Buongiorno,
in data 02.02.25 chiamavo il 187 per l'installazione di nuova linea e l'operatore, attivando nuova linea, riferiva che non appena avessi cessato la linea 0803527553, avrei dovuto a mezzo raccomandata, restituire il modem per evitare successivi addebiti.
Orbene, tale restituzione è stata effettuata in data 20.03.25 unitamente alla cessazione con raccomandata crono n. 3C1006J062335.
Nonostante la restituzione Telecom continua ad effettuare la fatturazione del modem, incurante delle telefonate, delle Pec, quasi fosse un diritto vessare gli utenti.
Peraltro in una delle innumerevoli telefonate al 187, il consulente ha ammesso che si è trattato di errore dell'operatore, il quale nella telefonata del 2.2.25, avrebbe dovuto riferire che il costo del modem rimaneva a mio carico, mettendomi nelle condizioni di decidere se attivare nuova linea con Telecom (scelta assolutamente scellerata) o con altro operatore.
Alla luce di quanto esposto, trattandosi di errore dell'operatore, peraltro verificabile, stante la registrazione delle telefonate da parte di Telecom, sono a richiedere l'immediato storno delle fatture emesse e la cessazione di ulteriori fattura a mio carico.
Telecom dovrebbe imparare che esiste differenza tra utenti e "sudditi" in libero mercato e che l'errore dei propri dipendenti non è ascrivibile all'utente.
In attesa cortese riscontro, cordiali saluti.
Anna Landi