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Giochi preordinati e mai arrivati: occhio ai disservizi sul sito gamesandmovies.it

Preordini pagati e non consegnati, assistenza che non risponde, rimborsi promessi e poi rinviati: sono decine ormai i reclami relativi a gamesandmovies.it, negozio online di giochi e videogiochi gestito da GM Distribuzioni Srl. Per questo abbiamo deciso di segnalare il caso all’Antitrust, chiedendo interventi urgenti per tutelare i consumatori. Se anche tu hai questi problemi, invia subito un reclamo su Reclama Facile.

17 dicembre 2025
Home page del sito gameandmovies.it

Con l’avvicinarsi del Natale, i videogiochi tornano in cima alla lista dei regali più desiderati. Proprio per questo è importante fare attenzione quando si acquista online, soprattutto se si paga in anticipo un preordine. Negli ultimi mesi, però, abbiamo registrato un aumento di segnalazioni sulla nostra piattaforma Reclama Facile relative al sito gamesandmovies.it gestito dalla GM Distribuzioni Srl, una società che vende online giochi, console e soprattutto videogiochi. Soci e consumatori ci raccontano lo stesso copione: ordine pagato, data di consegna che slitta, nessuna risposta ai solleciti e rimborso che non arriva.

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Preordini pagati, consegne che slittano

Il problema più frequente riguarda prodotti acquistati in preordine e pagati subito, ma poi mai consegnati anche a settimane (o mesi) dall’uscita. Lo dimostrano i numerosi reclami registrati sulla nostra piattaforma:

In data 31 Marzo 2025 ho acquistato presso il Vostro negozio online un il videogioco per Nintendo Switch Pokémon Leggende ZA con numero di ordine xxxxxx pagando contestualmente l’importo di 40,49 euro IVA inclusa. Alla conferma dell’ordine, mi è stato comunicato che la consegna sarebbe avvenuta entro il 15 Ottobre 2025. Tuttavia, ad oggi, nonostante i ripetuti solleciti ed i vostri mancati riscontri, non ho ancora ricevuto la merce”.

E ancora:

In data 26/09/2024 ho acquistato presso il Vostro negozio online Ghost of yotey ps5 pagando contestualmente l’importo di €39,99. Il prodotto è uscito il 03/10/2025. Tuttavia, ad oggi, nonostante i ripetuti solleciti, non ho ancora ricevuto la merce. Sono passati più di 30 giorni dall'uscita del prodotto e la data di presunta consegna continua a slittare”.

In altri casi, oltre al ritardo, pesa soprattutto la mancanza di comunicazioni chiare:

Alla data odierna, 21/10/2025, non ho ancora ricevuto il prodotto, nonostante la disponibilità, seppur indicativa, fosse dal 02/10/2025. A oggi inoltre, cosa che per me appare più grave del ritardo, oltre a non aver ricevuto risposta su richieste di informazioni del 16/10, non c'è stata alcuna comunicazione ufficiale del venditore su finestre temporali di spedizione dell'oggetto, oltre una mail generica di ritardi del 30/09/2025”.

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Rimborsi promessi, rimandati e (spesso) mai arrivati

Quando la merce non arriva, molti consumatori chiedono la risoluzione dell’ordine e il rimborso. Ma dalle segnalazioni che raccogliamo, il rimborso sarebbe spesso rinviato, o comunque non gestito in tempi ragionevoli. 

“Buongiorno, ho richiesto un rimborso a giugno 2025 per merce non ricevuta a seguito di un preordine. Il rimborso mi è stato accordato in pochi giorni ma non è mai stato effettuato nessun pagamento. Ho effettuato numerosi solleciti periodicamente per ottenere quanto mi spetta ma ho ricevuto solo richieste di attendere senza avere mai nessuna certezza di ottenere il rimborso che mi spetta”.

Un elemento ricorrente nei reclami è l’impossibilità di ottenere risposte attraverso i canali ordinari: mail senza riscontro, solleciti ignorati, comunicazioni generiche. Anche questo emerge chiaramente dalle parole dei consumatori: in tanti parlano infatti di “ripetuti solleciti" e di "mancati riscontri”. 

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Risposte volte a sminuire i diritti dei consumatori

Anche quando la GM Distribuzioni si attiva per rispondere ai reclami dei consumatori sulla piattaforma Reclama Facile, l'intenzione è quella di sminuire i diritti dei clienti ad essere tutelati. In un caso seguito dai nostri legali, a fronte dell’intervento di un nostro avvocato, la risposta dell’azienda (che riportiamo qui in stralci) è stata quantomeno discutibile nei toni e nelle argomentazioni:

Vorremmo ricordare al vs. cliente Xxxx Xxxxx che il servizio di Altroconsumo non ha alcun valore a livello legale e che, per intraprendere un'azione legale, deve rivolgersi ad un avvocato, ma comprendiamo che un avvocato avrebbe un costo non sostenibile a differenza del servizio legale di Altroconsumo che di legale ha soltanto il nome e l'efficacia è conseguentemente pari a zero… Il rimborso al cliente è stato eseguito oltre una settimana fa in via del tutto eccezionale... il contratto d'acquisto non prevedeva la consegna in nessun determinato giorno… il Sig. Xxxxx Xxxxxx aveva firmato un contratto in fase d'ordine che permetteva a GM Distribuzioni srl di evadere la merce quando disponibile.

Tutti gli avvocati di Altroconsumo sono, naturalmente, nel pieno diritto legale di assistere e tutelare soci e consumatori che hanno un problema con un esercente. Ma al di là delle dichiarazioni del venditore, il punto per i consumatori resta lo stesso: chi ha pagato e non riceve il bene deve poter ottenere informazioni chiare e, se decide di rinunciare, un rimborso effettivo e tempestivo, non promesse che slittano di settimana in settimana. 

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Perché segnaliamo GM Distribuzioni all’Antitrust

Il “preorder” in sé non è illegale: è un modello diffuso, anche nel mercato dei videogiochi. Il problema nasce quando, a fronte di ordini già pagati, si moltiplicano situazioni come quelle che ci vengono segnalate: tempi di consegna comunicati e poi disattesi, informazioni poco chiare o omissive sulla disponibilità reale, ostacoli di fatto al rimborso e ritardi sistematici nella restituzione del denaro.

Il meccanismo contestato in questo caso sarebbe questo: GM baserebbe gran parte del business sui preordini, incassando subito e usando la liquidità per spese correnti, ordinando dai fornitori solo ciò che ha già venduto. Un modello che può reggere finché entrano sempre nuovi ordini, ma che rischia di andare in crisi quando aumentano i ritardi e diminuisce la liquidità necessaria a sbloccare forniture e rimborsi. Per questo riteniamo utile una segnalazione all’AGCM per valutare possibili pratiche commerciali scorrette (ingannevoli o aggressive) e chiedere misure urgenti per evitare che altri consumatori restino coinvolti. 

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Cosa puoi fare adesso: protesta su Reclama Facile

Se hai acquistato su GM Distribuzioni, la prima cosa da fare è verificare i termini di consegna dell’ordine nelle Condizioni del sito. Se poi ti trovi con preordine pagato, merce non consegnata, rimborso che non arriva o assistenza irreperibile, ti invitiamo a inviare un reclamo attraverso la nostra piattaforma: più segnalazioni documentate significano più forza per ottenere risposte e per supportare le iniziative verso le Autorità. Puoi farlo anche ora.

Vai a Reclama Facile

Un consiglio pratico (emerso anche da diverse testimonianze): chi ha pagato con PayPal e rientra ancora nelle finestre di protezione dovrebbe attivarsi subito per tentare il recupero della somma tramite la procedura prevista dal servizio: la protezione Paypal, infatti, vale entro 180 giorni dall’acquisto.

Inoltre anche chi ha pagato con carta di debito (bancomat), credito o prepagata (ex articolo 62 del Codice del Consumo) può protestare con l’emittente della carta chiedendo il rimborso delle somme pagate per un bene mai consegnato. Lo si fa con reclamo formale per iscritto a cui l’emittente deve dare risposta entro 15 giorni lavorativi. Poi sarà l’emittente a rifarsi con l’esercente. In caso di mancata risposta o risposta non soddisfacente si può fare ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario: in questo articolo ti spieghiamo come funziona e come si fa ricorso all'ABF.

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