Biologico o convenzionale? Scopri le differenze
I prodotti biologici che arrivano sugli scaffali dei negozi contengono meno residui di pesticidi, ma anche quelli convenzionali sono sempre nei limiti di legge. La qualità nutrizionale è praticamente identica nei due gruppi. L’inchiesta a Roma e Milano su fragole e pomodori freschi e in conserva.
- di
- Simona Ovadia

Molti consumatori pensano che i prodotti biologici siano più sani e sicuri e abbiano in generale una qualità superiore rispetto a quelli convenzionali. È davvero così? Gli studi in questo campo sono moltissimi e alcuni dimostrano una presenza maggiore di nutrienti nei vegetali biologici. Non tutti, però, giungono alle stesse conclusioni e soprattutto si tratta di analisi “in campo”, che non rappresentano ciò che acquistano i consumatori ogni giorno nei negozi e nei supermercati. Per rispondere a queste domande, con dati provenienti da prodotti “reali”, in vendita nei negozi di casa nostra, abbiamo analizzato e messo a confronto 32 prodotti ortofrutticoli freschi e 16 in conserva biologici e non, acquistati in diversi punti vendita di Milano e Roma.
Alla pari per valore nutritivo e aspetto
I risultati dei nostri controlli di laboratorio non danno un’indicazione netta a favore del biologico: evidentemente le variabili in gioco sono molte e non basta la certificazione in etichetta per garantire sempre la superiorità dell’alimento. Ad esempio, per quanto riguarda la presenza di nutrienti (vitamine, Sali minerali, antiossidanti…), non sempre i campioni biologici sono migliori, anzi: ci sono casi in cui sono proprio i campioni convenzionali a essere leggermente meglio. Le differenze dipendono dai singoli prodotti. Stesso discorso per l’aspetto: globalmente tra la frutta e verdura biologica e quella convenzionale che abbiamo acquistato non abbiamo riscontrato differenze.
Bio con meno residui
Per quanto riguarda la presenza di residui di agrofarmaci, i cosiddetti pesticidi, i campioni biologici sono quasi sempre a residuo zero mentre quelli convenzionali no. Però non è sempre detto: abbiamo trovato eccezioni da entrambe le parti. In generale, comunque, la situazione è buona anche nei campioni convenzionali: non abbiamo trovato sostanze non autorizzate e i valori dei residui riscontrati nei prodotti sono sempre ampiamente entro i limiti di legge, tali da non destare preoccupazione. La legge in vigore, infatti, oltre a stabilire soglie cautelative obbliga anche a utilizzare solo determinati agrofarmaci autorizzati perché sicuri per i consumatori.