Spett. MONDO CONVENIENZAIn data 11/07/2023 ho effettuato un ordine telefonico la cui data di consegna comunicata dall'operatrice era prevista per la prima settimana di agosto. Per me era indispensabile ricevere la merce entro fine agosto (la necessità era stata da me comunicata all'operatrice telefonica) per via di un contratto di affitto stipulato a partire dal 01/09/2023 di cui sono la locatrice, di una camera che necessitava dell'arredo. Pertanto confermo l'ordine per telefono pagando l'acconto. Dopo qualche minuto ricevo la mail con la proposta di acquisto dove la data di consegna prevista è indicata per il 13/10/2023. Pensando che ci sia un errore chiamo subito il servizio clienti e mi comunicano che purtroppo il magazzino di Campi Bisenzio è in sciopero (peccato che questo dettaglio sia stato omesso durante l'ordine) e che non sanno comunicarmi una data certa di consegna e che comunque la merce può essere ritirata direttamente da me in magazzino. Attendo qualche giorno ma poichè la situazione rimane invariata disdico l'ordine del letto e del materasso, poichè non potevo rischiare di fittare una camera senza il necessario per dormire, mantenendo l'ordine dell'armadio poichè mi viene comunicato che potevo ritirarlo in autonomia in magazzino. Il giorno 8 settembre richiamo il servizio clienti per concordare la data di ritiro dell'armadio in magazzino ma mi viene comunicato che il prodotto non è disponibile per il ritiro e che non sanno darmi ulteriori informazioni. Poichè necessita dell'armadio chiedo di disdire l'ordine e rimborsarmi l'acconto. Mi confermano quanto richiesto comunicandomi che il rimborso arriverà in 3 o 4 giorni sulla mia carta di debito. Poichè non ricevo alcun rimborso il giorno 20/09/2023 richiamo il servizio clienti il quale mi comunica che l'ordine non era stato annullato e che l'annullamento avrebbe comportato la perdita dell'acconto versato, nonostante la disdetta da parte mia sia dovuta al blocco del magazzino di Campi Bisenzio. Inoltre il servizio clienti nega che ci sia stata alcuna conversazione il giorno 08/09/2023 con l'operatrice che confermava la disdetta e il riconoscimento del rimborso, ritenendo dunque le mie parole delle menzogne. Nonostante la cifra esigua di soli 144 euro circa, ritengo un obbligo morale e professionale oltre che legale la restituzione di quanto da me versato. L'appropriazione di tale cifra è del tutto ingiustificata da parte vostra, considerando anche la non disponibilità della merce per il ritiro e la mancanza di informazioni relative al risolversi della situazione. Dunque vi domando su quali basi ritenete di potervi appropriare di questa cifra. Chiedo la restituzione immediata dell'acconto versato rammaricata del mio prezioso tempo perso e della vostra totale mancanza di serietà.CordialitàMicaela Filippo