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Concerto dei Fontaines D.C. al Carroponte: segnalazioni di disagi e rischi per la sicurezza

Dopo il concerto dei Fontaines D.C. del 19 giugno al Carroponte di Sesto San Giovanni (Milano), decine di persone si sono rivolte ad Altroconsumo per segnalare disservizi. Ecco cosa è successo e cosa puoi fare per chiedere un rimborso.

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23 giugno 2025
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Instagram @gianlucacrugnola76

Dopo il concerto dei Fontaines D.C. al Carroponte di Sesto San Giovanni (alle porte di Milano) del 19 giugno, decine di persone si sono rivolte ad Altroconsumo per segnalare gravi disservizi e chiedere un rimborso. Sulla piattaforma Reclama Facile, stiamo ricevendo numerose segnalazioni che raccontano la stessa esperienza: sovraffollamento, problemi di sicurezza, ingressi caotici, audio e visibilità compromessi. Un evento molto atteso per le migliaia di fan della band punk rock irlandese, che per molti si è trasformato in una serata da dimenticare. Alla luce di quanto raccolto, stiamo valutando possibili azioni risarcitorie nei confronti degli organizzatori.

presenta qui il tuo reclamo

Cosa è successo al concerto dei Fontaines D.C. al Carroponte 

Le testimonianze arrivate a Reclama Facile e pubblicate sui social da numerosi spettatori del concerto (che hanno scritto anche sulle pagine di Carroponte e Live Nation) raccontano un’esperienza problematica per molti spettatori. Tra le criticità segnalate più frequentemente:

  • sovraffollamento: secondo alcuni, l’area avrebbe ospitato più persone di quante ne possa contenere in condizioni ottimali: “La struttura non è adeguata a ospitare numeri così elevati. Le persone erano stipate ben fuori lo spazio dedicato al concerto, non era possibile muoversi in nessuna direzione”, scrive un utente.
  • disagi nella fruizione dell’evento: alcuni spettatori raccontano di aver assistito al concerto in condizioni molto penalizzanti: “Ho fruito il concerto da dietro un albero, dove era impossibile vedere il palco né gli schermi. L’acustica era pessima, e non ho potuto assistere al gruppo di apertura”, lamenta una consumatrice.
  • problemi di sicurezza: diverse segnalazioni parlano di difficoltà nel deflusso, malori e interventi delle forze dell’ordine.

La difesa di Carroponte e Live Nation

Contattata dalla redazione di Repubblica, Tiziana Seregni, amministratrice di Carroponte srl, ha precisato che l’intera organizzazione dell’evento, inclusa la gestione della sicurezza, è stata affidata a Live Nation Italia Srl. La capienza totale autorizzata era di circa 12mila persone, sulla base di studi tecnici approvati dalle autorità competenti. “La legge – spiega al quotidiano – prevede che negli eventi con oltre 10mila spettatori sia obbligatorio allestire una zona pit transennata per evitare schiacciamenti nella zona sotto il palco. In questo caso il pit era gratuito e accessibile fino al limite massimo di 1.700 persone”.

Quanto alla presenza delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa, Seregni ha spiegato che “qualcuno ha tentato di sfondare la barriera”, giustificando così l’intervento della polizia.

Sulle critiche relative all’audio e alla visibilità, la direzione precisa che “i controlli acustici durante il concerto hanno confermato che il suono era udibile anche nelle retrovie. La struttura è rettangolare e garantisce visibilità in asse. Lateralmente, è inevitabile la presenza di pilastri e arcate, che fanno parte della conformazione del luogo”.

Anche da Live Nation Italia srl, organizzatore dell’evento, hanno dichiarato a Repubblica che l’evento si è svolto nel rispetto delle prescrizioni di legge. L’accesso al pit sarebbe stato regolato in base all’ordine di arrivo, con conteggio degli ingressi per garantire il rispetto della capienza.

La capienza del Carroponte, che prima sfiorava le 10mila persone, è stata ampliata proprio nell’estate del 2025 e ora arriva a 12mila persone. Qualcosa non ha funzionato? Sembrerebbe di sì, visti i racconti di chi si è trovato in una ressa invivibile. E poi c’è il problema del pit, lo spazio riservato sotto palco con una capienza di 1.700 persone. Pit che, secondo le testimonianze, è apparso nella serata senza alcun annuncio preventivo e soprattutto senza alcuna indicazione sui biglietti venduti. In pratica, secondo la ricostruzione, il pit sarebbe stato accessibile solo alle prime persone che hanno raggiunto il Carroponte, persone che, però, non potevano uscire per poi rientrare, pena la perdita del posto (nessuna possibilità di uscire neppure per andare in bagno, da quello che emerge dalle testimonianze raccolte su Reclama Facile).

Cosa puoi fare se eri presente

Se hai partecipato al concerto e non sei riuscito a fruirne in modo adeguato, puoi:

  • presentare un reclamo gratuito sulla nostra piattaforma Reclama Facile, indicando i disservizi subiti;
  • chiedere il rimborso del biglietto all’organizzatore (Live Nation Italia Srl);
  • allegare testimonianze, foto o documenti medici, se hai subito danni o disagi fisici.

Cosa farà Altroconsumo

Al momento, stiamo raccogliendo e verificando tutte le segnalazioni ricevute. Se emergeranno profili di responsabilità legale o violazioni delle norme a tutela dei consumatori, non escludiamo di intraprendere un’azione risarcitoria nei confronti degli organizzatori. Invitiamo tutti i partecipanti che hanno riscontrato problemi a raccontarci la propria esperienza. È il primo passo per far valere i propri diritti e contribuire a migliorare la qualità e la sicurezza degli eventi dal vivo.

 

Questo articolo è stato scritto grazie al finanziamento dell’Unione Europea nell'ambito del progetto CicleX. Le opinioni espresse sono esclusivamente riconducibili all'autore e non riflettono necessariamente la posizione dell’Unione Europea o dell’EISMEA. Né l’Unione Europea né l’ente che eroga i fondi ne possono essere ritenuti responsabili.