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CONTO BLOCCATO PER DIECI GIORNI

Chiuso Pubblico

Tipologia di problema:

Altro

Reclamo

M. B.

A: INTESA SAN PAOLO

19/07/2021

Buongiorno,In data 11 giugno 2021 procedendo al pagamento di un ordine ho effettuato l’accesso al mio conto in banca per confermare suddetto pagamento, inserendo il mio codice PIN. L’app della banca mi CONFERMAVA suddetto PIN, non facendo menzione a possibili errori. Il sito dal quale intendevo acquistare non mi confermava l’avvenuto pagamento. Solo in un successivo momento ho scoperto che mi era stato BLOCCATO IL CONTO. Ho prontamente chiamato il servizio clienti di intesa San Paolo, che simpaticamente per avere informazioni ti richiede lo stesso codice cliente e pin che ha BLOCCATO, impedendoti così di parlare con ANIMA VIVA. Sono stata quindi costretta a fare ricorso (non senza difficoltà, perché il servizio a quanto pare NON risulta attivo 24h su 24) al servizio di emergenza, riuscendo a parlare con un operatore che mi ha inviato via mail il modulo di richiesta sblocco conto, assicurandomi che in 48h massimo avrei avuto accesso al mio conto. Dopo circa CINQUE GIORNI di incessanti chiamate senza ALCUNA RISOLUZIONE DEL PROBLEMA, che mi sta causando RITARDI NEI PAGAMENTI E L’ASSOLUTA IGNORANZA DI CIÒ CHE STA ACCADENDO AI MIEI SOLDI, mi arriva un SMS dalla banca, che da subito mi è parso INSOLITO dal momento che iniziava con “CIAO!” manco fossero miei amici. Mi richiedeva un’ULTERIORE conferma della mia identità. Alchè insospettita ho prima chiamato PER L’ENNESIMA VOLTA la banca, che non mi aveva MINIMAMENTE accennato all’eventualità di suddetta procedura. La banca mi ha confermato che l’SMS proveniva da loro e che dovevo quindi inserire al link da loro indicato la mia carta d’identità, la mia foto e il mio codice fiscale PER SICUREZZA (???), rassicurandomi nuovamente che entro 48h TUTTO sarebbe stato risolto.Sono passati DIECI GIORNI in cui IO RIBADISCO CHE NON HO IDEA DI QUELLO CHE SIA LO STATO DEL MIO CONTO E CONTINUO A NON POTER EFFETTUARE MOVIMENTI CHE AVEVO IN SCADENZA, UN DANNO PER ME ENORME. Aggiungo il dettaglio che sono un medico in formazione specialistica in anestesia e rianimazione, attualmente mi trovo all’estero per lavoro. Una mia giornata lavorativa è fatta da DODICI ORE in cui LAVORO, non è che prometto ai miei pazienti che li rianimerò o mi occuperò di loro DOPO PIÙ DI DIECI GIORNI, e NON POSSO PASSARE IN MEDIA VENTI MINUTI AL GIORNO AL TELEFONO PER POTER PARLARE CON UN OPERATORE. Quel che sta accadendo è per me INAMMISSIBILE dal punto di vista in primis UMANO, ma secondariamente anche per un basilare senso del rispetto della fatica e del LAVORO di una persona. In ultimo, ma come dicono gli inglesi “Last but not least”, mi ritrovo DANNEGGIATA ECONOMICAMENTE dal momento che non posso procedere a pagamenti, non posso sapere se mi sono stati pagati dei lavori, e nel caso in cui mi fossero stati rubati dei soldi, io non sto sporgendo denuncia, non ne sono neanche al corrente. Per queste ragioni NON HO INTENZIONE DI TOLLERARE SIFFATTO ATTEGGIAMENTO e richiederò un risarcimento.


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