Il progetto AlexM

I prezzi richiesti dalle aziende farmaceutiche per i farmaci di ultima generazione - dai nuovi antivirali contro l’epatite C alle nuove immunoterapie anticancro, fino ai più recenti farmaci per malattie rare - hanno ormai raggiunto livelli preoccupanti. Una terapia anticancro innovativa può tranquillamente costare 100.000 euro all’anno a paziente. Per alcune malattie genetiche, il prezzo può arrivare ad essere 10 o 20 volte tanto. Centinaia di migliaia di euro per trattamenti farmacologici la cui efficacia non è sempre chiara, ma che certamente pesano sulle casse dello Stato, mettendo in serio pericolo la sostenibilità dei servizi sanitari.
Come organizzazione di cittadini abbiamo il dovere di far emergere le scorrettezze: questo è lo scopo della nostra attività, che ha ricevuto il supporto di Open Society Foundations (organizzazione internazionale che promuove la giustizia, l'istruzione, la sanità pubblica e i media indipendenti) attraverso il progetto AlexM.
Quest’ultimo, basandosi sulla piena attuazione della legislazione antitrust, mira ad affrontare la questione dei prezzi eccessivi dei medicinali, come quelli per le malattie rare, costantemente negoziati con le autorità nazionali a prezzi molto alti.
L'obiettivo finale è di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema e segnalare eventuali anomalie all’Antitrust, come dimostrano i casi di Spinraza, CDCA Leadiant e Zolgensma, e come già fatto in passato per casi di abuso di posizione dominante o di intese illecite tra aziende farmaceutiche.
Un prezzo più giusto per i farmaci innovativi deve essere possibile.