
- Le scuole paritarie fanno parte del sistema nazionale di istruzione e svolgono un servizio pubblico. Paritarie significa che i diritti e doveri degli studenti sono uguali a quelli delle scuole statali (dunque frequentandole si assolve all’obbligo di istruzione), che l’esame di Stato si svolge nella stessa modalità e che i titoli di studio rilasciati hanno lo stesso valore legale di quelli conseguiti nella scuola pubblica;
- Le scuole non paritarie sono iscritte in elenchi regionali che vengono aggiornati ogni anno e sono sempre di natura privata. Frequentandolo si assolve all’obbligo scolastico, ma non possono rilasciare titoli di studio o attestati con valore legale. Chi studia in una scuola non paritaria, alla fine di ogni percorso scolastico o se volesse cambiare istituto con uno statale o paritario, deve sostenere un esame di idoneità.
Studiare a casa: istruzione parentale
Probabilmente hai sentito parlare di persone che hanno studiato “da privatisti”, o in homeschooling o, in gergo tecnico, di istruzione parentale. Capita spesso con gli artisti che hanno iniziato molto presto, come gli attori bambini, o con gli sportivi in età di obbligo scolastico, che non possono seguire le lezioni negli istituti a causa di questi impegni.
Si tratta di un’alternativa alla frequenza scolastica e significa che le famiglie si fanno carico di provvedere all’istruzione dei figli.
Ma come si fa a studiare a casa? Ecco il procedimento per chiedere l’istruzione parentale:
- i genitori devono comunicare la scelta dell’istruzione parentale attraverso un’apposita dichiarazione da consegnare al dirigente della scuola più vicina, entro i termini di scadenza dell’invio della domanda d’iscrizione all’anno scolastico;
- i genitori devono dichiarare di possedere le competenze tecniche e i mezzi materiali per provvedere all’istruzione dello studente e redigere e allegare il progetto didattico-educativo per l’anno scolastico;
- il dirigente deve prendere atto che l’assolvimento dell’obbligo scolastico avviene attraverso l’istruzione parentale;
- i genitori devono comunicare la scelta dell’istruzione parentale per ogni anno scolastico, sempre entro il termine del periodo di iscrizione online;
- alla fine di ogni anno scolastico, lo studente che studia a casa deve sostenere un esame di idoneità per passare alla classe successiva;
- la scuola a cui è stata presentata la richiesta di istruzione parentale è tenuta a vigilare sull’adempimento dell’obbligo di istruzione dello studente. Oltre al dirigente scolastico, è responsabile di questo controllo il sindaco del Comune dove si trova l’istituto.
Chiedere il trasferimento in un’altra scuola
Può succedere che si debba cambiare scuola durante il periodo formativo dello studente, ad esempio perché ci si è trasferiti in un'altra città, o si voglia cambiare dopo essersi resi conto che quell’istituto non sia giusto per le proprie esigenze.
Per chiedere il trasferimento da una scuola a un’altra scuola, bisogna seguire questo procedimento:
- richiedere al dirigente scolastico della scuola che si vuole lasciare il rilascio di nulla osta di passaggio tra istituti, sempre specificando la ragione;
- inviare la richiesta di trasferimento al dirigente scolastico del nuovo istituto che si vuole frequentare, specificando il motivo della domanda di cambio scuola.
C’è un limite temporale per cambiare scuola senza perdere l’anno? Se lo chiedono soprattutto gli studenti al primo anno di superiori (e i genitori degli studenti al primo anno di superiori), perché la scuola secondaria di secondo grado ha un piano di studi diverso per ogni indirizzo e per questo capita nei primi mesi di frequentazione che ci si accorga di aver scelto l’indirizzo sbagliato per sé.
Gli iscritti alle classi del primo anno di istruzione secondaria di secondo grado possono richiedere il trasferimento ad un diverso indirizzo di studi nel corso dei primi mesi dell'anno scolastico. L'istituto ricevente, in base alla capienza delle aule e al limite numerico, prenderà in considerazione la domanda.
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