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Come riconoscere le immagini create dall'intelligenza artificiale

L'AI è entrata a pieno anche nel mondo della grafica e circolano foto finte create da questi sistemi. Come funzionano e cosa possono fare? Ma, soprattutto, quali sono i dettagli delle immagini a cui prestare attenzione per capire quando ci si trova di fronte a un fake? Proviamo a rispondere e cerchiamo di capire se funzionano o meno app e siti web per riconoscere le foto create artificialmente.

Con il contributo esperto di:
articolo di:
13 settembre 2024
robot che dipinge

Per modificare una foto vera oppure per creare un’immagine da zero: l’intelligenza artificiale (AI), ormai, è entrata anche nel mondo della grafica, aprendo nuovi scenari, ricchi di possibilità, ma anche di rischi.

Le immagini modificate o completamente artificiali (cosiddetti deepfake), infatti, possono essere messe in circolazione anche per diffondere fake news e, ad esempio, danneggiare la reputazione di qualcuno: diventa sempre più importante, allora, capire come funziona l’AI applicata alle immagini e rendersi conto di quando una foto è falsa.

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Che cos’è l’AI applicata alle immagini

L'intelligenza artificiale può essere utilizzata sia generare immagini totalmente artificiali che per modificare foto vere.

Foto create con l’AI 

Abbiamo ormai tutti sentito parlare di intelligenza artificiale per via di ChatGpt, il sistema che permette di creare testi, rispondere a domande e rintracciare fatti e notizie, sulla base delle nostre richieste e dalla sintesi di diversi contenuti online.

Nel caso delle “foto” e dell’AI generativa, quella che produce immagini da zero, il principio è lo stesso: l’utente inserisce una descrizione scritta di quello che desidera e l’AI restituirà un’immagine facendo una sintesi delle tante già presenti online che, in qualche modo, corrispondono alle richieste.

I sistemi per generare immagini al momento sono piuttosto complessi, ancora immaturi e il loro utilizzo, specie per chi non è esperto o motivato, potrebbe essere un po’ frustrante, ma le potenzialità sono enormi: si potrà, ad esempio, realizzare un poster per la propria casa, un biglietto di auguri unico o un’immagine per una presentazione sul lavoro, in poco tempo, da soli, senza perdere ore alla ricerca dell’immagine giusta e senza software professionali.

D’altro canto, ci sono i rischi a cui abbiamo accennato, da cui bisogna difendersi, cercando di capire quando un’immagina è falsa (e tra poco vi spiegheremo come).

I sistemi di AI generativa esistono sia nelle versioni online che offline. Le prime sono anche completamente gratuite, offerte da università o istituzioni no profit (un buon modo per impratichirsi); quelle offline, invece, sono più evolute (più rapide nell’utilizzo e con più possibilità) ma bisogna installare il software su un computer (basta un pc adatto ai videogiochi più recenti e con una scheda video moderna, con almeno 8 GB di memoria dedicata).

Fra i software di AI generativa che si possono utilizzare via web ci sono Dall-E, della stessa compagnia che ha creato ChatGPT, o Stable Diffusion. Quest’ultimo è disponibile anche come software da installare su pc e ha dato origine a diversi pacchetti, adatti anche ai principianti.

Foto modificate con l’AI

L’intelligenza artificiale può essere usata anche per modificare foto vere (non per creare immagini da zero come nel caso sopra descritto), cambiandone dettagli o porzioni. Si possono, ad esempio, eliminare persone indesiderate, si può sostituire lo sfondo o cambiare anche i soggetti della foto, operazioni possibili con buoni risultati con i software di ritocco più evoluti, che ora integrano anche strumenti basati sull’AI (in versione online e offline).

Quanto, invece, alle applicazioni per smartphone per fotoritocco rapidi non si contano più (e, in molti casi, la parola “intelligenza artificiale” è anche un po’ abusata). Tra le app più note ci sono PixelCut, Picsart AI photo editor e Canva, che hanno anche versioni gratuite (con limitazioni, come il numero di foto). Non sempre fanno tutto quello che promettono, ma i risultati sono adatti per la pubblicazione sui social, per la quale non serve una qualità elevatissima.

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Come smascherare le foto "false": i dettagli a cui fare attenzione

Le foto create con l’intelligenza artificiale possono essere anche stupefacenti, ma bisogna anche considerare che questi sistemi sono ancora a un livello sperimentale: infatti, anche se gli algoritmi di AI generativa stanno facendo progressi da gigante, sono ancora lontani da poter sintetizzare immagini perfette in ogni dettaglio.

Per chi le utilizza – spesso e volentieri – potrebbero essere necessari anche più tentativi prima di avere un’immagine senza imperfezioni, modificando un po’ la propria richiesta.

Per chi, invece, si trova di fronte a un’immagine creata in questo modo, bisogna conoscere e prestare un po’ di attenzione a queste imperfezioni per capire quando un’immagine è falsa.

La posizione e le caratteristiche degli arti

Spesso, gli errori più grossolani sono, per persone o animali, nel corretto posizionamento di mani, braccia, gambe ecc., che possono essere creati in pose innaturali o con dei difetti; altro elemento a cui prestare attenzione in generale sono le proporzioni dei vari soggetti e la prospettiva.

Quanto agli arti, ancora oggi, creare ad esempio una mano con dita realistiche mette in seria difficoltà gran parte dei software di intelligenza artificiale generativa accessibili al grande pubblico. Vi mostriamo l’esempio di questa foto che abbiamo generato tramite l’AI: per crearla abbiamo chiesto al software semplicemente l’immagine di una stretta di mano, senza scendere troppo nei dettagli nella descrizione.

stretta di mano

L'immagine di una stretta di mano un po' "strana" generata dall'intelligenza artificiale

Il risultato potrebbe apparire realistico però, con un po’ di attenzione in più, notiamo almeno tre particolari fuori posto:

  • le unghie deformi di una delle due mani
  • l’indice della mano della parte sinistra della foto è più lungo del normale
  • il pollice della mano, sempre della parte sinistra della foto, è troppo arretrato rispetto al palmo.

Questo è il tipo di dettagli che bisogna cercare nelle immagini, specie se contengono esseri umani, per capire se siamo di fronte a un falso o una manipolazione.

Le proporzioni

Altro aspetto da attenzionare, dicevamo, è quello delle proporzioni. Guardate questa foto che abbiamo creato con l'intelligenza artificiale. 

gatto su panchina

La foto di un gatto (sproporzionato) generata con l'intelligenza artificiale

Per creare la “foto” di questo gatto abbiamo chiesto al software di AI basato su Stable Diffusion “un gatto che siede su una panchina, riparandosi all’ombra di una pianta dalla luce del mattino”. Il risultato è stupefacente per i dettagli del manto e per la luce, ma le proporzioni rispetto alla panchina sono sbagliate! Il gatto è evidentemente troppo grande.

In questo secondo esempio in basso, abbiamo un po’ modificato la nostra richiesta sostituendo la parola “gatto” e chiedendo anche di aggiustare le proporzioni. Ci è bastato scrivere “barboncino dalle proporzioni realistiche” ed ecco il risultato. In effetti, potrebbe essere piuttosto difficile, in questo caso, capire che la foto è finta. 

barboncino su panchina

La foto di un barboncino generata con l'intelligenza artificiale

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Funzionano app e siti per smascherare le foto create con intelligenza artificiale? Le nostre prove

Esistono app e siti per riconoscere le immagini create con l’intelligenza artificiale, ma nelle nostre prove non sono risultati ancora abbastanza efficaci; i nostri occhi e il nostro cervello, seguendo gli accorgimenti di cui vi abbiamo parlato, sembrano ancora il metodo migliore per capire se ci troviamo di fronte a un falso.

Detto ciò, dalle nostre ricerche risulta che ci sono alcuni servizi web meno evoluti – e anche poco efficaci – e altri un po’ più avanzati, che sono stati un po’ più affidabili, anche se l’infallibilità è ancora lontana.

I siti meno evoluti

Cercando online, abbiamo trovato alcuni siti che affermano di essere in grado di rilevare manipolazioni nelle immagini. Il loro utilizzo è semplice: si effettua un “upload” della foto e si aspetta il responso del sito.

Per verificarne l’efficacia abbiamo utilizzato questa foto, creata sempre tramite il software di intelligenza artificiale basato su Stable Diffusion 

coppia

La foto di una coppia in montagna generata con l'intelligenza artificiale

Nessuno dei servizi provati l’ha classificata come un “falso” e questo ci fa pensare che, per identificare un’immagine come fake, servono sistemi più avanzati.

I siti più avanzati (che usano l’AI per smascherare l’AI)

Abbiamo quindi provato anche quei siti che vantano di rilevare i falsi più sofisticati, utilizzando essi stessi l’intelligenza artificiale. I siti come isitai.com (liberamente accessibile) e aiornot.com (su registrazione) - con i quali abbiamo ottenuto risultati migliori nelle prove effettuate - non dicono espressamente se l’immagine è generata artificialmente o se è reale, ma restituiscono una probabilità, espressa in percentuale: un margine d’incertezza esiste sempre. Comunque, se il sito ci restituisce una probabilità del 90% o superiore che l’immagine sia artificiale, vuol dire che per il sito, quasi certamente, l'immagine è stata generata con l’intelligenza artificiale.

Per la foto della coppia in alto e altre immagini simili che abbiamo caricato, questi servizi hanno indicato che si trattava di immagini create con intelligenza artificiale con una probabilità intorno al 90%. Quindi sono effettivamente riusciti a capire che la foto era, con una probabilità elevatissima, un fake.

C’è da considerare, però, che ci sono stati anche dei falsi positivi, con fotografie reali scambiate per immagini frutto dell’AI. Come questa.

primo piano porte PC

Una foto - vera - di computer accatastati

Questa foto reale, che riproduce in dettaglio alcuni notebook accatastati, viene identificata come un’immagine “quasi certamente” generata con l’AI. In generale, quanto più una foto riproduce un dettaglio di un oggetto, di una persona o di un animale tanto più è difficile, per il sistema, stabilire la sua origine.

Inoltre, questi siti sono abbastanza semplici da confondere: se infatti l’immagine viene “sporcata” con del rumore (cioè "disturbata" introducendo alterazioni casuali di colore e luminosità) o se, con un programma di fotoritocco, vengono applicati altri filtri, questi siti non sono più in grado di dire con certezza se la foto è stata creata dall’AI o se è vera e, spesso, la percentuale che restituiscono può scendere fino al 50% o meno.

Infine, facendo una prova con delle immagini generate al computer con altri sistemi (ricorrendo al rendering 3D, una tecnica largamente utilizzata dai moderni videogiochi) i risultati sono palesemente errati. Abbiamo provato inserendo un’immagine tratta da un videogioco di recente pubblicazione (Cyberpunk 2077) e il risultato è che questi servizi web dichiarano che l’immagine, palesemente frutto di rendering, sarebbe invece reale. 

donna e uomo al bancone del bar

Un'immagine tratta dal videogioco Cyberpunk 2077 e generata con il rendering 3D

Certo, in questo caso è evidente anche ad occhio nudo che l’immagine è frutto di lavoro grafico, ma questo errore di riconoscimento da parte dei siti ci fa capire come questi servizi siano stati creati appositamente per rilevare solo i falsi generati tramite algoritmi di intelligenza artificiale generativa, ma non sono sempre in grado di distinguere altre tecniche, come appunto il rendering. In prospettiva questo è un problema: i falsi migliori, infatti, combinano più tecniche assieme.

Infine non va sottovalutato il fatto che, siccome questi servizi sono accessibili liberamente online, chiunque fosse intenzionato a creare un falso potrebbe avere un rapido riscontro di quanto l’immagine creata possa essere in grado di ingannare; basterà utilizzarli e, in caso, intervenire prontamente per “raffinare” il proprio lavoro.

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