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Info policy di cambio

Chiuso Pubblico

Tipologia di problema:

Altro

Reclamo

F. A.

A: Intimissimi

02/02/2018

Il giorno 11 gennaio 2018 comprai un completino in saldo da Intimissimi del Centro di Arese pagando €36.20, ma visto che non avevo il tempo di provarlo chiesi quale fosse la policy di cambio che mi risposero essere di una settimana. Aimè dovevo cambiarlo, così mi recai in negozio il gg 16 Gennaio per rimanere quindi entro la settimana stabilita.Provai diverse alternative spiegando di dover effettuare un cambio, finché mi decisi per un completino della nuova collezione che in totale costava €36.90, il modello di reggiseno bellissima da €25.90 e uno slip in coordinato da €11.Mi misi in fila convinta di dover pagare €0.70 di differenza e... Mi chiesero €18. Spiazzata completamente dalla cosa chiesi immediatamente spiegazioni, e la risposta fu che siccome in questi gg la merce aveva subito dei ribassi il mio completino pagato €36.20 appena 5 giorni prima valeva ora la metà.Non solo da consumatrice, ma mi sentii oltraggiata anche dal fatto che per anni ero stata cassiera di diverse multinazionali d'abbigliamento e mai, MAI, mi era capitato un caso del genere dove palesemente il negoziante stava richiedendo soldi che io avevo già speso. Se avessi infatti dato loro i €18 in più avrei pagato un completino del valore di €36.90 ben €54.90. Vista la mia indignazione mi fecero vedere una circolare che avevano appoggiata dietro al bancone della cassa in una cartelletta trasparente, NON esposta al pubblico ma consultabile in caso di richiesta di spiegazioni e citante la legge del codice del consumo 206 del 06 settembre 2005.Nonostante ciò chiesi di parlare con qualcuno al di fuori delle commesse presenti (so per esperienza che devono solo attenersi a direttive aziendali) e mi chiamarono quindi la loro consulente del lavoro. Seguirono a ciò due telefonate, nel frattempo delle quali cercai su internet informazioni riguardanti la suddetta legge. Nella prima telefonata cercai di far capire il mio punto di vista, ovvero che spendere €18 in più del reale valore del completino che stavo per prendere in cambio quando 5 giorni prima avevo già pagato la cifra intera del valore se non per 0.70 non poteva essere regolare a mio avviso, ma la Consulente continuava ad espormi quanto INTIMISSIMI fosse tutelata dalla legge italiana ad una tale politica, che già usano da due anni a questa parte. Nella seconda telefonata, dopo aver cercato informazioni e sentito il parere di un avvocato, dissi alla Signora che quanto meno avrebbero dovuto ESPORRE Cartelli informativi sulle regole aziendali riguardanti il cambio, perché se è vero che ogni commerciante può farsi le proprie regole interne sulla politica del cambio della merce è vero anche che la clientela va informata sulle stesse, affermazione che la Consulente prima mi negò per poi giustificarmi la mancanza di avvisi in negozio dicendomi che un bambino il giorno prima aveva pasticciato la circolare che non avevano ancora però esposto, circolare che io il gg 11 non vidi comunque appesa.Dissi per tanto alla Consulente che sarei andata a fondo di questa situazione, anche con la finanza visto che ancora non riesco a capacitarmi di come vengano giustificati finanziariamente questi €18 di differenza di scontrino quando sul mio sono segnati €36.20 già incassati dall'azienda che dopo 5 giorni me li ha trasformati nella metà avendoli già percepiti. La Consulente concluse la telefonata dicendomi che anche lei seguiva solo delle direttive e mi invitava a scrivere una lettera in sede. Per tanto mi rivolgo direttamente a Voi per un ulteriore chiarimento in merito a quanto accaduto. In attesa, Distinti Saluti Allison Macchiaizzano


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