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Elezioni europee 2024: italiani euroscettici?

In vista dell'appuntamento per le elezioni europee, in Italia si vota l'8 e il 9 giugno, abbiamo chiesto agli italiani cosa ne pensano della Ue. Nonostante la maggioranza ritenga importanti le misure prese dall’Ue a difesa dei consumatori, emerge scetticismo sull’attività dell'Unione europea negli ultimi cinque anni e sull’impatto delle sue politiche sulla vita quotidiana dei cittadini.

articolo di:
22 maggio 2024
mano che mette busta in uno scatolone

Di questi tempi, diversi temi preoccupano gli italiani, innanzitutto l’aumento del costo della vita (il 56% è molto preoccupato a riguardo), ma anche il cambiamento climatico (44%) la possibilità di una nuova guerra mondiale (40%), l’approvvigionamento e il costo dell’energia (40%). Tutti aspetti su cui gli intervistati mostrano poca fiducia nella capacità di intervento da parte della Ue. Nonostante questo il 52% ritiene che ci dovrebbe essere più Europa e il 45% che l’Unione Europea sia un attore economico e politico forte a livello internazionale.

Poco informati sul lavoro sull'Unione Europea

Il giudizio negativo sull'Unione Europea è frutto anche di una scarsa conoscenza del lavoro che le istituzioni europee svolgono. Proprio dalla nostra indagine in occasione delle elezioni europee di giugno 2024, è emerso che in molti non sanno che alcune tutele per i consumatori sono merito della Ue. quali ad esempio una maggior protezione dei minori sulle piattaforme digitali, maggiori tutele nei confronti degli operatori di telefonia ed energia. Inoltre, solo 1 su 4 tra gli intervistati è ben informato sulle istituzioni e il funzionamento della Ue, ancora meno tra i giovani sotto i 35 anni. D'altra parte solo il 26% ritiene che i media (giornali, tv, ecc...) informino in modo sufficiente sulla Ue.

grafico importanza iniziative 

I temi prioritari per gli italiani nell'agenda Ue  per i prossimi 5 anni

Quali sono i temi su cui gli italiani vogliono che l'Unione Europea intervenga e metta in  agenda per i prossimi cinque anni? Qui sotto il grafico riporta la percentuale di intervistati che assegnano "alta priorità" ai temi che abbiamo indagato. Al primo posto la salute, ma anche alimentazione, rispetto dei diritti dei consumatori e contrasto alle truffe online.

grafico cosa chiedono gli italiani 

Italiani scettici sul lavoro fatto fino a qui dalla Ue

Complessivamente solo il 17% degli intervistati valuta in modo positivo l’attività della Ue negli ultimi cinque anni, ben il 44% la valuta negativamente. Se affrontiamo i singoli temi, il 44% degli intervistati ha espresso il proprio apprezzamento per le misure prese durante la pandemia di Covid e il 33% sulla sicurezza e la protezione in ambito digitale. Solo il 5% ha valutato positivamente il lavoro sull'immigrazione e il 10% sull’inflazione e il costo della vita.

Le persone in difficoltà economica sono quelle che ne danno un giudizio peggiore (negativo per il 54% di loro).

Impatto della Ue sulla vita quotidiana e livello di protezione dei consumatori

Il 47% ritiene che le politiche della Ue abbiano un impatto negativo sulla vita dei cittadini italiani, mentre il 32% ha una percezioni positiva, per il 14% la Ue non ha alcun impatto. Anche riguardo al livello di protezione garantito ai consumatori dall’Ue sono più gli intervistati che lo ritengono basso (39%) rispetto a quanti pensano che sia elevato (12%); sono soprattutto le persone in difficoltà economica a ritenere basso il livello di protezione (51%). Al contrario i più giovani (18-35 anni) tendono a sentirsi più tutelati.

In base a cosa voteranno gli italiani alle elezioni europee 2024

Al momento dell’indagine (18-21 marzo), la campagna elettorale per le elezioni europee era agli inizi. La metà degli intervistati (49%) ha detto di essere poco informata sui programmi elettorali dei vari partiti. Il 43% ha detto che voterà seguendo il partito sostenuto a livello nazionale. Tra coloro che ci hanno detto di non avere intenzione di votare, la motivazione principale è la scarsa fiducia nelle istituzioni europee (38%).

Note metodologica: l’indagine è stata svolta tra il 18 e il 21 marzo e ha coinvolto 1.005 italiani distribuiti come la popolazione generale per sesso, età (18-74 anni), area geografica e livello di istruzione.