in data 13.07.2023 sottoscrivevo presso la mia abitazione, con un venditore di ARIEL Energia, un contratto per l’acquisto e l’installazione di due condizionatori ARIEL dual split per il valore complessivo di 7600€, nello specifico 6.900€ per condizionatori ed installazione e 700€ per l’affitto di un mezzo idoneo per fissare il motore sul tetto. Il venditore mi faceva firmare il contratto, di cui lasciava copia, e contestualmente mi faceva firmare una dichiarazione, della quale non lasciava copia, dove si fissava l’installazione in data 03 e 04.08.2023 alle ore 09.30. Trascorsi alcuni giorni la GDL mi inviava la fattura e contestualmente venivano dei tecnici da Roma per verificare la fattibilità dell’installazione. Dal sopralluogo si evinceva che sarebbe cambiata l’installazione dell’unità esterna in quanto non era possibile installare il motore sul tetto pertanto non era più necessario l’utilizzo di un mezzo speciale, considerato ciò bloccavo il bonifico effettuato nella medesima data e chiedevo delucidazioni al venditore su quale fosse il reale importo. Il venditore mi riferiva che sentita l’azienda e gli installatori l’importo sarebbe stato poco più superiore di 7.600€ nonostante non servisse più l’utilizzo del mezzo idoneo, poiché era necessario praticare dei fori sul muro, ovvero 5, dal costo di 150€ cadauno. Modalità non specificata dagli installatori, né esaustiva al telefono dal venditore. Considerato il fatto che non avevo un ammontare della spesa certa ed era mutata la tipologia dell’installazione da quella prevista nel contratto sottoscritto, a seguito di un’attenta valutazione insieme ai condomini ed alla mia famiglia, decidevo di recedere dal contratto pertanto in data 21.07.2023 inviavo via pec, via e-mail ed a mezzo raccomandata A/R la mia richiesta di recesso entro i 14 giorni come previsto dal codice del consumo. In data 24.07.2023 venivo contattato dall’ufficio recessi della GDL SPA il cui operatore mi comunicava che nonostante io avessi inviato la richiesta di recesso, non potevo avvalermi di tale facoltà in quanto avevo sottoscritto una dichiarazione, quella di cui non ricevevo copia, ove dichiaravo che ero consapevole della rinuncia al diritto del recesso come previsto dall’art.59 c.1 lett.H del codice del consumo e che essendo periodo estivo tutti i lavori venivano effettuati in modalità urgente. Tuttavia l’operatore dell’ufficio recessi, dopo avermi inviato via e-mail la dichiarazione di cui non avevo copia, mi riferiva che l’azienda avrebbe agito legalmente nei miei confronti. Vorrei specificare che in sede di sottoscrizione del contratto e della dichiarazione allegata, ho chiesto quali fossero le tempistiche per l’installazione ed il venditore mi informava che i tempi erano di circa 2/3 settimane, ma non specificava che venivano considerati lavori urgenti e che avrei rinunciato al diritto di recesso. Infatti non ho mai richiesto che venisse effettuato un lavoro urgente, né sono stato informato di tale rinuncia, altrimenti non avrei acconsentito. La dichiarazione mi è stata presentata come documento che attestava la data dell’esecuzione dei lavori, traendomi in inganno durante la sottoscrizione perché non ero stato messo a conoscenza dal venditore o preventivamente da altro canale informativo dell’azienda, anche mediante pubblicità, del fatto che se si richiede l’installazione nel periodo estivo la medesima rientra automaticamente nella categoria di lavori urgenti. Vorrei sottolineare inoltre il fatto che il venditore ha rilasciato solo la copia del contratto dove sono specificati i termini del recesso e tutti i diritti del consumatore e le eventuali penali, ma non quella della dichiarazione allegata. Con la presente chiedo che il mio contratto venga risolto per i seguenti motivi: 1) variazione della tipologia di installazione prevista dal contratto e spesa da sostenere non certa, quindi sarebbe stato opportuno eventualmente rifare un nuovo contratto con la descrizione della tipologia di installazione e la cifra esatta del costo.2) Un’adeguata informativa precontrattuale per il consumatore, dove sia evidente in modo chiaro ed inequivocabile quali sono le situazioni che determinano la perdita del diritto di recesso. Quest’ultima infatti non è espressamente descritta con chiarezza nella dichiarazione, in quanto è carente di una spiegazione esaustiva che informi il consumatore dell’avvenuta perdita del diritto del recesso qualora egli acconsenta alla sottoscrizione. Infatti nella dichiarazione si fa riferimento solo ad una disposizione di legge che dubito tutti i consumatori ne siano a conoscenza, inducendo in inganno durante la sottoscrizione. Legittimità sul fatto che non venga rilasciata copia al cliente.3) Invio della lettera di recesso, a mezzo PEC, raccomandata A/R, via e-mail a tutti gli indirizzi GDL SPA ed invio disdetta via e-mail all’indirizzo appuntamenti@gdlspa.it con un largo preavviso rispetto alla data dell’installazione..Considerati i fatti sopra esposti, chiedo cortesemente alla GDL la risoluzione del contratto. Rimango in attesa di un rapido riscontro.Cordialmente.