Disservizi Poste Italiane: la nostra indagine sul servizio postale di base
I servizi postali di base, lettere e raccomandate, sono in costante ritardo. E i più in ritardo sono quelli che dovrebbero essere i più rapidi, ovvero le spedizioni fatte online dal sito di Poste. I cittadini che abbiamo interpellato protestano a gran voce per i tanti disservizi.

La puntualità non è di casa per Poste Italiane. Inaffidabile, ritardatario e anche un po’ bugiardo, perché non rispetta le promesse date: così emerge dalla nostra indagine il servizio postale di base (lettere e raccomandate) di Poste. E sì, perché come ha rivelato la nostra inchiesta si fa prima a utilizzare un piccione viaggiatore tanto è il ritardo nelle consegne. Sarà una provocazione, però la verità è che nessuna, proprio nessuna, delle spedizioni che abbiamo fatto in dieci città è arrivata a destinazione nei tempi promessi da Poste.
Puntualità inferiore alle aspettative
Di buste, tra lettere e raccomandate, ne abbiamo spedite ben 360. Che sia ordinaria o prioritaria non cambia proprio nulla. Per misurare la puntualità, abbiamo utilizzato gli standard di qualità indicati da Poste. L’azienda in genere fa due previsioni: una percentuale di consegne è garantita in tempi più rapidi, una è più lenta (sono esclusi i sabati e i festivi). Posta4 è la spedizione più economica e più lenta: la consegna è garantita in quattro giorni. Nella nostra prova, però, la percentuale di consegne arrivate entro questo termine è pari solo al 41%, mentre entro sei giorni è arrivato il 48% delle lettere. Insomma, la puntualità è stata molto inferiore alle aspettative. Ci sono voluti 13 giorni per far arrivare a destinazione il 90% delle lettere, e ben 20 giorni per consegnarne il 98%. Ancora maggiore è il ritardo delle lettere che dovrebbero essere più veloci, ovvero Posta1, garantita in un giorno e che costa di più. Alla prova dei fatti, solo un terzo delle spedizioni è arrivato nei tempi dichiarati. Per entrambi i tipi di lettere va inspiegabilmente peggio la spedizione online. Il servizio di raccomandata tradizionale è quello che più si avvicina all’obiettivo di qualità di Poste, ma questo non significa puntualità garantita: il 90% delle consegne dovrebbe avvenire entro quattro giorni, in realtà ce ne sono voluti otto. Anche in questo caso le spedizioni online sono del tutto inadeguate. Arranca anche Raccomandata1, quella “veloce”, visto che solo il 63% delle buste (e non il 93,8 come promesso) è arrivato in un giorno.
Un grave disservizio pubblico
Al problema cronico della scarsa puntualità, si aggiunge il peggioramento dell’affidabilità dei servizi postali, come testimoniano la corrispondenza persa o le raccomandate non consegnate, evidenziate da quanto riportano il migliaio di cittadini che abbiamo interpellato, in aggiunta ai reclami che riceve costantemente la nostra organizzazione. Abbiamo raccolto le vostre proteste (migliaia!) attraverso ACmakers, ovvero il progetto che permette ai cittadini di partecipare alle indagini e ai test di Altroconsumo, e molti di voi hanno testimoniato di aver trovato l’avviso di giacenza per una raccomandata, lasciato dal postino, anche se erano in casa. Insomma, il postino viene, non citofona, appiccica l’avviso e se ne va. Così poi il cittadino è costretto ad andare in un ufficio postale, magari a chilometri da casa, a ritirare la raccomandata. Il risultato è un grave disservizio pubblico, perché nel calderone dei problemi finiscono documenti importanti, come il pagamento della Tari, bollette, multe, notifiche di Equitalia, le spese condominiali, carte di pagamento inviate dalla banca... Tale è il disagio, che persino i sindaci di alcune città hanno iniziato a scrivere a Poste, lamentando gli intollerabili disservizi subiti dai cittadini.
Tanti servizi, ma le spedizioni falliscono
I ritardi sono sempre stati un punto debole, da attribuire a scelte organizzative di Poste Italiane legate da anni all’ampliamento delle attività, che hanno determinato un peggioramento del servizio ai cittadini. Poste da tempo ha infatti allargato il business aziendale interessandosi di vari settori, come telefonia, banca e assicurazioni, alterando la propria matrice storica, e nel frattempo sta evidenziando grandi lacune nel servizio tradizionale. Da anni ormai in posta si possono fare tante cose diverse: contratti di telefonia, servizi bancari, assicurazioni... Ma per lettere e raccomandate l’impegno è sempre minimo.