Google Drive bloccato: scambiato per un sito pirata di calcio in streaming. Perché è successo e cosa fare
Dalla sera di sabato 19 ottobre fino alle prime ore di domenica, migliaia di utenti non hanno potuto scaricare i documenti archiviati nel proprio Google Drive (ma neppure utilizzare in parte Youtube e le immagini di Google Foto). Motivo? Piracy Shield, la piattaforma antipirateria di Agcom, l'ha bloccato come un normale sito che trasmette le partite di serie A illegalmente. Ma come è stato possibile? Ecco tutte le falle di questo sistema e cosa può fare chi è stato danneggiato.

Milioni di documenti caricati su Google Drive ostaggio per sei ore di Piracy Shield, il sistema di Agcom (il Garante delle comunicazioni) che dovrebbe bloccare i siti pirata che trasmettono le partite di serie A illegalmente. Sembra una spy-story o un film di fantascienza, ma è quello che è successo nella serata di sabato 19 ottobre e che ha interessato migliaia e migliaia di utenti di uno dei cloud più utilizzati al mondo: quello di Google.
Insomma, detto in soldoni, Google Drive è stato bloccato (evidentemente per errore) alla stessa stregua di un sito pirata, su segnalazione delle piattaforme (come Dazn, Sky e Mediaset, ma anche la stessa Lega Serie A) che detengono i diritti per la trasmissione di sport e partite di calcio. Ma come è potuto succedere? Come funziona e quali falle ha questo sistema antipirateria? E soprattutto cosa possono fare gli utenti che hanno subito dai danni?
Piracy Shield, come funziona e perché può sbagliare
Per capire cosa è successo e come è potuto accadere che un servizio di Google sia finito tre quelli bloccati da Piracy Shield dobbiamo capire cos'è e come funziona questo sistema antipirateria. Iniziamo col dire che Piracy Shield è un sistema ideato dal "braccio informatico" della Lega Serie A e adottato in maniera gratuita dal Garante della comunicazione (ultimamente al centro di un altro dibattito sull'identificazione di chi visita siti a luci rosse e di scommesse). Scopo? Difendere i (legittimi) interessi dei detentori dei diritti sportivi da quei siti che fanno soldi grazie alla pirateria in streaming.
Nella sostanza il sistema Piracy Shield, istituita l'estate dello scorso anno grazie alla legge 93 del 14 luglio 2023, è una piattaforma che raccoglie le segnalazioni provenienti dalla stessa Lega Serie A o da broadcaster come Dazn, Sky e Mediaset (ovvero chi detiene i diritti su calcio e altri sport). Ricevute le segnalazioni, Piracy Shield segnala a sua volta gli indirizzi IP da cui si trasmettono illegalmente le partite ai fornitori di servizi internet (Tim, Vodafone, Fastweb...) per farli oscurare.
Il tutto avviene con tempi molto stretti e spesso in automatico: chi invia la segnalazione (ogni ticket di denuncia contiene anche migliaia di siti da oscurare) ha solo 60 secondi di tempo per correggere la segnalazione, mentre i fornitori di servizi internet che ricevono la segnalazione hanno appena 30 minuti per provvedere all'oscuramento e al blocco (attività che, vista appunto la quantità di indirizzi IP che contiene ogni segnalazione, sono costretti a svolgere in automatico, senza poter analizzare i singoli casi).
Perché Google Drive è stato oscurato
Come si può intuire, questo sistema, fin dal suo debutto, ha lasciato più di una perplessità tra gli addetti ai lavori, soprattutto sulla capacità di prevenire errori nelle segnalazioni che facciano finire nelle liste dei siti oscurati anche servizi che nulla hanno a che vedere con la pirateria. E quello di Google Drive è proprio il caso che ha messo in luce tutti i difetti di questo sistema.
Ci si chiede allora se non esista una lista di siti e servizi che siano già certificati e sicuri e che quindi non subiscano la scure di Piracy Shield. La risposta è sì, esiste una sorta di "whitelist" che contiene certamente siti strategici o già utilizzati da milioni di persone, ma si tratta di una lista segretissima. Evidentemente però, quello che è successo ci dice che con certezza Google Drive e altri sevizi oscurati sabato sera (come ad esempio alcune cache di Youtube e altri servizi di Google Workspace) non sono in questa lista.
Perché non ci siano, ovviamente, non possiamo saperlo vista l'assoluta segretezza della gestione di questa whitelist, ma è plausibile pensare che anche altri servizi utilizzati da aziende e semplici utenti potrebbero essere esposti allo stesso rischio di Google.
Blocco Google Drive: quali problemi per gli utenti
Per fortuna questa volta solo una parte di utenti è stata interessata dal blocco di Google Drive. Tecnicamente possiamo dire che è finito nel mirino di Piracy Shield solo uno dei cdn (content delivery network) utilizzati da Google per distribuire i suoi contenuti e rendere immediatamente accessibili i documenti caricati nel cloud agli utenti. Si tratta dello snodo di Milano, dal quale però passano quasi tre quarti dei dati di Google. Dal punto di vista dell'utente il disservizio è consistito di fatto nel non poter scaricare i documenti conservati nel proprio Drive per tutta la durata dell'oscuramento.
Parliamo di una durata di più o meno 6 ore a partire dalla serata di sabato. Un oscuramento che però per molti utenti è terminato solo grazie all'intervento (per altro illegale) dei singoli provider internet (Tim, Vodaphone, Fastweb...) che, accortisi del disservizio, hanno rimosso Google Drive dalla lista dei siti oscurati. Intervento, come dicevamo, illegale perché la legge prevede che solo Agcom possa sospendere il provvedimento di oscuramento, e solo su richiesta esplicita del gestore del sito oscurato. Inoltre questo ricorso contro il blocco errato di un dominio deve arrivare entro 5 giorni dalla notifica di Agcom al proprietario del sito. Al momento sembra che Google non abbia fatto alcun ricorso e quindi Google Drive resta formalmente nella lista dei servizi oscurati da Piracy Shield.
Hai subito un danno? Ecco cosa puoi fare
Fortunatamente il blocco di Google Drive e di altri strumenti utili a studenti e lavoratori si è verificato durante il weekend (anche se come abbiamo detto formalmente Google Drive è ancora nella lista dei siti bloccati). Tuttavia, l'impossibilità di accedere e scaricare i propri documenti dal cloud di Google, potrebbe aver causato a molti utenti problemi e persino danni. Per questo ti chiediamo i raccontarci (attraverso il form qui sotto) se oltre al disservizio, questo blocco ha avuto ripercussioni sulle tua attività o sul tuo lavoro.
Blocco Google Drive
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