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Televisori piccoli: non sono all'altezza dei più grandi

14 luglio 2020
televisori piccole dimensioni

Scarsa qualità e prezzi troppo alti: sono i piccoli televisori che stanno finendo nel dimenticatoio soppiantati dai grandi schermi al plasma e Lcd, sempre più performanti ed economici. Il risultati del nostro test parlano chiaro: nessuno dei televisori da 22 a 28 pollici provati è all'altezza dei fratelli più grandi.

Da diversi anni i grandi produttori di televisori dedicano i loro investimenti in tecnologia là dove ci sono maggiori possibilità di ottenere buoni margini di profitto. In due parole: grandi schermi. Anche se i piccoli televisori sono ancora richiesti, per un produttore tra un televisore che costa 500 euro e uno che ne costa 1.500 è maggiore il guadagno con il secondo. Nonostante l’elettronica sia più o meno la stessa, ciò che cambia è la dimensione dello schermo, quindi di un solo componente. E infatti, se paragonati ai televisori da 40 pollici, i modelli più piccoli che abbiamo testato sono inferiori in termini di qualità sotto tutti gli aspetti. 

Se vuoi sapere quali tra i televisori più grandi, ha le migliori prestazioni e il miglior rapporto qualità prezzo, consulta il test online sui televisori da 32 a più di 50 pollici: puoi metterne a confronto più di 100 modelli e scegliere quello più adatto a te.


CONFRONTA I TELEVISORI GRANDI


Dal piccolo schermo al monitor tv

A relegare in un angolo i televisori piccoli è stato l’avvento di quelli con schermi al plasma e Lcd, che hanno permesso di costruire televisori con schermi sempre più grandi, contenendo però peso, ingombro e costi. A cambiare le regole del gioco però è stato il prezzo dei grandi televisori, che è diminuito nel corso del tempo: cinque anni fa con 500 euro si poteva al massimo acquistare un televisore a 32 pollici, ora si può portare a casa un 46-48. I televisori più piccoli sopravvivono oggi sottoforma di “monitor tv” e in questo caso possono tornare utili da affiancare a un computer. E’ proprio questa infatti la nuova categoria sulla quale stanno puntando i grandi marchi, che si posiziona tra le tv di piccole dimensioni e i veri e propri monitor per computer. 

Tv, monitor tv e monitor pc: le differenze

Con il tubo catodico, la distinzione fra un monitor per pc e una tv vera e propria era marcata. Ora non è più così. Un piccolo televisore non è fatto per diventare schermo del pc e usarlo da monitor non è sempre possibile, perché lo schermo di solito non è ottimizzato per questa funzione; così come un un monitor da pc non può funzionare per ricevere i canali tv. Un monitor tv invece è concepito appositamente per poter funzionare anche come monitor del pc, poiché offre un buon numero di ingressi sia digitali sia analogici e ha uno schermo ottimizzato per pc.

Piccoli televisori: adatti per gli spazi ridotti

Ma allora, se si vuole acquistare un piccolo schermo da mettere in cucina o in camera da letto, si rimane delusi? Se ci si accontenta, no. Di solito per questi modelli la qualità delle prestazioni è piuttosto modesta, ma funzionano, anche se nessuno dei televisori da 22 a 28 pollici che abbiamo testato raggiunge una valutazione globale buona. Il vero punto debole di tutti i modelli è l’audio: se tutti i televisori a schermo piatto partono penalizzati in questo campo, i modelli ridotti in quanto a qualità del suono sono ancora più scarsi. Le funzionalità smart o multimediali sono solitamente molto limitate in questi televisori, ma almeno su tutti i modelli è presente una porta Usb che consente di riprodurre foto o filmati. Non tutti i modelli supportano invece il nuovo standard DVB T2, che fra ritardi e rinvii verrà adottato anche in Italia, affiancando quello attuale.

Occhio alla posizione

I piccoli televisori finiscono spesso in un angolo e magari lo schermo si trova di fronte a finestre o sotto luci intense oppure, rispetto all’osservatore, è posizionato di sbieco: fai attenzione quindi a quei modelli che hanno un angolo di visione poco ampio o appena accettabile o soffrono di fastidiosi riflessi sullo schermo.