Pompelmo e medicinali: quando e perché fare attenzione
Il pompelmo, apprezzato per il suo gusto fresco e per i benefici nutrizionali – ricco di vitamina C e potassio – è spesso consumato come tale o sotto forma di succo. Ma attenzione: se si stanno prendendo farmaci, questo frutto apparentemente innocuo potrebbe interferire con il loro effetto, potenziandolo o riducendolo con il rischio di effetti indesiderati anche seri. Ecco perché accade e quali sono i medicinali che non vanno d’accordo con il pompelmo.

Da oltre 30 anni è noto che il pompelmo – consumato come frutto, succo o anche sotto forma di marmellata – può interferire con l’effetto di alcuni farmaci. La scoperta fu del tutto casuale, alla fine degli anni ’80, quando un gruppo di ricercatori stava studiando l’interazione tra alcol e un farmaco per la pressione (la felodipina): per mascherare il gusto dell’alcol, usarono succo di pompelmo, scoprendo così l’effetto inatteso. Da allora sono stati studiati i meccanismi di questa interazione e l’elenco dei farmaci coinvolti si è allungato, includendo medicinali per il colesterolo, il cuore, la depressione, l’allergia e molti altri. Per chi prende farmaci, è meglio quindi fare attenzione: consumare pompelmo potrebbe in alcuni casi portare a effetti indesiderati, anche gravi. Vediamo perché si verificano queste interazioni e quali sono i farmaci più a rischio.
Torna all'inizioPerché si parla di interazioni?
Un frutto come il pompelmo non va sempre d'accordo con i farmaci. Ma come mai? Alcune sostanze presenti nel pompelmo possono alterare il modo in cui il farmaco viene assorbito e trasformato nel nostro organismo. Vediamo come avvengono queste interazioni e per quale motivo gli effetti non sono sempre uguali.
Come il pompelmo interferisce con i farmaci
Quando si parla di interazioni tra pompelmo e farmaci, i meccanismi coinvolti sono principalmente due, come spiegato anche dall’agenzia americana per i farmaci e gli alimenti (FDA):
- Il primo è legato a delle sostanze chiamate furanocumarine, che possono bloccare un importante enzima (citocromo P450 3A4 detto anche CYP3A4) presente nell’intestino e nel fegato. Questo enzima serve a “smaltire” molti farmaci (si stima circa la metà): se viene bloccato a livello intestinale, una maggiore quantità di farmaco resta attiva nel corpo e per più tempo, con il rischio di un sovradosaggio e di effetti indesiderati.
- Il secondo coinvolge altre sostanze del pompelmo, come alcuni flavonoidi (per esempio naringina ed esperidina), che bloccherebbero l’azione di un trasportatore (chiamato OATP1A2) ostacolando l’assorbimento del farmaco nell’intestino. In questo caso, il problema è opposto: il farmaco entra meno nel sangue e può risultare meno efficace.
Alcuni studi suggeriscono anche un terzo meccanismo: il pompelmo potrebbe bloccare un’altra proteina (glicoproteina P) che serve a espellere il farmaco, aumentando così la quantità di farmaco in circolo.
Gli effetti non sono uguali per tutti
Insomma, abbiamo capito che, se si prendono farmaci, bere o mangiare pompelmo può rappresentare un rischio. Ma quanto grave? Non c’è un’unica risposta: non tutte le interazioni si manifestano concretamente e non sempre provocano sintomi evidenti. Spesso l’entità dell’effetto è difficile da prevedere perché dipende da diversi fattori. Vediamoli insieme:
- La persona: la quantità dell’enzima CYP3A4 presente nell’intestino varia da individuo a individuo. Alcune persone ne hanno poco, altre molto: proprio queste ultime sembrano più a rischio di interazione. Inoltre, gli anziani sono in genere più a rischio, sia perché prendono più farmaci, sia perché sono più sensibili agli effetti indesiderati.
- Il pompelmo: la quantità e la frequenza di consumo incidono. In genere, un consumo abituale ne aumenta l’effetto, ma in alcuni casi basta anche solo un frutto o un bicchiere di succo. Anche la varietà, il grado di maturazione, il tipo di conservazione e il modo in cui viene consumato (fresco, essiccato, spremuto) possono fare la differenza.
- Il momento di consumo del pompelmo: non è facile stabilire con precisione per quanto tempo il pompelmo può interferire con un farmaco e quanto sia necessario attendere dopo averlo consumato per evitare problemi. Se l’interazione riguarda il trasportatore OATP1A2, l’effetto è breve, dura circa 2-4 ore. Ma se viene coinvolto l’enzima CYP3A4, l’effetto può prolungarsi oltre le 24 ore, perché il pompelmo lo blocca in modo irreversibile e il corpo ha bisogno di tempo per produrlo di nuovo.
- Il farmaco: i farmaci da prendere per bocca (come compresse, capsule o sciroppi) sono quelli più interessati dalle interazioni con il pompelmo perché queste avvengono principalmente nell’intestino, dove questi farmaci vengono assorbiti. Anche la quantità di farmaco presa influisce sull’entità del fenomeno. È bene sottolineare che però il pompelmo non è un problema per tutti i farmaci. Vediamo quali sono i farmaci che non vanno d’accordo con il pompelmo.
Quali farmaci non vanno bene con il pompelmo?
Ad oggi sono noti almeno 85 farmaci che possono interagire con il pompelmo. Vediamo gli esempi principali.
Pompelmo e farmaci per l’ipertensione e per il cuore
Dopo la prima scoperta di un’interazione tra farmaci e pompelmo, avvenuta con la felodipina, un farmaco per la pressione, l’elenco degli antiipertensivi potenzialmente coinvolti si è progressivamente allungato. Ma anche alcuni farmaci per il cuore, come quelli usati per trattare le aritmie – ad esempio l’amiodarone – possono interagire con il pompelmo.
Esempi di farmaci | Possibili effetti dell’interazione con pompelmo |
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Nifedipina (Adalat Crono, Coral), amlodipina (Norvasc, Losedin), felodipina (Prevex), lacidipina (Lacirex, Lacidip), lercanidipina (Lercadip, Zanedip), nimodipina (Iskidrop), manidipina (Iperten), verapamil (Isoptin). | Vertigini, abbassamento della pressione, cefalea, gambe e mani gonfie, svenimento, problemi cardiaci. |
Amiodarone (Cordarone), dronedarone (Multaq). | Aritmie, pressione bassa, peggioramento dello scompenso cardiaco, torsione di punta. |
Pompelmo e farmaci per il colesterolo
Il pompelmo può interagire con alcune delle statine più comuni, usate per abbassare il colesterolo, aumentando la quantità di farmaco nel sangue. Questo può facilitare la comparsa di effetti indesiderati, in particolare dolori e danni muscolari. Nei foglietti illustrativi si raccomanda di evitare del tutto il pompelmo (ad esempio con la simvastatina) o di non superarne un certo consumo: per l’atorvastatina, ad esempio, si consiglia di restare sotto i due bicchieri di succo al giorno. Non tutte le statine però danno problemi: pravastatina, rosuvastatina e fluvastatina non sembrano interagire con il pompelmo. Questo dimostra che, anche all’interno della stessa classe di farmaci, il rischio di interazione può variare. Se si desidera continuare a includere il pompelmo nella dieta, può essere utile parlarne con il medico, che potrebbe valutare un’alternativa di farmaco più sicura, con la stessa funzione ma minori rischi di interazione.
Esempi di farmaci | Possibili effetti dell’interazione con pompelmo |
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Atorvastatina (Torvast, Torastins, Omegastatin, Totalip), lovastatina (Lovinacor, Rextat, Tavacor), simvastatina (Sivastin, Zocor, Liponorm). | Dolori e danni ai muscoli, cefalea. |
Pompelmo e farmaci anticoagulanti e antiaggreganti
Il pompelmo può interagire con l’azione di alcuni anticoagulanti, quei farmaci che aiutano a prevenire la formazione di coaguli (grumi) nel sangue come rivaroxaban o warfarin. Bisogna fare attenzione anche con alcuni antiaggreganti o antipiastrinici come clopidogrel o ticagrelor che sono usati nella prevenzione di infarto e ictus.
Esempi di farmaci | Possibili effetti dell’interazione con pompelmo |
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Rivaroxaban (Xarelto), apixaban (Eliquis) warfarin (Coumadin) | Sanguinamenti anche gravi. |
Clopidogrel (Plavix). | Minore efficacia protettiva e rischio di formazione trombi. |
Ticagrelor (Brilique) | Sanguinamenti gastrointestinali o renali. |
Pompelmo e farmaci antidepressivi
Alcuni farmaci usati per la depressione possono dare effetti collaterali con maggiore facilità se si consuma pompelmo. Ecco qualche esempio.
Esempi di farmaci | Possibili effetti dell’interazione con pompelmo |
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Sertralina (Zoloft). | Vertigini, sonnolenza, alterazioni dell'umore. |
Fluvoxamina (Fevarin, Dumirox) | Alterazioni dell'umore. |
Pompelmo e farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale
Oltre ad alcuni antidepressivi citati sopra, anche altri farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale, non vanno bene con il pompelmo. Si tratta di medicinali molto diversi tra loro, con effetti e usi differenti. Ad esempio bisogna fare attenzione con alcune benzodiazepine (come diazepam e triazolam), l’antitussivo destrometorfano, alcuni antidolorifici oppiacei (come fentanil e ossicodone), la quetiapina usata per disturbi della personalità o l’antiepilettico carbamazepina.
Esempi di farmaci | Possibili effetti dell’interazione con pompelmo |
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Diazepam (Vatran, Valium), triazolam (Halcion, Songar). | Sedazione, confusione, vertigini, debolezza, deficit cognitivo e motorio. |
Destrometorfano (Bronchenolo tosse, Vicks Tosse Sedativo, Bisolvon Tosse sedativo). | Allucinazioni, sonnolenza. |
Fentanil (Effentora, Dogetic), ossicodone (contenuto in Targin, Depalgos). | Effetti sul sistema nervoso centrale e sulla respirazione, pressione alta, palpitazioni e rigidità muscolare. |
Quetiapina (Quetamed, Seroquel). | Vertigini, sonnolenza, danni e disfunzioni al cuore. |
Carbamazepina (Tegretol). | Stanchezza, scarsa coordinazione nei movimenti. |
Pompelmo e altri farmaci
Ci sono poi altri farmaci, alcuni di uso comune, per cui è bene fare attenzione al consumo di pompelmo. Nella tabella alcuni esempi.
Esempi di farmaci | Possibili effetti dell’interazione con pompelmo |
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Alcuni cortisonici (usati ad esempio per malattie croniche intestinali o reumatologiche o allergiche): budesonide (Intesticort, Entocir, Cortiment), metilprednisolone (Medrol). | Disturbi neuropsichici, squilibri dei liquidi e dei sali minerali, pressione alta, glicemia alta e sindrome di Cushing. |
La colchicina usata per la gotta. | Diarrea, eccesso di acidi, febbre, alterazione dei globuli bianchi, danni al midollo osseo, collasso cardiovascolare e pressione bassa. |
L’antinausea domperidone (Peridon, Motilium). | Problemi cardiaci anche gravi. |
Gli antistaminici fexofenadina (Fexallegra, Telfast), bilastina (Robilas, Ayrinal). | Minore efficacia con diminuzione del controllo dei sintomi allergici. |
Farmaci per la disfunzione erettile: sildenafil (Viagra), vardenafil (Levitra), tadalafil (Cialis). | Abbassamento della pressione. |
Estrogeni: etinilestradiolo (contenuto in alcune pillole come Fedra o Brilleve), estradiolo (contenuto in farmaci per la TOS come Angeliq, Progynova). | Eventi tromboembolici, sanguinamenti. |
Diversi antitumorali come axitinib, bosutinib, brigatinib, cabozanitinib, ceritinib, crizotinib, dasatinib, erlotinib, everolimus, lapatinib, nilotinib, pazopanib, sunitinib. | Rischio di effetti indesiderati diversi tra cui disturbi visivi, diarrea, vomito, rash cutaneo, danni a cuore, fegato, midollo osseo, reni. |
Alcuni immunosoppressori (farmaci usati nella prevenzione del rigetto d'organo o per alcune malattie autoimmuni): ciclosporina (Ciqorin, Sandimmun), tacrolimus (Prograf), sirolimus (Rapamune). | Rischio di effetti indesiderati diversi tra cui diarrea, debolezza, glicemia alta, danno renale o al midollo osseo. |
Cosa fare se assumi farmaci e consumi pompelmo?
Come abbiamo visto usare alcuni farmaci e mangiare pompelmo o bere il suo succo potrebbe dare dei problemi. Ma cosa fare se lo consumiamo regolarmente, o anche solo ogni tanto, e dobbiamo prendere dei medicinali?
- Chiedere al medico o al farmacista se il pompelmo può interferire con i farmaci in uso. In molti casi non ci sono controindicazioni, in altri casi il consumo moderato potrebbe essere tollerato, ma è sempre importante valutarlo con un professionista sanitario.
- Leggere attentamente il foglietto illustrativo dei farmaci,in particolare la sezione “Cosa devi sapere prima di assumere questo medicinale” dove può essere indicato di evitare o limitare il consumo di pompelmo. È possibile anche controllare se il farmaco è metabolizzato dal citocromo P450 3A4 o coinvolge trasportatori come OATP1A2 o glicoproteina P: sono segnali di una possibile interazione. Queste informazioni si trovano in genere nel foglietto illustrativo o nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto disponibili sul sito dell’agenzia italiana del farmaco o tramite la nostra banca dati sui farmaci.
- Se proprio si deve evitare di consumare pompelmo insieme ai medicinali, verificarne la presenza negli alimenti, leggendo le etichette di succhi, bevande, marmellate o integratori: anche piccole quantità possono interferire.
- Segnalare al medico o al farmacista eventuali effetti collaterali o un peggioramento dei sintomi: potrebbero essere legati a un'interazione con il pompelmo.
Queste precauzioni non valgono solo per il pompelmo, ma anche per altri frutti che contengono sostanze simili e possono avere effetti analoghi. Si tratta ad esempio di arance di Siviglia (spesso utilizzate per preparare la marmellata di arance), pomelo e tangelo (un incrocio tra mandarini e pompelmi).
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