Consigli

Cucinare in lavastoviglie? Occhio a igiene e sicurezza

L’uso della lavastoviglie per cucinare può essere una risorsa purché sia fatto con le opportune cautele nella scelta dei programmi, dei tempi, delle ricette e degli alimenti in modo da essere sicuri dell’igiene e di non accrescere il peso ambientale dell’utilizzo di questo elettrodomestico.

24 novembre 2021
cucinare in lavastoviglie

Mettere i cibi nei sacchetti sigillati utilizzando le macchine sottovuoto è un sistema che viene impiegato non solo per la cottura sous vide, ma anche per poi cuocere in lavastoviglie.
I promotori di questo tipo di cottura, diventato popolare qualche anno fa, sostengono che sia equivalente a quella a bassa temperatura, pratica ed economica.
Noi la consigliamo solo con determinate cautele: bisogna essere certi, infatti, che non vi siano problemi di igiene e che l’utilizzo dell’elettrodomestico sia fatto nel modo giusto. Vediamo come.

Motivi di igiene 

Questa cottura non va confusa con la cottura sottovuoto vera e propria, benché avvengano entrambe a bassa temperatura. Quella sous vide dura 6-8 ore a temperatura controllata e permette di raggiungere una maggiore sicurezza dal punto di vista igienico, condizioni non paragonabili a quelle che possiamo ottenere con la lavastoviglie sia per l’incertezza della temperatura, che per la breve durata del ciclo di lavaggio: le temperature raggiunte dall’intera massa di alimento, infatti, potrebbero non essere tali da garantire l’eventuale neutralizzazione dei microrganismi patogeni.
La temperatura dei cicli della lavastoviglie, infatti, varia, a seconda del programma di lavaggio: dai 45-50 °C del programma ECO ai 70-75 °C dei programmi intensivi. La fase di asciugatura può raggiungere 70 °C ma dipende dai modelli e dai programmi: nei cicli eco raggiunge solo 50 °C. Per avere una buona igiene, l’alimento deve raggiungere, nel cuore del prodotto, i 70 °C per almeno 2 minuti , ma non è possibile esserne certi perché si varia a seconda dei diversi cicli di lavaggio e dei modelli di lavastoviglie e un trattamento termico adeguato potrebbe non essere consentito. Il rischio igienico è alto non sapendo quale temperatura può raggiungere la nostra lavastoviglie e per quanto tempo. Se però la cottura in lavastoviglie è solo uno dei passi della ricetta che si concluderà con cottura in forno o in padella, i rischi di problemi di igiene si riducono. Lo stesso dicasi per ricette molto semplici come le mele cotte.

La lavastoviglie nei tempi giusti

Ovviamente, il senso di usare la lavastoviglie per cuocere risparmiando, si ha solo se si usa dello spazio inutilizzato dell’elettrodomestico e non certo se lo si fa andare solo per cucinare le pietanze. Se, come spesso accade, la lavastoviglie viene fatta andare dopo che si è terminato di mangiare, per cuocere in modo che il piatto sia pronto nel momento giusto occorre valutare bene i tempi, la ricetta e la durata del programma utilizzato: può essere d’aiuto programmare la partenza ritardata. L’alimento verrà pronto nel momento giusto solo se ci regoliamo bene. 
Se la cottura in lavastoviglie è solo una fase della ricetta che andremo a servire, l’elettrodomestico dovrà terminare il ciclo circa una decina di minuti prima che ci si rimetta ai fornelli. Se invece, si tratta di una ricetta semplice, come quella della frutta cotta da mangiare come spuntino o a fine pasto, potremo anche essere meno attenti.
Dopo averlo tolto dalla lavastoviglie, l'alimento andrebbe lasciato raffreddare e poi riposto nel frigorifero per essere poi riscaldato nuovamente in microonde o in padella al momento della consumazione: è quindi fondamentale valutare correttamente i tempi per non correre questo rischio. Inoltre, se facciamo andare la lavastoviglie di giorno per avere gli alimenti pronti per pranzo o cena, spenderemo di più che facendola funzionare dopo cena e ovviamente è sconsigliabile far andare la lavastoviglie prima del pasto solo per cucinare e non con il carico completo di piatti: avremmo un consumo idrico ed elettrico maggiore e un aumento dell’impatto ambientale rispetto all’utilizzo corretto, a pieno carico, dell’elettrodomestico per la sua sola funzione principale, ovvero lavare le stoviglie.

Domande frequenti

Quali cibi sono adatti alla cottura in lavastoviglie?

In teoria tanti: carni bianche e verdure, carni rosse, pesce e frutta. La cottura lenta a basse temperature dona alle carni una consistenza morbida e succosa, le verdure rimangono sode e mantengono la maggior parte dei principi nutritivi. Frutta e verdura sono pietanze sicure se la cottura è fatta correttamente, mentre carni bianche, pesce e uova sono quelle più problematiche a livello igienico, E’ importante partire da una materia prima di buona qualità igienica e cercare di non improvvisare, attenendosi alle temperature e ai tempi indicati nelle specifiche ricette. E’ meglio evitare il vapore della lavastoviglie per pasta, riso e cibi che richiedono temperature elevate o lunghe cotture.

Come preparare il cibo per la cottura in lavastoviglie?

È importante prestare la massima cura nella preparazione degli alimenti per evitare contaminazioni, infatti come visto, non tutti i cicli potrebbero garantire il raggiungimento di temperature per un tempo congruo a garantire l’igienizzazione dell’intero preparato. Contenitori piccoli e cibo tagliato a pezzi aiutano ad avere migliori risultati sia in termini di cottura che di igiene. Il cibo va inserito con aromi e spezie, senza il bisogno di olio e grassi proprio come una normale cottura a vapore.

Quali contenitori utilizzare per la cottura in lavastoviglie?

Gli alimenti vanno messi in contenitori ermetici o sacchetti alimentari adatti al sottovuoto e alla cottura. La scelta migliore (perché resistenti e riutilizzabili) sono i contenitori in vetro per il sottovuoto, ce ne sono sia da collegare con un tubo alle macchine sottovuoto sia da utilizzare con una pompetta manuale o elettrica. Verificate che il contenitore sia perfettamente sigillato per evitare il contatto con acqua di lavaggio e detersivi: se doveste accorgervi che non è ben chiuso quando scaricate l’elettrodomestico non rischiate, l’alimento è da eliminare.