Scrivo questo reclamo nell'interesse generale, dato che la mia esperienza si basa su numerosi casi sperimentati.
Nella stragrande maggioranza dei recapiti a privati, lo spedizioniere DHL non passa più a consegnare. Più furbescamente, manda un SMS per “comunicare di esser passati” senza però trovare nessuno (cosa che qui da noi è praticamente impossibile), e guarda caso, senza lasciare nessun avviso nella cassetta delle lettere! Nell'SMS c’è poi un link, apparentemente inteso a concordare una nuova consegna affinché il pacco non torni al mittente - per tale scopo, DHL non concepisce nemmeno per sbaglio la possibilità di chiamarti al tuo numero, quello cioè a cui ti ha mandato l'SMS. Ma il bello sta proprio nella procedura a cui si viene invitati dal suddetto link SMS. Infatti, per non fare lei una telefonata di un minuto, DHL ti obbliga a perderne 10-20 in una procedura in varie fasi e pagine. Prima di tutto si deve registrare un account (username, password, indirizzo email e numero telefonico, questi ultimi da verificare con procedimento a parte, perché devono verificare pure il numero telefonico, che è sempre quello a cui ti hanno appena inviato l'SMS). Una volta verificati e registrati, si deve accedere all'account creato per inserire tutti gli estremi (nome, cognome, via, numero civico, città, cap, provincia e Stato: dati, questi, che DHL ha pure già ricevuto da chi le ha affidato il pacco da consegnare). Infine si dovrebbe indicare come si vuole ricevere il sospirato pacco.
Quanto sopra è già sufficientemente assurdo, considerando che basterebbe che nell'SMS venissero riportate una sigla identificativa del pacco ed una casella a cui mandare un'email, come in uso ovunque da decenni, invece della prolissa procedura di cui sopra. Detto per inciso, di DHL non si trova sul sito nessun indirizzo email e nessun numero telefonico: per loro comporterebbe troppo lavoro e più dipendenti.
Eppure non finisce qui, perché l’assurdità raggiunge il culmine quando si scopre che a fine procedura non viene chiesto di indicare un orario come sarebbe logico, bensì soltanto se sta bene che il pacco venga consegnato SENZA FORMALITA’ (!), cioè lasciato anche in nostra assenza, sul cancello oppure ad un terzo nelle vicinanze: il che significa ovviamente a nostro rischio esclusivo.
Tutto ciò, con conseguenti complicazioni, perdite di tempo e pericoli a carico, soltanto perché a DHL disturba non dico provare a passare, ma già una breve telefonata. D’altronde, con questa architettura ben congegnata l'azienda riesce ad evitare uno o più passaggi, ad auto-esonerarsi da qualsivoglia responsabilità nello svolgimento del lavoro, nonché ad abbattere al massimo i costi per conseguire più incarichi. Una furberia circolare tutta a spese dell’utenza, forte del fatto che i fastidi e le lamentele dei destinatari sono del tutto irrilevanti, non essendo di norma questi a commissionare e pagare il servizio, bensì i mittenti di prodotti e documenti. Quindi una furberia comoda, conveniente e con poche controindicazioni per , che potrebbe solleticare altri corrieri; e se prendesse piede, a danno di tutti i cittadini quando non sono loro a decidere dell'incarico.
Chiedo pertanto che - a dimostrazione dell'effettivo passaggio - venga imbucato in cassetta un avviso di mancata consegna, su cui sia riportato un numero telefonico od un indirizzo email tramite cui concordare la nuova consegna.