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Poltronesofà: il Tar conferma la multa di Antitrust per le promozioni scorrette

Offerte "solo fino a domenica" che poi proseguono tranquillamente anche oltre, promozioni "su tutta la collezione" che in realtà si applicano solo su alcuni divani e "supervalutazioni dell'usato" che altro non sono che normali sconti a portata di tutti. Per queste pratiche commerciali scorrette, e grazie anche alle nostre segnalazioni, l'Antitrust aveva sanzionato nell'aprile 2021 (con 1 milione di euro) Poltronesofà. Una sanzione ora confermata anche dal Tar del Lazio al quale la società aveva fatto ricorso. Hai dubbi o problemi con l'acquisto dei mobili? Contatta i nostri consulenti.

  • di
  • Luca Cartapatti
12 luglio 2022
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  • Luca Cartapatti
Poltronesofa sanzione

"Campagne pubblicitarie ingannevoli e omissive riguardo alle caratteristiche dell’offerta, soprattutto per quanto riguarda la durata temporale, l’estensione delle promozioni  e l’entità degli sconti". Con questa motivazione l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato aveva sanzionato ad aprile 2021 con 1 milione di euro Poltronesofà. Ora (l’11 luglio 2022) è arrivata anche la decisione del tar del Lazio a cui la società aveva fatto ricorso: sanzione confermata. 

La sanzione è arrivata a conclusione di un procedimento aperto nel luglio 2020, alimentato anche dalle numerose segnalazioni che ci sono arrivate sulla nostra piattaforma "Reclama facile" e che avevamo immediatamente provveduto a girare all'Autorità Garante. 

I messaggi sanzionati dal Garante  

Il comportamento scorretto è lo stesso che anche in altre occasioni (ad esempio nel lontano 2018) abbiamo portato all'attenzione dell'Antitrust, ma che sono continuate anche nel 2020. In particolare, il Garante ha sanzionato non una, ma una serie di promozioni che coprono un arco temporale che va da gennaio a settembre 2020. Ma vediamo nel dettaglio quali sono i messaggi pubblicitari e le promozioni sanzionate.

Non proprio su tutta la collezione

Doppi saldi doppi risparmi - sconto 50% + fino a 40% su tutta la collezione + 48 mesi senza interessi”. La promozione diffusa nei primi due mesi del 2020 contiene due tipi di scorrettezze. Innanzitutto le percentuali di sconto pubblicizzate non erano affatto "su tutta la collezione" ma a conti fatti si potevano applicare solo ad alcuni divani in catalogo e sull'assortimento esposto in negozio. In secondo luogo, per il Garante, risulta scorretto anche l'utilizzo e la diffusione del messaggio “48 mesi senza interessi”: un messaggio con una data di scadenza anticipata e poi spostata di nuovo ad arte proprio per  far pensare al consumatore di doversi affrettare all’acquisto perché l’offerta stava per scadere, "privandolo così - dice il Garante - del tempo necessario per prendere una decisione consapevole."

Usato valutato: no, semplice sconto

Supervalutiamo il tuo divano fino a 1.500 Euro” era invece il messaggio diffuso tra maggio e giugno 2020. Una buona opportunità per chi avesse un vecchio divano di cui sbarazzarsi: in realtà più che una vera e propria "valutazione dell'usato" si trattasse di un normale sconto percentuale fisso (fino a 1.500 euro), tra l'altro già incluso nel prezzo di vendita riportato sul cartellino; insomma "lo sconto era garantito a tutti i consumatori interessati, a prescindere dalla valutazione di un eventuale divano usato".

La promozione che non scade domenica

25% di sconto + un altro 25% su tutta la collezione”, infine, era la promozione di settembre 2020. Qui le scorrettezze rilevate dall'Antitrust hanno riguardato svariati punti: dall’entità dello sconto promesso, all’effettiva applicabilità dello sconto a “tutta la collezione”. Ma l'aspetto ingannevole sui cui si sofferma in particolar modo il Garante (e che avevamo già segnalato anche anni fa) riguarda la reale scadenza reclamizzata della promozione. In particolare, la ripetizione - nel periodo di validità della promozione - di affermazioni quali “cosa aspettate c’è tempo solo fino a domenica” e “cosa aspettate c’è tempo solo fino a domani”, secondo il Garante è creata ad hoc per "convincere i consumatori che fosse necessario affrettarsi all’acquisto per la prossima scadenza della promozione". Questa pratica (almeno per il momento) è presente anche oggi. Chissà che la conferma della sanzione non cambi la situazione. 

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