Energia, cosa succede se il fornitore dichiara fallimento?
Il caro energia non ha messo in ginocchio solo i consumatori: sono diversi i fornitori di energia operativi in ambito europeo che hanno dichiarato fallimento. Un problema che, solo in Italia, interessa almeno 500 mila utenti. Cosa succede in questi casi? La fornitura viene comunque garantita grazie al servizio di ultima istanza, ma la cosa migliore è valutare di cambiare subito operatore. Aderisci alla settima edizione del gruppo d'acquisto Abbassa la bolletta e assicurati un risparmio medio di 250 euro all'anno.

Quello del caro energia è un problema che non riguarda esclusivamente gli utenti finali, ma sta impattando anche sui fornitori. Su questo punto è recentemente intervenuta in un'interrogazione al Parlamento europeo Kadri Simson, commissaria Ue all'energia, portando all'attenzione i casi di default degli operatori. Nonostante non sia disponibile una panoramica completa, al momento sono 23 i casi di fornitori energetici falliti in ambito europeo, di cui sei sono in Italia (per un totale di circa 500 mila utenti coinvolti). La commissaria ha citato in primis il caso di Green Network, ma in realtà la situazione sembrerebbe essere più complessa. Stando a quanto riportato dal Quotidiano energia, i fornitori in default operativi in ambito italiano sarebbero in realtà 19: nove operatori di energia elettrica e 10 di gas.
Cosa succede quando un fornitore di energia fallisce
In caso di default, è bene precisare che la fornitura di energia al cliente finale viene comunque assicurata. Una volta ricevuta la comunicazione dal tuo provider, puoi però attivarti fin da subito per cambiare operatore o, in alternativa, ti verrà attivato automaticamente il cosiddetto servizio di ultima istanza. Si tratta di una fornitura che viene erogata allo scopo di garantire la fornitura di energia al cliente finale in tutte quelle situazioni di criticità nel quale potrebbe trovarsi a causa di una mancanza del fornitore. Su questo punto è stata la stessa commissaria europea Simson a chiedere chiarezza agli Stati membri sulle norme relative alla gestione dei sistemi di ultima istanza, in base a quanto previsto dalla Toolbox approvata a fine 2021.
Il tuo operatore è in default? Ecco cosa fare
Se il tuo fornitore è fallito, la prima cosa da fare è valutare subito un operatore alternativo. Aspettare l'attivazione del servizio di ultima istanza, infatti, significa spendere di più. Aderisci subito alla settima edizione del gruppo d'acquisto Abbassa la bolletta, negli anni scorsi oltre 500.000 famiglie hanno così risparmiato in media 250 euro all'anno.