Temu: ancora troppi i pericoli sulla piattaforma. La nuova inchiesta su 25 prodotti acquistati nel 2024
A distanza di un anno, Altroconsumo torna a verificare i pericoli degli acquisti su Temu. Dei 25 prodotti comprati, la maggior parte risulta non conforme alle normative nazionali e Ue. Ancora troppi i giocattoli a rischio e i dispositivi che possono costituire un pericolo per la sicurezza, tanti i prodotti cosmetici privi di elenco degli ingredienti (INCI) e con etichette non complete. Numerosi i casi in cui il prodotto non è identificabile o non è possibile risalire al produttore. Serve un intervento tempestivo: per questo abbiamo inviato una nuova segnalazione alle istituzioni e all'azienda.

Mentre l'Unione europea è al lavoro per imporre dazi doganali all'importazione di prodotti low cost acquistati da piattaforme esterne al mercato europeo, in Italia cresce la popolarità dei colossi ecommerce cinesi come Temu. Popolarità guidata soprattutto dai prezzi stracciati dei prodotti venduti sulle piattaforme, ma che non sempre tiene conto di fattori fondamentali come la conformità e la sicurezza. La conferma è arrivata dall'inchiesta Altroconsumo pubblicata lo scorso anno in cui abbiamo acquistato 28 prodotti su Temu, riscontrando diverse criticità. Dai giocattoli con marcatura CE assente o contraffatta ai cosmetici commercializzati senza la lista completa degli ingredienti (INCI) obbligatoria in tutta l'Unione europea. In seguito alla pubblicazione della nostra inchiesta, Temu ci aveva confermato di aver eliminato i prodotti a rischio dal proprio ecommerce e così effettivamente è stato per gli specifici articoli che avevamo acquistato nel 2023. Ma è ancora così?
A distanza di qualche mese siamo tornati a verificare la sicurezza di 25 prodotti venduti sulla piattaforma. Ecco com'è andata.
Giocattoli: istruzioni mancanti e sicurezza a rischio
Per quanto riguarda i giocattoli per i bambini, purtroppo continuiamo a riscontrare diverse carenze e problemi che causano rischi elevati. In diversi casi la mancanza di istruzioni (o che vengono riportate solo parzialmente) resta un punto di attenzione. È il caso di un prodotto descritto come un "puzzle di grandi dimensioni" che in realtà è un gioco di costruzione fatto di piccoli pezzi: non riporta le indicazioni relative alla sicurezza, come il rischio di soffocamento. Critici anche alcuni giochi per l'assenza di informazioni fondamentali su come gestire l'imballaggio esterno e per avvertenze di sicurezza. Tra questi anche palloncini non conformi alla normativa di sicurezza sui giocattoli (EN 71) e caratterizzati da un forte odore chimico non ben identificabile tra solventi e siliconi: parliamo di prodotti che possono comportare rischi elevati per la salute e che per l'utilizzo si portano vicino a bocca e naso.
Altri giocattoli problematici sono giocattoli per i più piccoli e per la dentizione che invece sono indicati come non idonei sotto i tre anni e da utilizzare sotto la supervisione di un adulto sicuramente non conformi alla direttiva sicurezza giocattoli. E ancora una penna a sfera per fare gli scherzi che dà la scossa, non conforme per marcatura CE contraffatta e assenza di istruzioni idonee, e un set di trucchi giocattolo che sembra innocuo ma - anche in questo caso - presenta la marcatura CE non conforme.
Gadget che ricordano gli alimenti, un pericolo per i bambini
Sulla piattaforma Temu continuano a essere presenti prodotti che imitano gli alimenti, ma che alimenti non sono: è il caso di due kit di candele che abbiamo acquistato. Il primo che ricorda una confezione di fragole non riporta le indicazioni di conformità rispetto ai "food imitating products" (direttiva 87/357/CEE), così come il secondo kit acquistato le cui candele all'interno ricordano dei biscotti.
Anche uno dei prodotti cosmetici, delle maschere da viso in carbone di bambù compresso, sono confezionate singolarmente e sembrano liquirizie incartate come caramelle. Estratte dalla confezione assomigliano pericolosamente ad un alimento, se messe in bocca hanno dimensioni tali che potrebbero provocare ostruzione delle vie respiratorie. Questi prodotti non sono conformi alla normativa nazionale in tema di similalimenti (che recepisce la direttiva europea) poiché possono costituire un pericolo per i più piccoli, dal momento che aspetto, colore, forma e odore ricordano dei cibi, quindi potrebbero essere ingeriti erroneamente.
Prodotti destinati ai neonati: troppi non a norma
Se ci concentriamo sui prodotti dedicati alla dentizione dei bambini, la situazione resta preoccupante rispetto alla precedente inchiesta. Abbiamo acquistato una catena porta ciuccio che si autodefinisce anche "catena massaggiagengive in silicone": è sprovvista di corretta etichettatura e non ha superato le prove di resistenza. Siamo infatti riusciti a staccare alcune piccole parti con le mani: un rischio per i bambini più piccoli. Il prodotto è sprovvisto di istruzioni e anche il sacchetto che lo contiene non riporta il rischio di soffocamento. Stesso problema riscontrato anche in un altro prodotto rivolto ai neonati per massaggiare le gengive.
Informazioni scarne e potenziale rischio chimico: meglio fare attenzione
Infine un ultimo massaggia gengive a forma di giraffa non è conforme alla normativa sui giocattoli, a quella sui Raee (rifiuti elettrici ed elettronici) e presenta informazioni scarne e, in contrasto con il reale utilizzo, riporta infatti il fantasmino 0-3 come se tale prodotto dovesse essere utilizzato solo sopra i 3 anni. Inoltre l’odore del prodotto è estremamente intenso e disturbante, non lo abbiamo portato in laboratorio, ma non escludiamo che presenti anche un rischio chimico. Abbiamo inoltre acquistato un cappellino per bambini, anche questo non conforme alla Direttiva Sicurezza Giocattoli e alla normativa tecnica EN14682 che definisce le caratteristiche degli indumenti per bambini sui prodotti tessili: manca la composizione tessile del prodotto (presente solo sulla confezione), ha una fibbia che può essere facilmente staccata, con il rischio di soffocamento, e presenta un laccio lungo a livello del collo.
Tanti cosmetici ancora senza lista degli ingredienti
Rispetto alla nostra precedente rilevazione, l'assortimento di prodotti cosmetici risulta piuttosto ridimensionato, segnale che sono state recepite alcune delle indicazioni emerse. Restano però, anche in questo ambito, alcuni punti di attenzione dato che in molti casi è ancora complicato capire cosa contengono. Abbiamo acquistato una confezione di 30 maschere in bambù che presentano diverse carenze: assenza dell'elenco degli ingredienti (INCI), mancanza della data di scadenza o del PAO (Period After Opening) che indica la durata del prodotto dopo la sua apertura. Ogni singola maschera è inoltre imballata singolarmente come una caramella, rendendola davvero simile a una liquirizia. Queste lacune, unite al fatto che le istruzioni sono riportate solo in cinese, rendono questo prodotto non conforme alla normativa sui cosmetici, sulla sicurezza generale dei prodotti e dei similalimenti.
Rischio elevato per prodotti a contatto con le mucose orali
Discorso analogo va fatto anche per una confezione di salviette per l'igiene orale "Deep cleaning teeth wipe" che non riporta correttamente l'INCI. Come notato già nella prima inchiesta, anche in questo caso va ricordato che questi prodotti (di cui non sappiamo quasi niente) entrano in contatto diretto con le mucose orali, il che aumenta il grado di pericolosità, considerando che non si sa cosa ci sia dentro.
Anche sui trucchi gli ingredienti contenuti restano un mistero
Una cipria acquistata, invece, sembra riportare la lista degli ingredienti corretta, ma il claim riporta informazioni non veritiere: si definisce "Oil free" ma in realtà contiene olio minerale. Infine un gel glitter non riporta le istruzioni e i rischi di soffocamento del sacchetto che li contiene sono riportate solo in inglese. In ambito cosmetico abbiamo anche acquistato una penna per la decorazione delle unghie "Nail art pen" e una confezione di 12 matite per sopracciglia. Entrambi i prodotti non sono conformi alla normativa sui prodotti cosmetici (Regolamento CE n.1223/2009) perché privi dell'elenco degli ingredienti, inoltre riportano le istruzioni soltanto in inglese.
Attenzione ai dispositivi per la cura della persona
Oltre a cosmetici, abbiamo anche acquistato alcuni dispositivi per la cura della persona. Le criticità maggiori sono state riscontrate su un kit per extension ciglia (con applicatore e bacchette per mascara) sprovvisto di qualsiasi marcatura di conformità e senza istruzioni e indicazioni del nome del prodotto. Anche su una confezione di 4 rotoli di nastro invisibile per il trucco non sono riportate le informazioni basilari come il nome del prodotto e del produttore o un disegno che indichi l'utilizzo, tanto che è difficile capire di che prodotto si tratta o a cosa può servire. Tra gli articoli della persona abbiamo anche scovato un "eyelash curler", di fatto una mini piastra elettrica che aiuta a curvare le ciglia finte, una volta applicate. Presenta la marcatura CE e quella per i Raee, ma non sembra funzionare in maniera corretta: si scalda troppo ed è facile scottarsi, le istruzioni e le precauzioni d'uso (benché multilingue) sono davvetro troppo scarne.
Sui caschi manca l'omologazione obbligatoria
Tra i prodotti più problematici analizzati nella scorsa inchiesta c'erano i caschi da moto e da bicicletta. Così a distanza di mesi abbiamo acquistato nuovamente alcuni modelli sulla piattaforma Temu, confermando le nostre perplessità. Un casco da moto "retro in stile giapponese" non è conforme alla normativa vigente sulla sicurezza, non ha l'indicazione dell'omologazione ed è sprovvisto di istruzioni. Le dimensioni del prodotto poi lo rendono non conforme con la normativa di omologazione ECE R22 e simile ad un vecchio casco “a scodella” la cui vendita in Italia è vietata dal 2001. Discorso analogo anche per un altro casco modulare/integrale che non riporta l'omologazione Ue, ma solo quella Usa. Infine soltanto un casco da bici è risultato essere in regola con quanto previsto dalla normativa CE EN1078, completo anche di istruzioni in italiano: una rarità.
Assente l'etichettatura ambientale sugli imballaggi
Tutti i 25 prodotti acquistati non rispettano la normativa che prevede l'obbligo di etichettatura ambientale sul corretto smaltimento degli imballaggi, obbligatoria in Italia. I prodotti da noi analizzati riportavano queste informazioni in francese, segnale che le istituzioni d'Oltralpe sono riuscite a esercitare maggiori pressioni sulla piattaforma e che in ambito italiano la strada da percorrere è ancora lunga.
Inviata una nuova segnalazione alle autorità
Nonostante gli impegni di Temu e le nostre precedenti segnalazioni alle autorità, anche quest'ultima inchiesta dimostra che la situazione degli articoli acquistabili su questa piattaforma è ancora critica. Sono troppi i prodotti non conformi alle normative Ue e che per questo possono costituire un rischio anche serio per adulti e ancora più per i bambini a cui questi articoli sono spesso destinati. Per questo Altroconsumo ha inviato una nuova segnalazione alle autorità preposte e alla società chiedendo interventi urgenti a tutela dei consumatori, nel mentre continuerà a monitorare la situazione.
Problemi con Temu? Contatta la consulenza legale
Se hai avuto problemi con un acquisto su Temu, rivolgiti alla consulenza legale riservata ai soci. I nostri avvocati sono disponibili telefonicamente allo 02 6961500 (dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18) oppure compilando il form online.
Leggi anche lo speciale su come effettuare un reso su Temu, su cosa fare se il pacco arriva in ritardo o danneggiato e tutte le altre risposte alle domande più diffuse.
Da un portavoce di Temu receviamo e pubblichiamo la seguente precisazione:
“Grazie per averci informato riguardo alla vostra recensione degli articoli da voi testati. Tra le 25 inserzioni, nove non erano già disponibili per la vendita. Dopo aver ricevuto la vostra richiesta, abbiamo immediatamente effettuato un controllo interno e rimosso le restanti 16 inserzioni di prodotti. Tra le 16 inserzioni c'erano due articoli che secondo noi soddisfacevano i requisiti. Tuttavia, abbiamo deciso di essere cauti e di rimuoverli dalla vendita. Abbiamo incluso la spiegazione dei due articoli qui di seguito.
Ecco i risultati dell'indagine sui due prodotti: 1. La penna a scatto riporta un'etichetta che indica che gli utenti devono avere almeno 14 anni, quindi non è classificata come giocattolo per bambini. 2. La borsa del set di giocattoli per il trucco reca il marchio CE, come richiesto dalla normativa. Saremmo lieti di sapere se siete d'accordo con la nostra valutazione di questi due articoli. In ogni caso, sono stati rimossi e non sono più disponibili per la vendita.
La sicurezza dei clienti è fondamentale per noi. Disponiamo di un quadro completo di controllo della qualità, dall'inserimento del venditore al monitoraggio continuo, all'ispezione fisica e all'applicazione delle norme, in linea con i requisiti dei mercati in cui operiamo. Se si sospetta che un prodotto non sia conforme, Temu interviene rapidamente, sospendendo l'inserzione, richiedendo documentazione aggiuntiva o rimuovendo completamente il prodotto. Apprezziamo il feedback del pubblico e delle associazioni dei consumatori come Altroconsumo. Esaminiamo tutti i feedback e interveniamo tempestivamente per risolvere ogni potenziale problema, in modo che i consumatori possano acquistare in tutta tranquillità.”
Come Altroconsumo prendiamo atto di quanto comunicato da Temu, ma aggiungiamo alcune precisazioni. Riconosciamo la reattività della società nell'individuare e nel rimuovere i prodotti a rischio, grazie alle analisi e alle verifiche sul campo svolte da Altroconsumo. Però riteniamo che queste attività di controllo debbano essere fatte dall'azienda stessa, in maniera preventiva e senza necessariamente una segnalazione esterna, in modo che prodotti pericolosi o non sicuri non siano disponibili per la vendita fin dal principio e non che vengano ritirati una volta online. Le nostre ulteriori verifiche confermano inoltre la non conformità degli articoli, in particolare dei due segnalati nella nota dell'azienda.