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Pane: prezzi "lievitati" di oltre il 50% in 10 anni. Napoli è la città dove costa meno, Bolzano la più cara

Al supermercato o in panetteria, lievita il prezzo del pane. In 10 anni sono schizzati di oltre il 50% i prezzi di panini e pagnotte a base di grano tenero. L'analisi Altroconsumo in 134 punti vendita in 10 città italiane mostra una situazione piuttosto diversificata: Bolzano è la città dove il pane costa in media di più (oltre 5 euro), Napoli la più economica (3 euro/kg). La grande distribuzione permette di risparmiare circa il 30% rispetto ai panifici.

  • contributo tecnico di
  • Alessandra Rivolta
25 novembre 2022
  • contributo tecnico di
  • Alessandra Rivolta
Prezzi pane al kg 2022

Ben prima dell'impennata dell'inflazione degli ultimi mesi, c'è un prodotto che ha iniziato a registrare aumenti significativi negli ultimi 10 anni: il pane. Un processo che abbiamo iniziato a monitorare nel 2012 e che negli ultimi tempi si è intensificato, rendendo piuttosto evidenti le differenze sia nei panifici che nei supermercati. La pandemia ha poi giocato un ruolo chiave in questo contesto, perché ha portato a un'ulteriore flessione dei consumi di pane, già in calo rispetto agli anni precedenti e rispetto agli altri paesi europei. Durante i mesi di lockdown, infatti, i consumatori hanno dato priorità a prodotti a lunga conservazione come i sostituti del pane (come cracker, grissini...) per limitare l'accesso ai punti vendita. Nonostante l'incremento dei consumi, questi prodotti rappresentano ancora una quota minoritaria e sono ancora ben lontani dal sostituire il classico panino. 

L'analisi prezzi in 134 punti vendita di 10 città

Per capire quanto è cresciuto il prezzo del pane, a ottobre 2022 abbiamo analizzato la situazione in 10 città italiane: Bari, Bolzano, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma e Torino. In totale abbiamo raccolto 802 prezzi in 134 punti vendita tra panetterie, supermercati e ipermercati.

Prezzo pane al kg 2022 

Grano duro tra i più cari, integrale sempre più diffuso

Come cambia il prezzo a seconda della tipologia di pane? Nella nostra analisi abbiamo esaminato il costo del pane di farina di grano tenero, grano duro e integrale.

  • Pane di grano tenero (4,22 euro/kg)
    Il prezzo medio di un chilo di pane di grano tenero è di 4,22 euro in panetterie e supermercati. Il riferimento è al prodotto più economico nel singolo punto vendita visitato. Se consideriamo una quantità di 80 grammi di pane al giorno, perciò, in un anno ogni persona spenderà in media 123 euro. La spesa andrà moltiplicata per i componenti del nucleo familiare: una famiglia di quattro persone, perciò, dovrà mettere in conto una spesa annuale di quasi 500 euro. Anche la città fa la differenza: come è evidente dal grafico, tra le città considerate c'è un forte divario tra la città dove il pane costa di più (Bolzano) e quello dove è più economico (Napoli).
  • Pane di grano duro (4,86 euro/chilo)
    Nel nostro monitoraggio abbiamo rilevato anche i prezzi del pane con farina di grano duro, generalmente più costoso. In questo caso il prezzo medio è di 4,86 euro al chilo: rispetto al pane di grano tenero, si spende in media il 15% in più
  • Pane integrale (5,02 euro/kg)
    Il pane integrale continua a guadagnare il consenso dei consumatori, come dimostra anche la sua diffusione. Nel nostro monitoraggio lo abbiamo trovato nella quasi totalità (96%) dei punti vendita visituati. Il pane integrale è però generalmente più caro del 19% rispetto a quello di grano tenero, 5,02 euro contro 4,22 euro al chilo. Anche se tendenzialmente quello integrale è più costoso di quello di grano duro, ci sono delle eccezioni (come Bolzano, Firenze, Napoli e Torino). 

Se il tipo di farina utilizzato incide sul prezzo finale, non si può dire lo stesso del formato. Non abbiamo infatti riscontrato differenze sostanziali tra il prezzo medio al chilo di panini (4,48 euro) e pagnotte (4,46 euro).

Al supermercato si risparmia circa il 30%

Il cambio delle abitudini di acquisto degli italiani è evidente anche se si osserva la crescita della quota di chi acquista pane al supermercato, a discapito degli acquisti in panetteria. Il 2022 è l'anno del sorpasso: il 43,5% degli italiani compra il pane nei supermercati, ipermercati e discount (la grande distribuzione), mentre il 43,1% preferisce le tradizionali panetterie. Ciò che rimane (il 13%) è la quota che si riferisce al canale della ristorazione (dati Cerved per AIBI) . Ma esiste una sostanziale differenza di prezzo tra i canali di vendita?

Quanto si risparmia acquistando il pane nella grande distribuzione

Come è evidente dalla tabella, il canale scelto per acquistare il pane è un altro elemento che determina il prezzo. Nella grande distribuzione, quindi la rete che include supermercati, ipermercati e discount, il pane costa circa il 30% in meno rispetto alle panetterie.

Tipologia di pane In panetteria
(euro/kg)
Nella grande distribuzione
(euro/kg)
Risparmio acquistando il pane nella GD
Pane di farina di grano tenero 4,66 3,64 28%
Pane di farina di grano duro 5,39 4,25 27%
Pane integrale 5,59 4,24 32%
Baguette 5.36 3.57 50%

Artigianale o semilavorato, la produzione incide

Abbiamo anche aggiunto al confronto un formato di pane piuttosto diffuso e spesso presente nelle diverse tipologie di punto vendita: la baguette. Il prezzo medio di questo prodotto è di 4,57 euro al chilo, ma è anche quello che presenta la differenza maggiore tra i prezzi applicati dai supermercati (dove si può risparmiare anche il 50%) e quello delle panetterie. Dietro questa differenza di prezzo c'è anche la diversa modalità di produzione: soprattutto nella grande distribuzione, le baguette possono essere realizzate a partire da prodotti semilavorati (a volte surgelati), poi terminati di cuocere e confezionati nel punto vendita.

In 10 anni i prezzi sono lievitati in media del 57%

Il prezzo del pane fresco ha poi subito variazioni importanti anche rispetto agli anni passati. Se mettiamo a confronto il prezzo medio del pane di grano tenero, non si può non notare che rispetto a 10 anni fa è aumentato del 57%. Nel 2012, infatti, in media avremmo speso 2,69 euro, oggi arriviamo a 4,22 euro al chilo. La differenza risulta piuttosto marcata anche rispetto al 2017, quando un chilo di pane ci costava 3,17 euro.

Come cambiano i prezzi dal 2012 al 2022: il dettaglio degli aumenti città per città
Città Prezzo medio al chilo
(in euro)
Aumento % dal 2012
(10 anni)
Aumento % dal 2017
(5 anni)
2012 2017 2022
Milano 3,94 3,96 4,85 23% 22%
Padova 2,97 3,55 4,83 63% 36%
Roma 2,66 2,93 4,05 52% 38%
Palermo 2,48 2,92 3,87 56% 33%
Torino 2,44 3,21 3,48 43% 8%
Bari 2,4 2,53 3,94 64% 56%
Firenze 2,04 2,59 3,72 82% 44%
Napoli 1,7 2,04 3,05 79% 50%

Dal monitoraggio emerge una situazione piuttosto omogenea, dove gli aumenti si registrano da Nord a Sud e in manitera trasversale nelle diverse tipologie di punti vendita. In alcune città l'aumento risulta più marcato: Firenze, per esempio, è la città dove i rincari sono più evidenti. Negli ultimi 10 anni un chilo di pane è passato da 2,04 euro al kg del 2012 ai 3,72 euro al kg, registrando un aumento dell'82%. Seguono Napoli (+79%), Bari (+64%) e Padova (+63%).

Diversi i canali vendita, analoghi gli aumenti

Se in passato i rincari erano più evidenti nei supermercati, ora gli aumenti sono sostanzialmente allineati tra i diversi canali: dal 2017 sono cresciuti allo stesso modo sia i prezzi della grande distribuzione (+35%) che quelli di panifici e panetterie (+32%).

Tipologia di punto vendita Prezzo al chilo in euro (pane grano tenero)  Aumento % dal 2012
(10 anni)
 Aumento % dal 2017
(5 anni)
2012 2017 2022
Grande distribuzione 1,96 2,69 3,64 86% 35%
Panetterie 2,95 3,52 4,66 58% 32%

Leggi anche il nostro speciale sul caro-vita e l’inflazione.