Accordo Tim-Dazn: il Garante archivia l'inchiesta. Gli utenti non rimarranno senza il servizio
L'Antitrust archivia il procedimento cautelare per intesa restrittiva della concorrenza che aveva aperto solo a inizio luglio nei confronti dell'accordo Tim-Dazn: un accordo che inizialmente limitava la fruizione dei contenuti sportivi in esclusiva ai soli clienti Tim. L'Autorità ha ritenuto idonee le modifiche apportate all'accordo e l'impegno di Dazn a investire perché, in caso di scarsa qualità della rete, anche i clienti degli altri operatori non rimangano a mani vuote.
- di
- Luca Cartapatti

Non ci saranno discriminazioni nella fruizione del prossimo campionato di serie A di Dazn, soprattutto per quegli utenti che utilizzano servizi di connessione internet diversi da quelli offerti da Tim. E' l'impegno che hanno preso Dazn e Tim, modificando il loro accordo (sul quale però il Garante continua a vigilare). In particolare dal 1° agosto sarà possibile disporre dei contenuti Dazn col decoder Timvision senza la necessità di dover sottoscrivere un abbonamento con Tim.
Dazn si è inoltre impegnata a fornire servizi per la visione sul digitale terrestre delle partite in caso di problemi di connessione, garantendo la fruizione del servizio a tutti gli utenti che hanno installato l’app Dazn, a prescindere dall’operatore di riferimento, "attraverso apposite iniziative tecniche di interconnessione con gli operatori di rete, ponendo in essere i necessari investimenti infrastrutturali".
Insomma se da una parte anche i clienti non Tim potranno acquistare il servizio e il decoder di Timvision senza dover per forza sottoscrivere un abbonamento Tim, dall'altra Dazn si è impegnata a investire perché chi guarda la serie A sulla sua app non abbia problemi di visone, soprattutto nelle zone dove la banda larga non arriva, mettendo a disposizione di questi utenti anche la possibilità di vedere le partite attraverso il digitale terrestre.
Dopo la modifica dell'accordo con Tim e gli impegni presi da Dazn, l'Antitrust ha chiuso il procedimento cautelare per partica anticoncorrenziale che aveva aperto solo agli inizi di luglio.
L'accordo Tim-Dazn
I diritti tv per trasmettere il campionato di calcio di serie A dalla prossima stagione se li è aggiudicati Dazn. Da fine agosto (data di inizio del campionato), infatti, gli appassionati dovranno sottoscrivere l'abbonamento a Dazn per seguire tutte le partite della squadra del cuore nella massima serie italiana.
Dazn si può vedere su tutti i dispositivi mobili (scaricando l'app), sui pc e sugli smart tv. Una soluzione che, con l'inizio del campionato e la necessità di trasmettere più partite in contemporanea potrebbe creare (come successo già in passato) non pochi problemi di visione agli utenti che, tra l'altro, devono essere in possesso di una connessione internet piuttosto stabile e veloce, che consenta uno streaming fluido.
Grazie a un accordo in esclusiva con Tim, però, l'app di Dazn è disponibile anche sui decoder di chi sottoscrive il servizio Timvision: un vantaggio questo per i clienti Timvision perché la visione dell'app direttamente sul decoder consente di limitare (come già era accaduto lo scorso triennio col canale 209 di Sky) gli eventuali problemi di sovraccarico della banda e di visione delle partite. Tuttavia questo accordo prevede che il decoder di Timvision sia l'unico a poter accedere all'app di Dazn e a tutto il suo palinsesto in esclusiva.
Antitrust: l'apertura del procedimento
Ed è proprio su questo accordo in esclusa con Tim che l'Antitrust aveva voluto fare chiarezza. Il garante aveva infatti avviato un'istruttoria nei confronti di Tim e Dazn per "possibile intesa restrittiva della concorrenza". Insomma l'Antitrust voleva vederci chiaro su questo accordo e sulle clausole che "limitano commercialmente Dazn nell’offerta di servizi televisivi a pagamento".
Secondo il Garante, il fatto che l'app di Dazn fosse visibile solo sul decoder di Timvision avrebbe potuto indurre molti utenti a scegliere di attivare una connessione a banda larga Tim, di fatto impedendo loro "di scegliere liberamente il proprio fornitore di connettività internet e la modalità di fruizione di Dazn". Ovvero c'era il rischio che l'utente si fosse visto costretto a sottoscrivere per la propria abitazione un servizio internet magari più caro di altri, solo per poter vedere la serie A senza problemi.
Per le stesse ragioni ad aprile anche l'Autorità Garante delle Comunicazioni era intervenuta aprendo un'istruttoria per "verificare l’eventuale sussistenza di effetti distorsivi o di posizioni comunque lesive del pluralismo alla luce dell’accordo di distribuzione con Dazn che, estendendo la partnership in essere, porta su Timvision i contenuti del servizio streaming per i prossimi tre anni". Ma non solo: nello scorso mese di giugno, sempre l'Agcom aveva adottato un "atto di indirizzo", una forte presa di posizione nella quale auspicava la possibilità di aprire anche ad altri operatori la possibilità offrire ai propri clienti l'abbonamento a Dazn, in modo da scongiurare eventuali fenomeni di congestione della rete e quindi di scarsa qualità della fruizione delle partite. Esattamente quello che è avvenuto con la modifica dell'accordo.
Timvision anche per i clienti non Tim
Ma cosa prevede l'offerta Timvision? E perché consente una visione più affidabile rispetto all'app di Dazn? La piattaforma di Tim offre la visione di tutta l'offerta di Dazn (compresa quindi la serie A e l'Europa League), ma anche le 104 partite di Champions League di Infinity+, il tutto al momento (e fino a fine luglio) in promozione a 19,99 euro al mese per 12 mesi invece di 29,99, con primo pagamento a partire dal 1° settembre. Fino a poche settimane fa Timvision era riservato solo ai vecchi e ai nuovi clienti Tim di linea fissa, ma dal 15 luglio è stato aperto anche ai clienti della linea mobile e, sempre dal 15 luglio, i clienti degli altri operatori interessati all’offerta possono recarsi presso i punti vendita Tim.
La novità è che gli utenti non Tim non saranno costretti a cambiare operatore: potranno infatti sottoscrivere Timvision, prendere in comodato i Timvision box (il decoder) e collegarlo alla propria tv indipendentemente dalla propria connessione di casa. Come unica cosa è richiesta l'attivazione gratuita di una sim Tim con la ricarica automatica (ovvero collegata a una carta di credito o a un conto corrente) che servirà esclusivamente a Tim per prelevare le mensilità dell'abbonamento a Timvision. Il costo dell'abbonamento è identico sia per i clienti Tim sia per tutti quelli degli altri operatori.
Ma perché il Timvision box consente una visione qualitativamente più stabile rispetto all'app di Dazn? Semplicemente perché il decoder si collega direttamente alla tv e prende il segnale dal digitale terrestre e non dal collegamento internet di casa. Mettere questa opzione a disposizione anche dei clienti di tutti gli altri operatori è stato uno dei motivi che hanno indotto il Garante a chiudere il procedimento cautelare nei confronti di Dazn e Tim.