Power station, cosa sono e quando servono davvero
Le power station sono un'evoluzione delle power bank, le batterie esterne che consentono di prolungare l'autonomia degli smartphone. Sono dispositivi portatili che accumulano energia e offrono una potenza di ricarica che supera i 1000 Wh. Ce ne sono di modelli in grado di erogare oltre 3 kW di potenza, utili per alimentare anche elettrodomestici come i frigoriferi da camper.

Le power station sono fonti di energia elettrica pensate per un uso in mobilità. Quindi risultano dispositivi decisamente utili per campeggiatori, escursionisti, per chi ama la barca e in generale per chi desidera fare esperienze “en plein air” ma vuole mantenere il contatto con la civiltà, non rinunciando all’intrattenimento o alla possibilità di lavorare e quindi ha necessità di ricaricare il computer.
Si pensi poi all'astronomo amatoriale che raggiunge una località buia e remota e deve poter alimentare i suoi strumenti come il cavalletto con inseguimento automatico, le videocamere per le riprese, il computer per elaborare in tempo reale le foto scattate.
Inoltre, proprio per un utilizzo all'aperto o in situazioni di mobilità, può essere utile anche dotarsi di pannelli solari utili proprio alla ricarica della power station e spesso forniti dallo stesso produttore del dispositivo. Questi pannelli solari sono talvolta modulari e possono essere collegati in serie per ridurre i tempi di ricarica o per compensare la minor produzione di energia elettrica in giornate poco soleggiate.
Le power station portatili possono in realtà essere utilizzate anche in casa, in caso di blackout, ma non vanno confuse con gli impianti solari domestici da balcone. Questi, infatti, oltre a produrre ed accumulare energia elettrica all'interno di batterie, la restituiscono all’impianto domestico.
Questi dispostivi sono diversi anche dai gruppi elettrogeni perché le power station hanno il vantaggio della silenziosità e del minore impatto ambientale. Inoltre, queste centrali elettriche portatili utilizzano batterie al litio che hanno una capacità nominale 5-6 volte superiore rispetto alle batterie di una volta, quelle tradizionali al piombo oppure al Nickel.
Insomma, hanno una maggiore riserva di carica con un peso ridotto.
Com'è fatta una power station
La power station assomiglia ad una valigia/bauletto dotata di una o più maniglie per agevolarne il trasporto. Su questi dispositivi troviamo diversi elementi:
• Un display per monitorare l'input, l'output e l'autonomia residua, spesso indicata in percentuale.
• Una o più prese AC da 230 V, compatibili con la maggior parte dei dispositivi elettronici ed elettrodomestici.
• Una presa accendisigari, che consente di collegare caricabatterie USB o altri dispositivi che possono essere alimentati tramite questa tipologia di presa (ad esempio un compressore portatile).
• Una o più porte USB A per ricaricare dispositivi a 12V come auricolari, cuffie o altri dispositivi elettronici.
• Una o più porte USB C, spesso compatibili con la tecnologia Power Delivery, in grado di erogare fino a 100W per la ricarica rapida di computer portatili, tablet o smartphone.
Se si acquista una power station più leggera, solitamente disponibili a un prezzo inferiore ai 1500 euro, sono inclusi nella confezione accessori per la ricarica rapida, come una presa per la ricarica tramite l'accendisigari dell'auto o un piccolo alimentatore dedicato.
Con una ricarica rapida basteranno tra le 3 e 5 ore per ristabilire l'autonomia della power station ma è bene sapere che nei modelli con una capacità elevata, i tempi di ricarica possono estendersi anche oltre le 8 ore.
Power station vs gruppo elettrogeno: peso, autonomia e consumi
Come dicevamo sopra, un parametro rilevante nelle power station, connesso alla quantità di energia immagazzinabile, è il peso. Le batterie moderne, infatti, raramente vanno oltre i 100-150 Wh per chilogrammo di peso.
Attualmente una power station da 1KWh (ovvero 1000 Watt per un'ora) pesa circa quanto un gruppo elettrogeno con un piccolo motore a scoppio in grado di erogare un 1000W con continuità e cioè circa 15 kg. Tuttavia, un gruppo elettrogeno consuma circa un litro di benzina all'ora per erogare 1kW e per raddoppiarne l'autonomia basterebbe aggiungere un altro litro di benzina (750 grammi di peso).
Per raddoppiare invece l'autonomia di una power station equivalente bisognerebbe passare ad un modello dal peso di circa 25 kg. Il grande vantaggio della power station è che può essere usata al chiuso, ad esempio in casa o a bordo di un camper, in barca o su una roulotte, mentre un gruppo elettrogeno deve poter scaricare i gas della combustione all’esterno.
Utilizzare una power station per alimentare elettrodomestici di grandi dimensioni (ad esempio un frigorifero) mentre avviene la ricarica del dispositivo può causare un surriscaldamento che riduce la vita utile delle batterie, quindi è consigliabile prestare attenzione all'utilizzo concomitante del dispositivo durante la ricarica.
Power station e gruppi di continuità (UPS)
Nonostante le somiglianze apparenti, le power station e gli UPS (sistemi di alimentazione ininterrotta, detti gruppi di continuità) hanno scopi diversi.
Le power station sono progettate per immagazzinare energia elettrica da utilizzare in situazioni in cui non è disponibile la corrente elettrica o per conservare energia da fonti alternative come i pannelli solari.
Gli UPS invece fungono da intermediazione tra la presa elettrica e uno o più dispositivi collegati, evitando lo spegnimento repentino in caso di interruzione di corrente, ma senza la capacità di accumulo delle power station.
Oltre alla capacità di conservare energia, è cruciale conoscere l'output di una power station, ovvero quanta potenza può erogare. Per fare un esempio, nel caso dell'asciugacapelli, per alimentarlo per mezz'ora basterebbe una power station da 1000 Wh, ma deve essere capace di erogare 2000 Watt. Ricordiamo che il Wattora (Wh) funge da unità di misura per l'energia che una batteria può immagazzinare e che un dispositivo o elettrodomestico può consumare. Riprendendo l'esempio dell'asciugacapelli, se questo è etichettato con 2000 Watt, significa che consuma 2000 Watt all'ora, cioè 2000 Wh.