Consigli

Come fare la manutenzione dei pneumatici

Come si fa a capire quando è il momento di cambiare le gomme? Che cosa sono equilibratura, convergenza e rotazione? Lo sapevi che circolare con le gomme sgonfie può accelerarne l'usura anche del 40% e farti consumare più carburante? Consigli e procedure per avere pneumatici efficenti.

12 aprile 2023
Manutenzione degli pneumatici

Quando ci si mette in viaggio con l'auto, è importante avere una vettura davvero a posto dal punto di vista meccanico, ma è altrettanto importante controllare anche che i pneumatici siano in regola e in piena efficienza. Pneumatici sgonfi o battistrada usurati peggiorano la stabilità in curva e rendono il veicolo insicuro sul bagnato e in frenata.

Lo sapevi, ad esempio, che in particolari condizioni di asfalto bagnato lo spazio di frenata si può allungare del 30%? E che con un battistrada usurato questa distanza si può persino raddoppiare? Lo sapevi, poi, che i pneumatici troppo sgonfi (oltre a essere poco sicuri) fanno consumare anche molto più carburante?

Ecco che cosa occorre controllare e cosa devi sa sapere per avere sempre le gomme della tua auto in perfetta efficienza; ti diciamo come sono fatti, come si montano e quando è il momento giusto per sostituirli, e in più alcune curiosità e consigli sui tuoi pneumatici nuovi.

Anche scegliere le gomme giuste per l’auto è una decisione importante per la tua sicurezza e quella di chi è in macchina con te. Scopri tutti i dettagli da conoscere sui pneumatici estivi, invernali e per tutte le stagioni.

I vantaggi di tenere le gomme in buono stato

Semplicemente sono l'unico anello di contatto fra il veicolo e il manto stradale. Dalla loro condizione dipende il fattore sicurezza di una vettura: si va dalla tenuta al comfort di marcia, perché le sospensioni funzionano in stretto contatto con i pneumatici. Le coperture moderne, prima di finire sul mercato, devono superare test di standard qualitativo. Tuttavia, non è sufficiente la cura industriale del prodotto se, da quando le gomme vengono montate, il consumatore non gli dedica un minimo di attenzione. Le gomme di un'autovettura, anche quando sono correttamente bilanciate, non si usurano mai in modo uniforme. Sul loro stato di salute agiscono numerosi elementi: le frenate, il tipo di strada o le curve che possono produrre più usura su un lato piuttosto che sull'altro.

Fondamentale è tenere sempre sotto controllo la pressione del gonfiaggio (basta consultare il libretto di uso e manutenzione del veicolo, spesso sono riportate anche sul bordo della portiera del guidatore). Fatelo almeno una volta la mese, prima e dopo un viaggio o una lunga sosta in garage. Ci vogliono solo pochi minuti, ma é tempo ben speso.

Se è eccessiva, può provocare un'usura anomala della parte centrale del battistrada, se è insufficiente produrrà un irregolare consumo sull'area esterna (spalla). Il gonfiaggio corretto, determinato anche dal carico della vettura, consente invece di preservare lo stato ottimale della gomma, e di viaggiare quindi in assoluta sicurezza. Il gonfiaggio sbagliato, statisticamente, può accelerare l'usura anche del 40%. Attenzione: il controllo della pressione va effettuato a temperatura ambiente, cioè con la vettura ferma da qualche ora, altrimenti i valori risulterebbero alterati. 

In caso di perdita di pressione di un pneumatico, fatelo esaminare da un tecnico specializzato. Occorre assicurarsi che il cappuccio della valvola sia al suo posto e magari chiuderlo a mano controllando il suo buono stato.

Alla giusta pressione consumi meno

Una corretta pressione del pneumatico consente non solo una maggiore sicurezza alla guida (in frenata e tenuta di strada), ma anche consumi di carburante ottimali. Una gomma a terra o una gomma con un valore di pressione inferiore a quella ottimale, consuma di più e riduce la durata della gomma stessa. Gli pneumatici perdono naturalmente pressione ogni 2 o 3 mesi (circa 0,2 bar) e ogni volta che si abbassa la temperatura di 10 gradi.

Tuttavia l'85% di tutte le perdite di pressione sono rappresentate da perdite "piccole", diluite nel tempo e quindi non facilmente e immediatamente identificabili. Assicurati di utilizzare il valore di pressione "autostrada" per il tuo veicolo quando percorrerai lunghe distanze o con carichi elevati. Ricordati che il consumo di carburante aumenta dell'1-2% ogni 0,2 bar sotto la pressione ottimale. Infine, qando scegli nuovi pneumatici, meglio orientarsi verso quelli con un'etichetta energetica A o B.

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Quando è il momento di sostituire i pneumatici?

Verifica regolarmente lo stato generale delle gomme della tua auto. Controlla il battistrada e i fianchi laterali visibili. Se la gomma e il cerchione sono danneggiati, per evitare una foratura meglio andare al più presto in officina o da un gommista per le necessarie verifiche. Questi controlli possono portare alla diagnosi di usura irregolare, dovuto molte volte a un difetto di convergenza. In questo bisogna farla riequilibrare da un'officina. Bolle o tagli che raggiungono la tela laterale, dovuti all'attrito contro il marciapiede, sono un motivo sufficiente per cambiare le gomme. Questi difetti possono provocare uno scoppio del pneumatico - specie con il riscaldamento provocato dai viaggi in autostrada - mettendo a rischio la sicurezza. Più difficili da verificare, ma ugualmente importanti, sono le bolle o i tagli nel lato interno. Chiedi aiuto a un'officina. Ci sono alcuni difetti che possono essere sistemati, soprattutto i danni nel battistrada.

Oltre a queste situazioni, quando il battistrada arriva a una profondità limite di 3 mm è giunto il momento di cambiare le gomme. Il Codice della strada indica come limite 1,6 mm, al di sotto si è passibili di sanzioni.

Montaggio, equilibratura convergenza e rotazione

Si consiglia di far svolgere questa operazione da un tecnico specializzato. Se il battistrada presenta un'usura non omogenea o irregolare, fate verificare l'equilibratura delle ruote. L'equilibratura dovrebbe essere verificata ogni 10 mila km nel caso di un normale utilizzo dell'autovettura, ogni 5000 km se si tratta di un'auto sportiva. Una buca presa in velocità, anche se non danneggia visibilmente il cerchio e la gomma, potrebbe spostare di qualche millimetro la regolazione della convergenza. L'auto non fa rumori e non ha un comportamento anomalo, ma il battistrada si consuma rapidamente e in maniera spesso disomogenea.

Basta fare una semplice prova: percorrete un rettilineo piano, levate le mani dal volante e osservate se la macchina procede in maniera rettilinea o tende a spostarsi sui lati della carreggiata. Se ciò accade è il momento di passare dal gommista per regolare il tutto, anche perché, nelle situazioni più critiche, può esserci anche uno sfilacciamento del pneumatico causato dal surriscaldamento dovuto all'attrito anomalo.

Se l'usura dei pneumatici è regolare (con le sole differenze dovute ai diversi carichi trasportati), non è strettamente vincolante effettuare la rotazione dei pneumatici.

L'eventuale scambio dei pneumatici fra gli assi (senza incrociarli) rende comunque uniforme il loro consumo e favorisce la sostituzione dell'intero treno di gomme; tutto ciò garantisce un comportamento stradale più equilibrato e quindi sicuro.

Lo scambio va fatto a intervalli regolari e a percorrenze di 15.000/20.000 Km in caso di usura regolare. Più frequente in caso di usi particolari (sovraccarichi).

In caso di sostituzione delle due ruote anteriori per usura, è errato montare le gomme nuove sull'anteriore. Sostituendole è bene montare le nuove al retrotreno e passare le posteriori all'anteriore (solo se ancora in buone condizioni); tutto ciò serve per scongiurare il pericolo di instabilità della vettura data dalla differenza di aderenza.

Consigli e curiosità sui pneumatici nuovi

Con pneumatici nuovi, procedere a velocità moderata per circa 300 chilometri. In particolare per le coperture della classe H/V/W/Y/Z, limitare la velocità per i primi 50 chilometri (attenendosi anche dopo ai limiti del codice della strada). Dopo il montaggio, verificate la corretta chiusura dei bulloni delle ruote dopo circa 100 chilometri. Montando nuovi pneumatici, rispettate le prescrizioni della carta di circolazione, ricordando che il codice di velocità e l'indice di carico possono essere uguali o superiori a quelli indicati sul libretto del veicolo. In definitiva, evitate assolutamente:

  • l'uso improprio;
  • il sovraccarico (anche localizzato);
  • una pressione non idonea (sottopressione e sovrapressione);
  • una misura non idonea della copertura o del cerchio;
  • l'impiego di camere d'aria non idonee (ove ne sia previsto l'impiego);
  • l'impiego di camere d'aria con cerchi e pneumatici tubeless per ridurre le pressioni a caldo;
  • l'impiego di coperture con errati codici di velocità e indici di carico;
  • le riparazioni di coperture che presentino lesioni sui fianchi;
  • lo stazionamento su chiazze di olio, gasolio e solventi in genere;
  • l'utilizzo di sostanze a base di idrocarburi per la pulizia dei fianchi delle coperture;
  • l'uso prolungato di catene da neve su strade non innevatea.

Infine, sui pneumatici si possono ritrovare marchi aggiuntivi, cioè impressi dopo il processo di fabbricazione, in seguito al controllo di qualità. Se un marchio di questo tipo è presente lo si può trovare generalmente vicino alla scritta della marca o della dimensione del pneumatico.

La normativa attuale ammette soltanto indicazioni di tipo estetico, che non limitano le caratteristiche di utilizzo. I pneumatici che hanno queste imperfezioni sono contraddistinti dal marcaggio DA.

Non sono quindi ammessi pneumatici recanti diciture aggiuntive (ad esempio "vel. max 80 Km/h", "traino agricolo", ecc...) che limitino le caratteristiche di portata e velocità indicate negli indici.

Come è fatto un pneumatico?

Il pneumatico è costituito da materiali con caratteristiche molto diverse. La sua produzione richiede grande precisione e alta tecnologia.

  1. Battistrada. Area a contatto con la strada, che sopporta grandi sforzi. Deve essere resistente all'usura, non surriscaldarsi e raggiungere la giusta temperatura velocemente. Su strada bagnata il pneumatico deve disperdere acqua lungo le scanalature e mantenere l'aderenza.
  2. Struttura di rinforzo. Il primo strato è costituito da cavi in acciaio molto sottili e robusti, che garantisce la rigidità e la resistenza del pneumatico. Il telaio deve essere sufficientemente rigido per evitare che si deformi sotto sotto la spinta della forza centrifuga. Al contempo, deve essere flessibile per assorbire i colpi.
  3. Fianco. Protegge il pneumatico dagli impatti che causano danni alla struttura, per esempio gli urti contro il marciapiede e le buche sulla strada. La gomma dura collega il battistrada con il cerchione.
  4. Cerchietti. Servono a contenere il pneumatico sul cerchio anche a velocità elevate. Possono sopportare fino a 1.800 kg.

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