Fattori da considerare per l'acquisto del gasatore
Nonostante il costo annuo dell’acqua resa frizzante con il gasatore possa superare quello dell’acqua in bottiglia, sei orientato all’acquisto dell’apparecchio per gli indiscutibili vantaggi ambientali e per non dover più fare fatica nel trasporto di pesanti casse? Ma quali sono i fattori che è bene considerare?
Ecco qualche consiglio utile per indirizzarti nella scelta.
Dimensioni
I gasatori sono apparecchi piccoli ma un po' ingombranti perché devono essere tenuti pronti all’uso sul bancone della cucina e si sviluppano principalmente in altezza (circa 40 cm) quindi non possono stare su un ripiano, anche perché diventerebbe scomodo inserire ed estrarre la bottiglia da gasare.
Pesano in media meno di 3 kg, compresi di bombola, e sono larghi e profondi una quindicina di cm.
Non hanno bisogno di corrente elettrica per funzionare, quindi non serve avere una presa a disposizione, mentre è comodo averli vicino al rubinetto dove si riempie la bottiglia.
Bottiglie
Le bottiglie sono specifiche di ciascuna marca e/o modello per potersi fissare all’apparecchio. In genere sono in plastica, più resistenti ed economiche, ma meno belle da mettere in tavola; in qualche caso sono in vetro, esteticamente più gradevoli, ma fragili e più costose.
Le bottiglie possono avere anche diverse capacità, da 600 ml ad 1 litro e risulta quindi importante valutare questa differenza in base ai vostri consumi: a seconda che l’acqua gasata venga bevuta solo da una persona o dall’intera famiglia, potrebbe essere necessario riempire più volte per ogni pasto la bottiglia se è troppo piccola oppure rischiare di avanzare acqua che si sgaserà rimanendo lì se è troppo grande.
Non tutte possono essere lavate in lavastoviglie, occorre verificare le indicazioni del produttore e vanno sostituite periodicamente alla data di scadenza indicata sulla confezione perché sono sottoposte a pressione ed usura e potrebbero danneggiarsi. Il numero di bottiglie incluse, va ad influire sul costo annuo, alcuni produttori ne inseriscono già 2 nella confezione.
Ricariche
Quasi tutti i gasatori funzionano con bombole di anidride carbonica alimentare da 425 g. Anche se le bombole sono di marche diverse da quella del gasatore, sono compatibili se l'aggancio è lo stesso. Cambiare marca e canale di acquisto della ricarica può fare la differenza in termini economici, grazie alla crescente concorrenza. Una pratica che i produttori scoraggiano, imponendo l’uso di ricariche originali, pena la perdita della garanzia, un divieto però che non ha alcun valore legale: infatti non perde la garanzia chi utilizza ricariche compatibili, a meno che non sia proprio l’uso della ricarica a provocare un problema all’apparecchio
Come per altri apparecchi, ad esempio stampanti, spazzolini, o macchine del caffè, il costo preponderante è dato dalla parte consumabile: toner, testine, capsule e bombole costano in un anno molto di più di quanto abbiamo pagato l’apparecchio stesso. E come per altri consumabili, anche le bombole di CO2 alimentare iniziano ad avere un loro mercato.
Le bombole, sono cilindri di acciaio, sigillati sotto pressione con una valvola per collegarsi agli apparecchi. Contengono anidride carbonica (CO2) ad uso alimentare, un gas non infiammabile, incolore e inodore che viene liquefatto e inserito nelle bombole e si ricaricano come vuoto a rendere: per ritirare i cilindri pieni, bisogna restituire quelli vuoti al centro di ricarica dove vengono controllati, revisionati, ricaricati e sigillati per essere rimessi in vendita.
La durata di una bombola, cioè quanti litri di acqua è in grado di gasare, dipende da diversi fattori come ad esempio la temperatura dell'acqua (più fredda è meno gas si consuma) e il livello di gasatura desiderato, che può essere scelto di volta in volta, esercitando una maggiore o minore pressione sul pulsante dell’apparecchio. Per questo i produttori non dichiarano una durata fissa, ma un massimo “fino a 80 litri”.