Contatori luce e gas: sicuri che funzionino bene?

Dopo le polemiche sul web e le richieste di informazioni dei nostri soci, facciamo chiarezza sui contatori di luce e gas. Come essere sicuri dei loro conteggi? Quanto costa farli controllare? Ecco cosa sapere e cosa fare per assicurarsi che funzionino bene senza farci spendere di più in bolletta.
Girano voci sul web che i contatori della luce cosiddetti "intelligenti", attualmente nelle nostre case, non siano correttamente omologati e che ci sia il rischio di malfunzionamenti che comporterebbero errori nei conteggi e quindi spese maggiori in bolletta.
Abbiamo ricevuto tante domande in merito. Facciamo un po' di chiarezza, sia sui contatori della luce che su quelli del gas ricordantoti che, per risparmiare, puoi usare i nostri servizi online e scegliere i fornitori più convenienti sia per la corrente elettrica che per il gas.
Energia elettrica
Per quanto riguarda l'energia elettrica, negli ultimi anni - a seguito di nuove disposizioni dell'AEEG (l'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas) - i vecchi contatori (quelli con la rotellina che girava per intenderci) sono stati sostituiti da nuovi, elettronici e spesso in telelettura, cioè con la trasmissione dei dati a distanza. Secondo la legge, questi contatori possono essere installati senza una verifica che tutto funzioni alla prima installazione. A stabilirlo un decreto legislativo del 2007 (Dlgs n.22 2/2/2007) che, però, ha anche imposto che ci fossero degli istituti esterni a verificare la qualità degli apparecchi (Enel ad esempio ha provveduto a questo aspetto). Le modalità delle verifiche periodiche e/o su richiesta sono dettate dal decreto ministeriale del 24 marzo 2015 del ministero dello Sviluppo Economico. Ecco i punti principali.
- Anche i contatori elettronici della prima ora (installati dal 2002) sono soggetti ai controlli casuali e in contraddittorio.
- Il singolo consumatore può chiedere che venga fatto un controllo, in quanto parte interessata alla misura. (art. 5, comma 2)
In ogni caso, i dubbi sul funzionamento dei contatori possono essere leciti. Ecco la risposta ad alcuni dei principali dubbi.
- Come faccio a far controllare se il mio contatore funziona? Quanto mi costa?
E' necessario chiedere la verifica al venditore e non al distributore dell'energia elettrica. Il costo è superiore alle 60 euro e rimane a tuo carico se si dimostra il buon funzionamento dell'apparecchio.
- Il mio nuovo contatore conteggia anche l'energia prodotta dai motori degli elettrodomestici (energia reattiva)? Quindi pago più di quanto dovrei?
Il contatore non legge anche l'eventuale cosiddetta componente reattiva (cioè quella parte dell'energia che proviene dai motori elettrici degli apparecchi). Inoltre, in casa, di solito, è difficile che si produca una quantità significativa di questo tipo di energia, per questo è anche piuttosto improbabile che possa influenzare i conteggi del contatore, nel caso in cui l'apparecchio non funzioni bene.
- Sembra che il nuovo contatore non supporti lo stesso numero di elettrodomestici del vecchio, scatta subito. Vuol dire che consumo di più?
No. Può essere, semplicemente, che i nuovi contatori siano solo più precisi del sistema precedente, ormai usurato da anni di utilizzo. Per questo è più difficile tenere accesi insieme, ad esempio, aspirapolvere e lavatrice: il contatore avvertirà in modo più efficiente la potenza eccessiva (con una tolleranza del 10%) e interromperà il flusso di energia in circolo. Pensa, inoltre, che in casa abbiamo già dei "carichi" sul contatore, anche se non sono così evidenti: in primis il frigorifero, ma anche le luci, la TV o lo stereo in sottofondo.
Alcuni contatori del gas sono vecchi di decenni. Per questo molti si chiedono se garantiscono ancora adeguate capacità di misurazione.
- Funzionano ancora bene i vecchi contatori del gas?
Problemi di malfunzionamento dei contatori sono possibili, ma non così frequenti come si teme. I problemi più diffusi riguardano i vecchi modelli a “membrana animale” che presentano (quando ormai vecchi) errori di misurazione superiori alle “tolleranze” stabilite dalla normativa. E questo può naturalmente andare sia a favore che a sfavore del consumatore: ad esempio, da un lato, potrebbero non conteggiano i piccoli consumi di gas prolungati, come quello di un fornello tenuto al minimo. In casi meno fortunati per gli utenti, possono segnare consumi maggiori di quelli effettivi quando c'è un grosso richiamo di gas, come quello provocato dalle caldaie per il riscaldamento o quando si fa funzionare il forno.
- Come faccio a far controllare il mio contatore del gas?
La verifica viene effettuata dall'impresa di distribuzione e può avvenire nella casa del cliente oppure in un laboratorio qualificato. In questo caso il distributore sostituisce il contatore.
- Quanto costano i controlli?
In alcuni casi la verifica del contatore è a costo zero, in altri ridotto, proprio in funzione di quanto è vecchio il dispositivo e di quanto funziona o meno. Per legge, sui siti delle aziende distributrici di gas (che dipendono dalla zona in cui si abita, indipendentemente da chi ci vende il gas), devono essere indicati i costi per la verifica dei contatori. Enel gas, ad esempio, richiede 40 € per la verifica del contatore domestico in caso non sia stato controllato negli ultimi 5 anni.