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Sale per lavastoviglie: cos'è e come funziona

Ormai lo mettiamo senza farci troppe domande prima di far partire un lavaggio. Ma che cos'è davvero il sale della lavastoviglie? A cosa serve esattamente? E cosa succede se ci dimentichiamo di metterlo? Ecco tutto quello che c'è da sapere su questo prodotto.

Con il contributo esperto di:
20 agosto 2024
piatti lavastoviglie

I sali per lavastoviglie non sono altro che cloruro di sodio, cioè lo stesso sale che utilizziamo per cucinare.  Né quello per lavastoviglie, né quello da cucina vengono utilizzati così come sono in natura, ma sono sottoposti a raffinamento, un processo industriale che permette di ridurre al minimo le impurità naturalmente presenti nel sale marino, come i resti di conchiglie o sabbia.

Se, infatti, la resina a scambio ionico dell’addolcitore presente nella lavastoviglie raccogliesse troppe impurità alla lunga potrebbe danneggiarsi. Anche il sale da cucina di certo non arriva sulle nostre tavole così come la natura lo ha fatto, ma subisce un processo di purificazione. 

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A cosa serve il sale nella lavastoviglie

Il sale "rigenerante" per lavastoviglie serve a rigenerare la resina dell'addolcitore, cioè il dispositivo che assorbe il calcare presente nell'acqua di lavaggio, calcare che altrimenti finirebbe su piatti e bicchieri. Al contrario di quello che si potrebbe credere, il sale di purezza maggiore è destinato non ai nostri piatti, ma alla lavastoviglie, perché tracce di impurezze potrebbero danneggiare l’apparecchio. Parliamo in ogni caso di purezze superiori al 99% e con differenze davvero irrilevanti.

Leggi anche come pulire la lavastoviglie per ottenere un lavaggio migliore.

 

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Il simbolo del sale sulla lavastoviglie

Tra le spie della lavastoviglie, quella per il sale è indicata sull’elettrodomestico dal simbolo fatto con due frecce curve a forma di S. La spia si illumina per segnalare quando è necessario rabboccare il serbatoio.

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Dove si mette il sale nella lavastoviglie

Estrai il cestello inferiore, il serbatoio del sale si trova sul fondo della macchina, svita il tappo e versa il sale fino a riempire il serbatoio. Usa l’imbuto in dotazione per evitare che il sale fuoriesca nell’apparecchio.

Come mettere il sale nella lavastoviglie senza imbuto? 

L’imbuto per il sale della lavastoviglie è venduto insieme all’elettrodomestico, se per caso l’avete smarrito o buttato, potete prendere una bottiglia in plastica con il collo largo (tipo quelle del tè o dei succhi di frutta), tagliare il fondo e utilizzare il resto come imbuto (ovviamente dopo aver lavato e fatto ben asciugare la bottiglia).

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Quanto sale mettere nella lavastoviglie?

Non esiste una indicazione universale, ogni lavastoviglie è dotata di un addolcitore con serbatoio di dimensioni diverse in grado di contenere differenti quantità di sale, quindi non esistono dosi precise. Generalmente i serbatoi riescono a contenere un pacco da 1 kg, se anche il serbatoio non fosse completamente pieno non ci sarebbe problema, la spia ci segnalerà comunque quando è da rabboccare. Ripulisci il bordo del serbatoio e richiudi bene il tappo.

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Ogni quanto si mette il sale nella lavastoviglie?

Non esiste una regola o la spia sarebbe superflua! Il rabbocco del sale dipende da tre fattori: da quanto viene utilizzata la lavastoviglie, dalla durezza dell’acqua e anche da quanto sono sporche le stoviglie.

Ovviamente anche il tipo di detersivo può influenzare: pastiglie e prodotti “all in one” contengono anche sale per la rigenerazione dell’addolcitore, quindi il sale aggiunto nel serbatoio si consumerà più lentamente se noi lo aggiungiamo in parte con il detersivo ad ogni lavaggio.

Indicativamente con un uso quotidiano della lavastoviglie, con programma eco, in una zona con l’acqua di durezza elevata (28-30 °f) il sale va rabboccato 3 o 4 volte l’anno.

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Cosa succede se non metto il sale nella lavastoviglie ?

Il sale serve a contrastare la durezza dell’acqua che dipende dalle diverse zone in cui si abita. L’acqua dura potrebbe causare depositi di calcare che alla lunga possono danneggiare l’apparecchio, oltre a lasciare sgradevoli effetti su bicchieri e stoviglie. Gli apparecchi sono dotati di sensore e spia che indicano che è necessario riempire il contenitore del sale. Se la durezza dell'acqua è molto elevata (es. superiore a 28-30°f) è meglio aggiungere comunque il sale per essere sicuri di proteggere la lavastoviglie da incrostazioni a lungo termine anche se sei solito utilizzare detersivo  “tutto in uno”. Se l’acqua di casa è dolce, invece, un buon detersivo tutto-in-uno contrasta efficacemente il calcare e la lavapiatti funziona anche se la spia del sale rimane accesa. Per proteggere la macchina meglio comunque fare l’investimento di poche decine di centesimi e aggiungere il sale grosso, questo anche per evitare il continuo lampeggiare della spia e magari non notare l’accensione di altri segnali.

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Il sale grosso rovina la lavastoviglie?

Un nostro test di ottobre 2013 mostra che la qualità e la purezza del sale grosso ad uso alimentare e quelle dei sali per lavastoviglie sono analoghe, quindi usare il sale grosso da cucina nella lavastoviglie è possibile senza danneggiare l’elettrodomestico ed è spesso decisamente più economico rispetto ai prodotti dedicati dei produttori di detersivi per lavastoviglie.

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Anche la lavastoviglie deve essere all'altezza

Per avere buoni risultati con le tue stoviglie, però, non basta usare correttamente il sale. Ci vuole anche un modello di lavastoviglie dalle buone prestazioni di lavaggio e che magari ti faccia risparmiare acqua, tempo e corrente elettrica. Consulta il nostro test su decine di prodotti, ti indichiamo anche i negozi, online e non, in cui i vari modelli costano meno.

Scegli la lavastoviglie giusta

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