Speciali

Armadio virtuale: arrivano le app che ti aiutano a scegliere come vestirti

Con le applicazioni che digitalizzano il guardaroba puoi creare abbinamenti, calendarizzare gli outfit e migliorare la gestione dei tuoi capi di abbigliamento. Ecco quelle che abbiamo provato e come funzionano.

Con il contributo esperto di:
12 novembre 2024
App per vestiti

La moda, e in particolar modo la “fast fashion”, ha un grande impatto sulla sostenibilità. Per questi motivi, sfruttare al massimo tutti i vestiti che abbiamo a disposizione nel guardaroba senza comprare nuovi capi per ogni stagione è un gesto che possiamo fare per rispettare gli altri e l’ambiente senza creare nuovi rifiuti e senza richiedere una produzione di nuovi capi, sostituendo solo a fine vita un capo di abbigliamento con un altro di buona qualità. 

Quali sono e come funzionano le app per vestiti che abbiamo provato 

A questo proposito se non siamo bravi a creare abbinamenti, oppure siamo molto disordinati e ci dimentichiamo cosa c’è nel nostro armadio ci sono numerose applicazioni che ci aiutano a creare abbinamenti e ad utilizzare al meglio tutti gli abiti che abbiamo a disposizione. Ecco le principali che abbiamo provato.

Torna all'inizio

Acloset

 

Logo acloset

 

Non è possibile impostare la lingua in italiano, sono disponibili inglese, spagnolo, francese e portoghese. Nonostante la lingua l’applicazione è abbastanza intuitiva. È possibile acquistare 3 diversi piani a pagamento (Basic 31.99€/anno; Premium6 4.99€/anno; Expert 134.99€/anno) quello che cambia con i piani a pagamento è il numero di capi che si possono aggiungere. 

È possibile caricare i propri abiti sia tramite fotocamera, sia eseguendo uno screenshot all’interno di alcune catene di abbigliamento indicate (generalmente fast fashion) ma anche ricerca interna tramite google, ma anche cercando all’interno di una libreria, in cui è possibile tramite numerosissimi filtri risalire al proprio capo o comunque uno molto simile  

È possibile creare più armadi, che risulta comodo per vestiti di diverse stagioni ma anche per utilizzare l’app in condivisione con i familiari. Oppure dividere armadio da lavoro e da tempo libero. 

C’è un AI styling che ti chiede peso, altezza, forma del corpo, i colori che ti stanno bene e in seguito ti fa scegliere una selezione di vestiti all’interno del tuo guardaroba per analizzarli e successivamente creare gli outfit. Terminata l’analisi sarà possibile chiedergli degli outfit basati su determinati stili casual, lavoro, sport ecc. 

È possibile anche tramite calendario selezionare un giorno e l’app creerà un outfit basato sul meteo della località indicata. Non perfetto come risultato, per una giornata con temperature tra 11 e 16 gradi mi avrebbe fatto uscire in polo a maniche corte. 

Infine, è possibile anche prendere ispirazione da armadi pubblici di altre persone. 

Pro

  • Semplice e intuitiva.
  • Facile l’aggiunta di capi tramite screenshot su internet.
  • Utilizzo dell’AI per la creazione di outfit basata su occasioni (lavoro, scuola…) e stili.

Contro

  • In versione gratuita possibilità di aggiungere solo 100 capi.
  • Assenza della lingua italiana.
  • Non perfetta l’associazione stile meteo.
  • Brand di ricerca interni: fast fashion. 
Torna all'inizio

Whering

 Logo Whering

L’iscrizione all’applicazione è molto semplice ed è anche possibile eseguire il tutto in italiano. L’applicazione si presenta fin da subito molto social chiedendoti di seguire i tuoi amici (appoggiandosi a Facebook).  

Anche per quest’app è possibile creare un guardaroba fotografando il proprio abbigliamento, sfruttando un database all’interno dell’app oppure eseguendo screenshot navigando su internet (da dentro l’applicazione). Il database interno non è molto ricco di filtri quindi potrebbe essere un po’ complesso e la ricerca del proprio capo. 

Molto veloce e divertente invece comporre l’outfit, visualizzando fino a 4 fasce a scorrimento per maglia, maglione (cappotto), pantaloni e scarpe, che possono essere abbinati semplicemente con un tocco e se quell’abbinamento non piace basta toccare un’altra volta. È anche possibile fissare un capo e far scorrere gli altri, oppure scorrerli manualmente uno per uno. 

Infine è possibile creare degli outfit e assegnarli a un calendario, in modo da non perdere tempo ogni giorno a scegliere, e avere sotto controllo tutto il guardaroba. 

Pro

  • Completamente gratuita.
  • Lingua italiano.

Contro

  • Carenza di filtri nella ricerca dei capi nel database dell’app.
Torna all'inizio

GetWardrobe

 Logo GetWardrobe

Anche in questo caso l’utilizzo dell’applicazione richiede la registrazione al primo accesso (tutto in italiano) e fin da subito chiede se vogliamo avere un profilo pubblico o privato.

L’applicazione prevede una versione premium a pagamento, infatti subito al termine della registrazione ci chiede se vogliamo un piano annuale da 34.99€ (novembre 2024) o mensile da 5.99€, c’è anche la possibilità di una prova gratuita per 7 giorni. Noi abbiamo provato l’app in versione gratuita e non premium rinunciando ad avere la possibilità di inserire più di 100 capi, creare un guardaroba di famiglia, ci tocca avere la pubblicità, accesso per stilista o assistente, vari tipi di editing (colore, testo), archivi, aggiunta di immagini.

Nella versione gratuita abbiamo in prima pagina un nostro guardaroba a cui poter aggiungere dei capi. Possiamo selezionare dei vestiti scattando una foto, sfogliando la galleria oppure scaricando l’immagine tramite indirizzo url dell’immagine

Non avendo un database interno (nella versione gratuita) risulta più macchinoso il caricamento dei vestiti andando a cercare le url di ogni capo, sforzo simile se aggiunti tramite foto. Per creare outfit automatici utilizzando l’intelligenza artificiale dell’applicazione serve aggiungere almeno 15 capi.

Sempre all’interno del guardaroba è possibile creare degli outfit con gli abiti aggiunti. È possibile crearli manualmente selezionando i capi desiderati, oppure sfruttando l’assistente di intelligenza virtuale. La resa grafica dell’outfit se non elaborata manualmente potrebbe risultare poco appagante però semplice da usare. È possibile associare delle condizioni climatiche all’outfit creato in modo che ci venga riproposto nelle giornate corrispondenti a quelle condizioni.

Anche in quest’applicazione è possibile assegnare degli outfit sul calendario per prepararsi per diversi giorni o settimane.

Pro

  • Grafica minimal e intuitiva.
  • Lingua italiano.

Contro

  • Limite di 100 capi nella versione gratuita.
  • Macchinosa l’aggiunta dei capi tramite url. 

 

 

Torna all'inizio

Combyne

Logo Combyne

Come le altre app chiede la registrazione all’avvio. Anche quest’app sponsorizza i suoi piani a pagamento: 15.99 l’anno oppure 2.39 al mese. Noi la proviamo in versione gratuita. È in inglese. 

La pagina principale è molto social. È possibile scrollare la pagina come molti social e vedere gli outfit proposti da altre persone seguite o non seguite. 

Per creare gli outfit si possono fare upload dai propri file (quindi foto nella galleria) o cercare tra tutti gli elementi caricati. Ogni outfit creato può essere assegnato a una categoria come lavoro, vacanze, estate, inverno ecc. 

Gli outfit vanno creati manualmente e rispetto alle altre applicazioni non abbiamo un armadio con tutti i nostri capi. 

Meno intuitiva delle altre applicazioni, molto più improntata sulla parte social, per prendere spunto anche dalle idee degli altri 

Pro

  • Molto interattiva con gli altri utenti.

Contro

  • Lingua inglese.
  • Mancanza di un armadio in cui inserire tutti i capi.
  • Creazione manuale degli outfit.
Torna all'inizio

Smart Closet

 Logo Smart Closet

A differenza delle altre applicazioni, questa è immediatamente fruibile senza necessità di creare un account. L’applicazione è in inglese. Nella pagina home è in risalto l’area negozio dell’applicazione, infatti è possibile acquistare capi d’abbigliamento direttamente dall’app, tramite la quale si verrà poi ricondotti allo shop ufficiale.

La parte di creazione dell’armadio è essenziale e intuitiva, si possono aggiungere capi di abbigliamento caricandoli dalla galleria, oppure aggiungendoli direttamente dallo shop dell’applicazione, oppure tramite ricerca web direttamente dall’interno dell’app. 

Pro

  • Completamente gratuita.
  • Semplice e intuitiva.

Contro

  • Difficoltà nell’aggiungere capi sia da shop interno che online.
  • Lingua inglese. 

 

Torna all'inizio

OpenWardrobe Outfit Planner ++

 Logo OpenWardrobe Outfit Planner ++

È necessario registrarsi all’apertura dell’applicazione. L’applicazione è in inglese.

Nella schermata principale di apertura è possibile vedere numerosi armadi creati da stilisti e altri utenti, nella sezione community.

Ovviamente è presente una seconda sezione in cui è possibile creare il proprio guardaroba (uno o più guardaroba categorizzandoli per stile, stagione o altro) caricando i propri capi di abbigliamento scattando una foto, scegliendo un immagine presente sul telefono, scegliendo un capo all’interno del database dell’app, importando elementi di altri utenti oppure da alcuni shop online selezionati.

Una volta riempito l’armadio è possibile creare degli outfit utilizzando l’intelligenza artificiale che proporrà numerose combinazioni e possiamo salvare quelle che ci interessano, ma è anche possibile creare degli outfit manualmente. È possibile attribuendo il prezzo al prodotto e il numero di volte utilizzato calcolare il costo per utilizzo, funzione che potrebbe essere particolarmente utile per valutare un acquisto, infatti se voglio comprare un maglione fast fashion a 20€ e durerà 1 o 2 stagioni, avrà un costo di 1-2€ a utilizzo. Se compro un maglione di qualità a 100€ che dura 10 anni il costo per utilizzo sarà confrontabile con quello fast fashion.

Possibilità di creare diversi armadi per categoria e associare diversi outfit a ognuno di essi Completamente gratuita 

Pro

  • Possibilità di creare diversi armadi per categoria e associare diversi outfit a ognuno di essi.
  • Completamente gratuita.
  • Aiuta nella valutazione del costo per uso.

Contro

  • Lingua inglese.
  • Difficile l’aggiunta di capi tramite siti e browser.
  • Brand di ricerca interni: fast fashion.
Torna all'inizio

Save Your Wardrobe: Organiser

 Logo Save Your Wardrobe: Organiser

Necessario registrarsi al primo utilizzo. È possibile impostare la lingua italiana.

Direttamente dalla pagina di apertura possono essere aggiunti capi di abbigliamento, scattando una foto, caricandoli dalla galleria oppure dal web. Quando si scattano le foto l’app permette automaticamente di rimuovere lo sfondo.

Anche quest’applicazione è molto improntata sul rispetto per l’ambiente. Infatti nella pagina iniziale ci sono alcuni input sull’impatto ambientale che si ha nel modo di utilizzare i vestiti, inoltre l’applicazione, quando vengono aggiunti nuovi capi (automaticamente da alcuni store a mano per i propri caricamenti) permette di inserire, materiale e costo. Anche quest’app aiuta a valutare il costo per uso.

Per organizzare i propri capi di abbigliamento infine è possibile creare outfit ma senza l’ausilio di intelligenza artificiale, ma semplicemente selezionando a mano i capi. Una volta creati degli outfit è possibile organizzarli su un calendario.

È presente anche una sezione servizi (sartoria, riparazioni e altro) da trovare sul territorio ma disponibile solo nel Regno Unito.

Pro

  • Completamente gratuita.
  • Buona la rimozione automatica dello sfondo dalle foto caricate.
  • Valutazione del costo per l'utilizzo.

Contro

  • Creazione degli outfit solo manuale.
  • Sezione servizi disponibile solo nel Regno Unito.
  • Brand di ricerca interni: fast fashion.
Torna all'inizio

Dona ai tuoi abiti una seconda vita

Ci siamo mai chiesti quanto utilizziamo i nostri capi di abbigliamento? Alcune app come OpenWardrobe outfit planner++ e SaveYourWardrobe, offrono la possibilità anche di inserire il numero di utilizzi di ogni singolo capo, un modo per monitorare quanto li utilizziamo davvero. Tutte le altre app non hanno una funzione specifica, però per ogni capo inserito possono essere aggiunte alcune note che potrebbero essere utilizzate proprio per questo scopo.

Ma monitorare quanto utilizziamo davvero i nostri abiti non basta. Il settore tessile, secondo le Nazioni Unite, è responsabile del 10% delle emissioni globali di anidride carbonica e consuma oltre il 20% dell’acqua per usi industriali, dietro solo all’agricoltura; occorre allora ripensare a un modo diverso di utilizzare i nostri vestiti, un modo più sostenibile e più lontano dagli sprechi. Ad esempio, per evitare di buttar via abiti che utilizziamo poco sarebbe bene considerare la possibilità, una volta dismessi, di regalare loro una seconda vita, venderli o donarli

Anche per questo abbiamo deciso di dedicare ad “Altrovestire” una delle pagine del portale di Impegnati a cambiare, un luogo di incontro dove costruire insieme una nuova cultura del consumo, dove ogni scelta individuale possa contribuire al benessere collettivo. È il momento di ripensare le priorità delle nostre scelte, anche quando si tratta di decidere cosa indossare.

Torna all'inizio