in viaggio su treno EC88 in data 22.09.24 con partenza alle 7.45 da Bologna dopo 10 minuti ci fermiamo per un quarto d'ora senza ricevere informazioni. Vado a cercare un controllore perché soffro d'attacchi d'ansia, lo incontro 2 carrozze più in là gli chiedo informazioni e lui me le fornisce. Gli spiego la mia condizione e l'importanza per me di essere informata e lui mi risponde in tono ostile, alludendo anche al fatto che allora non dovrei viaggia. Provo a spiegarmi oltre accennando a episodi passati e a quel punto lui inizia a ripetere quello che mi aveva precedentemente detto in toni garbati senza lasciarmi parlare e diventando sempre più aggressivo. Quando provo a spiegarmi intromettendomi dice di favorire i documenti perché io costituivo una minaccia per la dua sicurezza. Aggiungo che io soffro anche di pressione alta oltre di anoressia (diagnosticata) ed essere sottopeso. A quel punto sono scoinvolta perché non capisco e mi sento minacciata oltre a sentirmi sempre più male. È vero ho inizialmente reagito andandomene via facendo un gesto errato come un 'ma va...' ma sono tornata sono stata fotografata e ha iniziato a riprendermi impedendomi di parlare fino a quando sono caduta sentendomi male e di fatto dicendo che era responsabile. Mi è stato dettoche la mia era una sceneggiata. Che lui ha ripreso e mi sono sentita umiliata. Le mie parole sono state ulteriormente travisate perché secondo lui l'avrei accusato di avermi spinto. Alla fine ho rifiutato i soccorsi perché non posso compromettere il mio viaggio di lavoro ma ho ricevuto una multa che ho subito pagato. Non ho ricevuto nessun verbale. Mi ha lasciato un identificativo, non verificabile perché non aveva il cartellino. Vorrei sapere come fare per poter avere un risarcimento per danni morali