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Come funzionano le iscrizioni scolastiche all’anno 2023/2024

Tutte le risposte sui temi di iscrizione scolastica: la richiesta online, quando si invia la domanda per l’anno 2023/2024, l’iscrizione di studenti stranieri, scuole paritarie o non paritarie, come chiedere il trasferimento in un altro istituto, come ci si iscrive all’asilo infantile. 

03 gennaio 2023
iscrizione

Stiamo per entrare nel periodo delle iscrizioni scolastiche: se tuo figlio è in età di obbligo di istruzione e deve essere iscritto per la prima volta in una scuola primaria, secondaria di primo grado o secondaria di secondo grado, hai bisogno di tutte le informazioni per non mancare questo importante appuntamento.

Lo diciamo subito: per l’anno 2023/2024, l’apertura dell’invio delle domande online parte il 9 gennaio 2023.

Da come inoltrare la richiesta di ammissione a scuola alla scadenza dei termini di invio, da come iscrivere uno studente straniero in un istituto italiano al significato di scuola paritaria e non paritaria, qui trovi una guida completa alle iscrizioni scolastiche.

Andiamo anche nei dettagli, parlando di iscrizione alla scuola materna e di casi particolari come lo studio a casa (istruzione parentale) e il trasferimento in una nuova scuola.

Modalità di iscrizione: come, quando, documenti e casi particolari

Le modalità di iscrizione all’anno scolastico 2023/2024

Per iscriversi alle prime classi della scuola dell’obbligo – scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado – nell’anno scolastico 2023/2024 bisogna presentare richiesta online sul portale del Ministero dell’Istruzione all’indirizzo www.istruzione.it/iscrizionionline. Sul sito, è necessario autenticarsi attraverso l’identità digitale e quindi con SPID (sistema pubblico di identità digitale), CIE (carta d’identità elettronica), eIDAS (electronic identification authentication and signature).

Se hai qualche dubbio, puoi consultare e scaricare la guida del Ministero alla compilazione delle domande di iscrizione online: la trovi qui sul portale del Miur

Non hai un computer per navigare sul web? Se per questo o altri motivi sei impossibilitato ad andare online, rivolgiti all’istituto scolastico a cui vuoi sottoporre la domanda o all’istituto di provenienza, dove ti sarà fornito l’aiuto necessario.

L’asilo e altri casi in cui non ci si iscrive online

La scuola dell’infanzia non è compresa nelle iscrizioni per via telematica: se vuoi iscrivere tuo figlio all’asilo, rivolgiti direttamente alla scuola che desideri frequenti per avere il modulo cartaceo. Compilalo e riconsegnalo presso lo stesso istituto.

Altre eccezioni che non prevedono l’iscrizione online sono:

  • L’iscrizione alle scuole della Valle d’Aosta e delle province autonome di Trento e Bolzano;
  • L’iscrizione alle classi terze dei licei artistici e degli istituti tecnici; 
  • L’iscrizione al percorso di specializzazione per “Enotecnico” degli istituti del settore tecnologico a indirizzo “Agraria, agroalimentare e agroindustria”, articolazione “Viticoltura ed enologia”;
  • L’iscrizione ai percorsi di istruzione per gli adulti;
  • L’iscrizione agli alunni/studenti in fase di preadozione, per i quali l’iscrizione è effettuata dalla famiglia affidataria direttamente presso l’istituzione scolastica prescelta

Una menzione a parte per le scuole paritarie, che possono decidere autonomamente se aderire o meno alla modalità telematica d'iscrizione scolastica online alle classi iniziali dei cicli di studio (più avanti in questo articolo vediamo nel dettaglio cosa sono le scuole paritarie).

Informazioni e documenti per l’iscrizione a scuola 

Per compilare la domanda di iscrizione online sul sito del Ministero dell’Istruzione servono i dati dell’alunno, della famiglia (questi compaiono in automatico, essendo gli stessi inseriti quando ci si è autenticati la prima volta, ma è necessario verificarli) e della scuola. 
Le informazioni dell’alunno da inserire nella domanda sono:

  • i dati anagrafici (codice fiscale, nome e cognome, data di nascita);
  • i dati di residenza. 

Le informazioni della famiglia da inserire nella domanda sono:

  • i dati anagrafici (codice fiscale, nome e cognome, data di nascita);
  • i dati di contatto;
  • il grado di parentela di chi presenta la domanda. 

Le informazioni della scuola da inserire nel modulo sono:

Quando si fanno le iscrizioni a scuola per l’anno 2023/2024

Le iscrizioni alle scuole primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado per l’anno scolastico 2023/2024 iniziano lunedì 9 gennaio 2023 alle ore 08:00. È possibile iscriversi entro lunedì 30 gennaio 2023 alle ore 20:00, giorno in cui scade il termine.

Che si mandi la richiesta nel giorno di apertura delle iscrizioni, in mezzo al periodo o l’ultimo giorno, non cambia nulla: il momento in cui si consegna la domanda infatti non influisce sull’accettazione della stessa.

Anche le richieste di iscrizione alla scuola dell’infanzia coprono lo stesso periodo: devono essere inoltrate dal 9 gennaio 2023 sino al 30 gennaio 2023. 

Servizi scolastici correlati, a carico del Comune

Se oltre all’iscrizione a scuola vuoi aderire a servizi e iniziative, come ad esempio la mensa o il trasporto con lo scuolabus o il pedibus, allora è necessario rivolgersi al Comune competente.

Le iscrizioni online sul portale del Miur sono infatti dedicate solo all’accesso al ciclo scolastico e non ai servizi legati alla scuola, di cui appunto si occupano i Comuni.

L’iscrizione a scuola di alunni stranieri

Per quanto riguarda gli studenti stranieri che vogliono frequentare un istituto scolastico italiano, bisogna innanzitutto distinguere tra alunni ancora in età di obbligo scolastico e alunni che hanno superato l’età di obbligo scolastico.

L'obbligo di istruzione in Italia è disciplinato dal Miur e comprende la fascia di età tra i 6 e i 16 anni.

  • Alunni stranieri in età di obbligo scolastico: lo studente viene inserito nella classe corrispondente all’età anagrafica (a meno di diversa delibera da parte del collegio docenti);
  • Alunni stranieri che non sono più in età di obbligo scolastico: bisogna richiedere che il diploma di licenza conclusiva del primo ciclo di istruzione conseguito all’estero sia dichiarato corrispondente a un titolo conseguibile in Italia (equipollenza del diploma). Il consiglio di classe potrebbe anche ritenere necessario un eventuale test o una prova di ammissione. 

In entrambi i casi, sia che lo studente sia in età di obbligo scolastico o meno, bisogna presentare questi documenti per l’iscrizione: 

  • L’attestato scolastico che accerti gli anni di studio o il titolo di studio conseguito nella scuola frequentata nel Paese straniero, firmato dal dirigente scolastico di quell’istituto. L’attestato deve essere stato legalizzato dall’Autorità diplomatica o consolare italiana in loco;
  • Una dichiarazione di valore dell’Autorità diplomatica o consolare operante nel Paese di provenienza, accompagnata dalla traduzione in in italiano (certificata e giurata, conforme al testo straniero), del titolo o del certificato che attesti gli anni di scolarità. 

Orientamento scolastico

Come scegliere la scuola giusta?

Facciamo un passo indietro perché, ovviamente, prima di iscriversi a scuola bisogna sapere quale scuola si vuole frequentare.

Per una scelta consapevole in mezzo a tanta offerta formativa, il Ministero dell’Istruzione fornisce un’utile guida sul portale Scuola in Chiaro (si accede attraverso il link https://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/): lì si trovano tutte le informazioni su ogni istituto, dall’offerta formativa alle infrastrutture e attrezzature a disposizione. 

Il consiglio è di selezionare una manciata di scuole papabili sul portale e di lasciare la scelta ultima a una visita in presenza: gli istituti organizzano appositi open day (giornate aperte) così che genitori e studenti possano vedere l’ambiente con i propri occhi e dialogare in prima persona con il personale scolastico.

Quante preferenze si possono mettere nell’iscrizione a scuola?

Dopo aver scandagliato l’elenco degli istituti su Scuola in Chiaro, fatto visita a quelli più interessanti per le esigenze dell’alunno e deciso quale tra questi è il più adatto, è il momento di compilare la richiesta di iscrizione.

Le domande si possono presentare a una sola scuola: dunque sul modulo bisogna indicare la propria prima scelta. 
C’è però spazio per scrivere il nome di al massimo due scuole in subordine, ovvero una seconda e una terza scelta: se la scuola indicata come prima scelta non potrà accogliere l’alunno perché non ha disponibilità di posti, si passerà alle scuole indicate come seconda e terza scelta.

Cosa fare se la domanda di iscrizione alla scuola preferita viene rifiutata? Sarà lo stesso sistema di iscrizioni online a girare la domanda all’istituto in subordine e a comunicarlo alla famiglia, attraverso una mail.

Quando una scuola accetta la domanda di iscrizione, fa decadere l’opzione sulle altre scuole. Se nessuno dei tre istituti indicati nella domanda – la prima scelta e le due scuole in subordine – accoglie la domanda di iscrizione, l’ultima scuola a cui è stata girata è tenuta ad aiutare i genitori a individuare un altro istituto. 

Quando una scuola rifiuta la domanda di iscrizione?

Le richieste di iscrizione vengono accettate entro il limite massimo di posti disponibili. Per questa ragione ogni istituto determina i propri criteri di scrematura nell’acquisizione delle domande: fattori che definiscono l’ordine di precedenza e che devono essere resi pubblici sul sito della scuola e nel modulo di iscrizione online personalizzato della scuola.

Questi criteri devono rispondere a principi di ragionevolezza e comprendono ad esempio la vicinanza dell’abitazione di residenza dell’alunno all’istituto e particolari esigenze lavorative dei genitori. 

E il test di ammissione? Il Ministero dell’Istruzione ha specificato in una nota relativa alle iscrizioni all’anno 2023/2024 che consigliabile evitare l’esito di una prova di valutazione come criterio di precedenza.

Nonostante questa indicazione del Miur, ci sono casi in cui l’accettazione della domanda di iscrizione dipende dal test di ammissione, come ad esempio succede in alcune scuole superiori milanesi.

Nella stessa nota, il Ministero dell’Istruzione ha dichiarato che gli alunni provenienti dalla scuola primaria dello stesso istituto comprensivo hanno precedenza in ogni caso sugli alunni provenienti da altri istituti.

Quando mandare un bambino alla scuola materna?

L’età per l’iscrizione all’asilo infantile va dai 3 anni ai 5 anni compiuti entro il 31 dicembre dell’anno scolastico di riferimento. Dunque, per l’anno scolastico 2023/2024, entro il 31 dicembre 2023.

La normativa prevede una dilazione: i genitori possono richiedere di iscrivere alla scuola dell’infanzia un figlio che compie 3 anni di età entro il 30 aprile 2024. Se le domande di iscrizione eccedono il limite dei posti, ha però precedenza chi compie 3 anni entro il 31 dicembre 2023.

Solo in casi particolari, come di fronte a disabilità o adozioni internazionali, le famiglie dei bambini di 6 anni possono chiedere di fermarsi all’asilo per un anno in più, dimostrando l’esigenza con la relativa documentazione. 

La differenza tra l’iscrizione a scuola e il rinnovo dell’iscrizione

L’iscrizione a scuola e il rinnovo dell’iscrizione non sono la stessa cosa:

  • Iscrizione a scuola: è quando ci si iscrive per la prima volta in una scuola primaria, secondaria di primo grado o secondaria di secondo grado, nella prima classe di ogni ciclo. L’iscrizione non avviene automaticamente, ma bisogna farne richiesta con le modalità e le tempistiche che abbiamo specificato nei paragrafi precedenti;
  • Il rinnovo dell’iscrizione: avviene quando l’allievo frequenta già un certo istituto e passa da un anno scolastico a quello successivo. Il rinnovo avviene automaticamente, senza bisogno di inviare richieste

Scuole paritarie o non paritarie: significato

Finora abbiamo fatto riferimento alla scuola pubblica, ma esistono anche le alternative fornite dalle scuole paritarie o non paritarie.

  • Le scuole paritarie fanno parte del sistema nazionale di istruzione e svolgono un servizio pubblico. Paritarie significa che i diritti e doveri degli studenti sono uguali a quelli delle scuole statali (dunque frequentandole si assolve all’obbligo di istruzione), che l’esame di Stato si svolge nella stessa modalità e che i titoli di studio rilasciati hanno lo stesso valore legale di quelli conseguiti nella scuola pubblica;
  •  Le scuole non paritarie sono iscritte in elenchi regionali che vengono aggiornati ogni anno e sono sempre di natura privata. Frequentandolo si assolve all’obbligo scolastico, ma non possono rilasciare titoli di studio o attestati con valore legale. Chi studia in una scuola non paritaria, alla fine di ogni percorso scolastico o se volesse cambiare istituto con uno statale o paritario, deve sostenere un esame di idoneità. 

Studiare a casa: istruzione parentale

Probabilmente hai sentito parlare di persone che hanno studiato “da privatisti”, o in homeschooling o, in gergo tecnico, di istruzione parentale. Capita spesso con gli artisti che hanno iniziato molto presto, come gli attori bambini, o con gli sportivi in età di obbligo scolastico, che non possono seguire le lezioni negli istituti a causa di questi impegni.

Si tratta di un’alternativa alla frequenza scolastica e significa che le famiglie si fanno carico di provvedere all’istruzione dei figli. 

Ma come si fa a studiare a casa? Ecco il procedimento per chiedere l’istruzione parentale: 

  • i genitori devono richiedere e comunicare la scelta dell’istruzione parentale attraverso un’apposita dichiarazione da consegnare al dirigente della scuola più vicina, entro i termini di scadenza dell’invio della domanda d’iscrizione all’anno scolastico;
  • i genitori devono dichiarare di possedere le competenze tecniche e i mezzi materiali per provvedere all’istruzione dello studente e redigere e allegare il progetto didattico-educativo per l’anno scolastico;
  • il dirigente deve prendere atto che l’assolvimento dell’obbligo scolastico avviene attraverso l’istruzione parentale;
  • i genitori devono comunicare la scelta dell’istruzione parentale per ogni anno scolastico, sempre entro il termine del periodo di iscrizione online;
  • alla fine di ogni anno scolastico, lo studente che studia a casa deve sostenere un esame di idoneità per passare alla classe successiva;
  • la scuola a cui è stata presentata la richiesta di istruzione parentale è tenuta a vigilare sull’adempimento dell’obbligo di istruzione dello studente. Oltre al dirigente scolastico, è responsabile di questo controllo il sindaco del Comune dove si trova l’istituto.

Chiedere il trasferimento in un’altra scuola

Può succedere che si debba cambiare scuola durante il periodo formativo dello studente, ad esempio perché ci si è trasferiti in un'altra città, o si voglia cambiare dopo essersi resi conto che quell’istituto non sia giusto per le proprie esigenze. 
Per chiedere il trasferimento da una scuola a un’altra scuola, bisogna seguire questo procedimento: 

  • richiedere al dirigente scolastico della scuola che si vuole lasciare il rilascio di nulla osta di passaggio tra istituti, sempre specificando la ragione. Il nulla osta, se debitamente motivato, non può essere negato;
  • inviare la richiesta di trasferimento al dirigente scolastico del nuovo istituto che si vuole frequentare, specificando il motivo della domanda di cambio scuola.

C’è un limite temporale per cambiare scuola senza perdere l’anno? Se lo chiedono soprattutto gli studenti al primo anno di superiori (e i genitori degli studenti al primo anno di superiori), perché la scuola secondaria di secondo grado ha un piano di studi diverso per ogni indirizzo e per questo capita nei primi mesi di frequentazione che ci si accorga di aver scelto l’indirizzo sbagliato per sé.

Gli iscritti alle classi del primo anno di istruzione secondaria di secondo grado possono richiedere il trasferimento ad un diverso indirizzo di studi nel corso dei primi mesi dell'anno scolastico. L'istituto ricevente, in base alla capienza delle aule e al limite numerico, prenderà in considerazione la domanda.

Come abbiamo visto in precedenza, bisogna chiedere il nulla osta alla scuola che si vuole lasciare (con una richiesta firmata dai genitori). La scuola valuta ogni singola situazione, rispettando la libertà di poter scegliere l’indirizzo di studi più in linea con le proprie attitudini.