Oggetto: Inutili reclami alla soc. Hera Spett. associazione, ho fatto con il Gruppo Hera un contratto di fornitura di luce e gas per seconda casa con decorrenza 12/9/2018 e cessato il 31/8/2020. Da alcuni mesi ho una controversia con l’Ufficio Servizio clienti e famiglie di Imola indicato sulle bollette come Ufficio reclami.Purtroppo i miei reclami si sono scontrati contro un muro di gomma che difende strenuamente il proprio operato e non ammette che nelle bollette possano esserci inesattezze che il ho ampiamente dimostrato.Dopo un anno di fornitura mi sono accorto che, in alcuni periodi, a fronte di consumi esigui o nulli non vi era un significativo calo del costo della bolletta della corrente elettrica.Ciò mi ha indotto ad analizzare più a fondo le bollette che non brillano in chiarezza e mi sono accorto che il consumo reale (differenza fra lettura finale e lettura di attivazione) e consumo fatturato (somma dei consumi delle varie bollette) non coincidevano: il consumo fatturato, in entrambe le forniture, era maggiore del consumo reale.In particolare ho rilevato che l’operazione di ricalcalo dei consumi inseriti a stima, non era sempre fatta correttamente infatti in due casi (dei cinque) nel rivedere il consumo di un precedente periodo calcolato a stima, veniva stornato il consumo appena rivisto e non quello della fattura precedente anche se sulla bolletta è scritto chiaramente: “ricalcalo consumi già fatturati in acconto dal____ al ____. Praticamente un’operazione nulla giacché vi era l’accredito e l’addebito dello stesso importo. Questo si è verificato in una bolletta del 2019 e nella penultima mentre le prime ed una intermedia risultano corrette. Sembrerebbe un errore del sistema, con danno per l’utenza, ed ho rappresentato ad Hera tale dubbio già dal luglio scorso, errore però ricomparso in una successiva bolletta.Ho rilevato anche un errore di trascrizione perché non vi era uguaglianza fra l’ultima lettura (lettura attuale) della bolletta precedente, ripresa come lettura precedente nella bolletta successiva (errore di 3 Kwatt/h).L’errore complessivo è di 39 Kwatt/h, esattamente la differenza fra consumi reali e consumi fatturati.Per il gas l’errore deriva dall’ aver fatturato consumi a stima in un periodo di consumi zero (è riportato nell’ultima bolletta che i consumi dal 31/12/19 al 31.08.20 risultano zero) infatti a fronte di 205 Smc fatturati a stima sono stati stornati solo 133 Smc con un residuo fatturato di 72 Smc che sono esattamente la differenza fra il consumo reale e quella fatturato. Ho inviato ad Hera per posta pec 5 lettere rappresentando le mie rimostranze in modo dettagliato ed inconfutabile allegando copia delle bollette ove evidenziavo e sottolineavo gli errori e rimarcavo gli eventuali risvolti penali, ho anche cercato di spiegare la natura del contendere telefonicamente. Le risposte sono inconcludenti fuorvianti, fuori tema e soprattutto non hanno mai dato risposta alla domanda: come mai il consumo fatturato è maggiore di quello reale?Ho allegato la corrispondenza con Hera e per i dimostrativi dei consumi e del'errore sulla bolletta gas (quest'ultimi non inviati ad Hera) non ho allegato le bollette ricevute da Hera con la 3^ lettera che ritengo non significative.A questo punto che fare? qual è il vostro parere? devo soprassedere?Cordiali salutiGiovanni