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Gomme 4 stagioni o doppio treno estivo-invernale? Ecco la risposta dei test 2025

Vale davvero la pena smettere di cambiare gomme due volte l’anno? I test 2025 di Altroconsumo con ADAC dimostrano che se usi l'auto soprattutto in città e su percorsi misti, in termini di sicurezza, durata e sostenibilità, la scelta di un solo pneumatico all-season si rivela oggi sicura e conveniente. Ecco perché, quali sono i modelli da comprare, quelli da evitare e in quali casi invece è meglio affidarsi alle gomme estive o invernali.

Con il contributo esperto di:
articolo di:
10 ottobre 2025
Pneumatico 4 stagioni visto da vicino

Chi percorre pochi chilometri all’anno o guida soprattutto in città può ormai scegliere con fiducia un buon treno di pneumatici all-season: i test 2025 di Altroconsumo e ADAC dimostrano che i migliori modelli garantiscono oggi prestazioni di sicurezza comparabili agli specialisti stagionali.

Tuttavia, chi usa spesso l’auto in autostrada d’estate o affronta la montagna d’inverno deve ancora preferire gomme dedicate; in particolare, nei confronti delle gomme estive, quelle 4 stagioni presentano in genere una maggiore usura e spazi di frenata più lunghi.

Attenzione però: il test su 16 modelli (misura 225/45 R17) mostra che solo alcuni all-season riescono a bilanciare sicurezza, durata e impatto ambientale. La risposta, quindi, dipende dal tuo stile di guida: non sempre “una gomma per tutto l’anno” è la soluzione migliore, ma per molti può esserlo davvero.

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Prestazioni a confronto: come fonzionano i test Altroconsumo-ADAC

Gli pneumatici all-season devono affrontare una sfida complessa: comportarsi come gomme estive a 50°C e come invernali a -15°C. Per valutarli, Altroconsumo (assieme al consorzio ADAC-ICRT) ha testato 16 modelli su una Volkswagen Golf VIII, confrontandoli direttamente con pneumatici stagionali di riferimento.

Le prove hanno analizzato la sicurezza di guida su asciutto, bagnato, neve e ghiaccio, includendo frenata, maneggevolezza e resistenza all’aquaplaning. A queste si aggiungono i test su durata, consumo, rumorosità e impatto ambientale.

Solo due modelli hanno ottenuto il giudizio complessivo “buono”: Pirelli Cinturato All Season SF 3 e Goodyear Vector 4Seasons Gen-3, seguiti da Continental, Bridgestone e Michelin con valutazioni positive. Quattro pneumatici, invece, sono stati classificati “scarsi”.

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Sicurezza su strada: le distanze di frenata che fanno la differenza

Le prove di frenata hanno rivelato differenze significative, spesso decisive per la sicurezza.

  • Su asciutto, tra il migliore e il peggiore ci sono circa 7,5 metri di differenza: quando il Pirelli (il migliore) si ferma, il Barum (il peggiore)viaggia ancora a 40 km/h.
  • Su bagnato, il divario cresce a 11,5 metri, con un impatto residuo di oltre 40 km/h: qui si vede il vantaggio dei modelli di qualità.
  • Su neve, il Pirelli arresta quasi del tutto la vettura, mentre il Petlas lascia ancora 16 km/h di velocità residua, una differenza che può determinare un incidente.
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Durata e sostenibilità: sicurezza e ambiente non sempre vanno d’accordo

Le gomme migliori riescono oggi a combinare sicurezza e durata, ma non è un risultato scontato. In genere, le prestazioni su bagnato o neve si ottengono a scapito del chilometraggio.

I cinque modelli di punta (Pirelli, Goodyear, Continental, Bridgestone e Michelin) riescono invece a mantenere buoni livelli di sicurezza e lunga durata, con un impatto ambientale ridotto. Al contrario, i modelli peggiori, pur durando di più, mostrano carenze gravi di aderenza e frenata: risparmiare all’acquisto significa rischiare molto di più sulla strada.

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I migliori All Season del 2025: equilibrio tra sicurezza e convenienza

Vediamo più da vicino i modelli che si sono distinti, dimostrando di saper bilanciare efficacemente sicurezza e sostenibilità:

  • Pirelli Cinturato All Season SF 3: si è distinto come il migliore sull'asciutto e ha convinto pienamente sul bagnato, ottenendo il miglior rating in questo criterio. Offre un'ottima precisione e riserve al limite. Le sue uniche debolezze si riscontrano su strade invernali, dove ottiene un voto solo "soddisfacente". Dal punto di vista ambientale, vanta un elevato chilometraggio, bassa abrasione, peso ridotto e basso consumo di carburante. Risulta quindi Migliore del test e Scelta verde.
  • Goodyear Vector 4Seasons Gen-3: impressiona su strade invernali grazie a spazi di frenata brevi su neve e ghiaccio e una buona trazione, quasi raggiungendo un rating "buono" nell'maneggevolezza su neve. Le sue prestazioni sul bagnato sono buone. Mostra lievi debolezze sull'asciutto in termini di feedback dello sterzo, ma offre comunque buone riserve di sicurezza. Il bilancio ambientale è quasi "molto buono", con chilometraggio molto elevato, abrasione molto bassa, peso e consumo di carburante buoni. Risulta quindi Migliore del test, Miglior acquisto e Scelta verde.

Entrambi sono classificati come Migliore del test e Scelta verde, ideali per chi guida in modo regolare, in città o su percorsi misti.

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Gli pneumatici da evitare: sicurezza sotto la soglia minima

Modelli come CST Medallion All Season ACP1, APlus AS909, Petlas Multi Action PT565 e Arivo Carlorful A/S ottengono risultati “scarsi”. Pur promettendo lunga durata o basso consumo, presentano gravi carenze di frenata e tenuta sul bagnato o su neve, rendendoli non sicuri. Il risparmio iniziale non giustifica il rischio.

È fondamentale ribadire: quando si scelgono gli pneumatici, la sicurezza deve essere la priorità assoluta, non il prezzo. I test hanno purtroppo evidenziato la presenza sul mercato di pneumatici che, sebbene possano costare meno o promettere un lungo chilometraggio, compromettono gravemente la sicurezza di guida. I seguenti quattro modelli sono stati classificati come "scarsi" e ne sconsigliamo vivamente l'acquisto per la vostra sicurezza:

  • CST Medallion All Season ACP1. Prestazioni complessivamente "scarse" in termini di sicurezza, con gravi debolezze su strade invernali (maneggevolezza "scarso" e peggior risultato nella frenata su ghiaccio) e solo risultati "soddisfacenti" su asciutto e bagnato.
  • APlus AS909. Valutato "scarso" per la sicurezza di guida a causa di chiare debolezze sul bagnato (frenata "scarsa" e maneggevolezza "scarso" con grip molto basso). Anche su asciutto e inverno, le prestazioni sono solo sufficienti o soddisfacenti.
  • Petlas Multi Action PT565. Lo pneumatico più debole del test su strade invernali, con prestazioni "chiaramente inadeguate" nella frenata su neve e nell'maneggevolezza. Anche su asciutto e bagnato, non ha brillato, ottenendo al massimo un giudizio "soddisfacente".
  • Arivo Carlorful A/S. Classificato anch'esso "scarso" per la sicurezza di guida, mostrando gravi debolezze sul bagnato (frenata e maneggevolezza "scarsi" con grip molto basso) e prestazioni solo sufficienti su asciutto e soddisfacenti su inverno.

Questi modelli, pur potendo offrire un buon chilometraggio e un basso consumo di carburante in alcuni casi, lo fanno al prezzo di una sicurezza inaccettabile che può mettere a rischio la vostra incolumità.

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IL CONSIGLIO DELL'ESPERTO
Stefano Casiraghi - Ingegnere, esperto di automotive
In caso di necessità, è sempre consigliabile cambiare tutte e quattro le gomme contemporaneamente. Se per una qualche ragione se ne cambiano solo due, spesso si fa l'errore di montare quelle nuove sull’asse anteriore. In realtà, gli pneumatici con battistrada migliore andrebbero sempre montati sull’asse posteriore, anche nelle auto a trazione anteriore: così si mantiene la stabilità in curva e si riduce il rischio di sbandate. In più, controllare la pressione ogni tre mesi (e sempre prima di lunghi viaggi) può allungare la vita delle gomme e ridurre i consumi di carburante.